36

81 11 0
                                    

Yoongi

Partire con i suoi amici significava ogni volta mettere in allerta tutta la sua famiglia,non sapeva perché ma,nonostante Namjoon passasse a prenderlo alle 9.00,la famiglia Min era in piedi già da due ore.

Sua madre sembrava una trottola,camminava dalla cucina alla sua camera continuando a chiedere a Yonngi se gli servisse qualsiasi cosa. Suo padre sedeva sul divano,svegliato dal parlare della moglie,in presenza per solidarietà verso il figlio,pronto a calmare la donna.

Sua sorella invece la prendeva come un gioco,e continuava a lanciare il trolley,per poi correre per superarlo.

Al suono del citofono,lui e suo padre si guardarono vittoriosi,felici che finalmente quel casino sarebbe finito.

-bene,quindi,questa la prendo io-disse bloccando la valigia in corsa-mi raccomando tieni occupata la mamma,così non chiama me-

La piccola di casa annuì.

-sei sicuro di aver preso tutto?-

-mamma,ogni vola la stessa storia,non parto per un anno ma per tre giorni,vado via con gli altri almeno una volta al mese ormai,quindi stai serena.-

-e tu mi dici sempre la stessa cosa-sospirò-allora salutami gli altri,chiama quando arrivi-

Annuì,fece un cenno di saluto a suo padre,scompigliò i capelli di Yiseo e uscì finalmente di casa.

-pensavo non scendessi più-lo derise il guidatore.

-ridi pure,tanto sai come fa mia mamma ogni volta che vado via.-

Si mise davanti nel posto del passeggero,dopo aver messo la valigia nel baule.

-Taehyung,non ti sei portato nulla?-

-ho qualche cambio nel mio zaino- non aveva la stessa aria allegra e rompipalle di sempre.

Decise di non indagare oltre.

La sera prima aveva chiesto a Jimin quando si sarebbero visti e, come predetto dal più piccolo,ecco la telefonata di Namjoon a improvvisare una "gita fuori porta" che li faceva sembrare dei bambini delle elementari.

Anche se durante la settimana non aveva avuto molti contatti col mondo,si era ritagliato del tempo lunedì per sentire il racconto di Jimin sulla sua visita a Hobi la domenica mattina dopo aver lasciato casa sua.

Una settimana che non si vedevano.

Arrivati alla stazione dei pullman,la macchina di Hoseok era già parcheggiata,i suoi amici fuori con le valige sotto mano.

-il ritardo è colpa di Yoongi-

-di mia madre,non mio-disse tirando fuori la valigia.

Sentì gli altri ridere.

Jimin era lì,con i capelli neri,sempre bello ma in un modo diverso e nuovo rispetto a quando lo aveva conosciuto,gli si mozzò il fiato,non si aspettava nulla del genere.

Cercò il suo sguardo,fisso a terra,consapevole di essere guardato; erano tutti lì,Hobi e suo fratello proprio ai lati della fonte delle sue attenzioni.

Avrebbero di sicuro capito il suo gesto.

Namjoon aveva iniziato a parlare degli orari del pullman e del taxi che avrebbero poi preso ad Ansan;Yoongi chiuse il bagagliaio,lasciò perdere la valigia e camminò verso Jimin.

Aveva alzato lo sguardo su di lui,che si avvicinava,con anche gli altri occhi ad osservarlo.

Lo vide sorpreso,sorrise compiaciuto a quel risultato,appoggiò la mano sulla guancia del più piccolo e l'altra sul fianco,tirandolo a se e posando le labbra sulle sue,con dolcezza e impazienza allo stesso tempo.

Jimin ricambiò stupito e con mille farfalle che volteggiavano nello stomaco;circondò il collo di Yoongi con le braccia,una mano tra i capelli,come ad essersi dimenticato degli altri lì attorno.

Qualcuno tossì;Jungkook.

Jimin ritirò le braccia imbarazzato,Yoongi ,assolutamente soddisfatto e compiaciuto, fece un passo indietro,afferrò il polso del corvino e se lo portò dietro fino alla valigia.

-non ripeterò le mie istruzioni preziosissime perché voi non eravate attenti,sia chiaro-disse Namjoon.

-scusa-rispose ridendo Yoongi.

BlushingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora