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Taehyung

La quiete prima della tempesta.
Jungkook aveva passato una parte del pomeriggio a raccontargli della gita,includendo foto e video.
Sembrava essersi divertito. Taehyung aveva notato dalle sue occhiaie che l'aver dormito in pullman era stato scomodo,perciò, verso le 16.00,gli aveva consigliato di dormire un po'.
Anche lui aveva chiuso gli occhi,appoggiato al petto del più piccolo,consapevole del fatto che il silenzio in casa sua preannunciava un forte temporale.
I suoi genitori litigavano ormai ogni volta che si ritrovavano negli stessi orari a casa dal lavoro. Sapeva bene che sua madre aveva un amante,non si era sorpreso quando lo aveva scoperto. Ne parlarono tutti e tre sul divano della sala; ma nonostante tutto vivevano ancora come una allegra famiglia nella stessa casa.
Fu svegliato dall'infrangersi a terra di un bicchiere di vetro,o poteva essere un vaso.
E poi,come acqua di una cascata,fluirono tutte insieme nelle sue orecchie le urla che ormai convivevano con loro.
Si alzò di scatto,camminando pesantemente a chiudere a chiave la porta;ci crollò contro con la schiena,poi lasciò molli le gambe e si ritrovò a pavimento.
-Tae-un piccolo raggio di sole tra le nuvole.-Taehyung,vieni qui- Jungkook parlava dolcemente,stroppicciandosi gli occhi appena sveglio. Sentire la sua voce accostata a quelle in sala era per lui un piccolo appiglio.
Si alzò da terra e lo raggiunse.
Jungkook lo abbracciò e lo tirò verso di sé, accarezzando con una mano la sua schiena e con l'altra la guancia.
-non voglio farti sentire a disagio,ma allo stesso tempo non volevo rimanere qui da solo- lo disse piano,come se sperasse che Jungkook sentisse solo lui tra il resto del rumore.
-non devi preoccuparti,mi trovo in una coloratissima stanza,su un comodo letto,con una persona che mi ha fatto subito venir voglia di conoscerla-sorrideva.
-che affare che hai fatto-
-il Taehyung che conosco io sprizza allegria e iperattività da tutti i pori,non pensavo fosse possibile ridurlo così-
-farebbero meglio a vivere in posti diversi,mi sa che mi trasferirò prima io-
-quando hai bisogno casa mia e di Hobi è sempre a disposizione-
-grazie,me lo dice anche Jimin,ma non voglio essere un peso,vivere in un posto dove non posso contribuire all'affitto o alle spese,devo aspettare l'università-
-le cose tra di loro non possono migliorare?-
-ah ma le cose vanno benissimo tra di loro quando ci sono più di 3 persone nella stanza,si ricordano a mala pena di loro figlio,ma a tutti dobbiamo sembrare una famiglia serena- seguì un silenzio famigliare.
-chiediamo agli altri di uscire stasera,così ci mimetizzato tra i maggiorenni,ti va?-chiese Jungkook sperando di aver avuto una bella idea.
Annuì.
-posso dormire qui stanotte?se ti fa piacere-
-si-
Jungkook sorrise,prese il volto del più grande con una mano e avvicinandosi lo baciò. Taehyung sembrava aggrapparsi disperatamente alle sue labbra, mosso da un vuoto che sentiva in sé,sentendo di poterlo riempire solo così. Ogni secondo che passava voleva soltanto sentirsi più vicino a lui, come se Jungkook in quel momento avesse tutta l'aria della stanza e potesse dargliela.
Quando si staccarono Taehyung scoppiò a piangere,da un lato,sul suo volto era accampata molta tristezza,dall'altro sorrideva di tanto in tanto per ciò che vedeva di fronte a lui;si sentiva patetico.
-Taetae,è tutto okay-parlava a bassa voce il più piccolo.
-scusami-
-shh,non devi scusarti di niente,sei così bello anche quando piangi-passò il pollice ad asciugare le lacrime che correvano sul viso.
-chiamiamo Jimin e gli altri,mh?-
Il più grande annuì.

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