Jimin
-non è molto grande- Yoongi era in piedi sulla porta,sembrava sentirsi in colpa.
Jimin si innamorò subito di quel piccolo spazio invece. Il letto era molto grande,con un copriletto grigio disordinatamente messo ad opera d'arte. Era attaccato ad un'ampia finestra.
-la scrivania forse ti sembrerà scomoda-
Dalla libreria,dal lato opposto della finestra,girava su un perno una tavola di legno,finendo sul letto.
-mio padre voleva ottimizzare gli spazi-
-a me piace molto-
Era vero,lo vedeva come un rifugio;la sua immaginazione corse molto velocemente. Si immaginò un universo in cui correva a casa di Yoongi dopo aver litigato con suo fratello,per sentirsi protetto in quella stanza.
Tornò sulla terra ferma.
-io mi metto contro la finestra,così hai tutto lo spazio che ti serve, se hai bisogno,i fogli sono in quella cartellina,e trovi pennarelli,matite e biro nei cassetti-
-grazie mille-
-oh,prima di concentrarci così non ti disturbo dopo,tu e Jin avete cognomi diversi-
Jimin si sedette sul letto e Yoongi fece lo stesso andando dove aveva detto.
-si,suo papà era il primo marito di nostra madre,è mancato dopo pochi mesi dalla nascita di Jin-non poteva non diventare cupo,non aveva mai conosciuto quell'uomo ma sua madre raccontava sempre cose belle di lui-Jin ha preso il suo cognome.Quando la mamma ha incontrato mio papà, e poi sono nato io, non c'è stata alcuna differenza tra me e lui,lo considera sua papà tanto quanto quello biologico,credevo ve ne avesse parlato-
Yoongi scosse la testa.
-non volevo renderti triste nel raccontare-
-tranquillo,è tutto okay-
Nei seguenti minuti la sua mente diventò completamente vuota,senza nessuna idea sul compito che doveva fare; riprodurre una parte del corpo e renderla viva sul foglio in bianco e nero.
Sapeva che i suoi compagni si sarebbero concentrati su occhi e labbra,perchè era facile renderli bei disegni.
Si lasciò cadere indietro sul materasso.
-tutto okay?-
Aprì gli occhi velocemente.
-scusami,ero sprofondato nei miei pensieri e non avevo tenuto conto di essere a casa tua-
Il più grande rise.
-non preoccuparti,quindi cos'è che ti affligge?-
-devo trovare un soggetto per il mio disegno,una parte del corpo-sbuffò.-faccio troppo rumore,ti sto disturbando-
-no,no,è divertente-
Jimin si rimise a sedere e si voltò con le spalle alla scrivania; ci si appoggiò.
-Jimin,la scrivania-
La tavola di legno che aveva scambiato per un comodo schienale,girò sul perno come aveva fatto precedentemente. Jimin perse l'equilibrio.
-gira- Yoongi si era sporto in avanti,afferrando il suo polso.-non puoi morire in casa mia, sporcheresti il mio tappeto-
Aiutato,si tirò di nuovo sul letto;la mano di Yoongi era rimasta dov'era.
-grazie-respirava pesantemente.
-te lo stavo dicendo ma-
-aspetta-
Yoongi rimase confuso.
-posso disegnare appoggiato al letto?devo stare girato così-
-mh,si okay?-
-tu studia pure,non ti disturberò più,promesso-
-va bene,se non ti avessi evitato la caduta, ti chiederei quando hai sbattuto la testa-
Sorrise; era sicuro di essere sembrato un infantile,imbarazzante di sicuro,ma oltre a essere scombussolato,sapeva cosa ritrarre.
Le mani che lo avevano "coraggiosamente salvato" avrebbero regnato su quel pezzo di carta,anche se niente gli avrebbe mai reso abbastanza giustizia.
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Blushing
Fanfictionstavano lì,impalati,imbarazzati,come se non fossero mai usciti di casa,ma con la sicurezza di non farlo vedere