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Taehyung

Era stata sicuramente una giornata impegnativa, a partire dal ritorno di Hoseok fino alla rottura di Jimin con Chan. Tutti si aspettavano che dopo essersi visti, tra il suo migliore amico e Yoongi sarebbe successo qualcosa, ma non pensavano, o forse speravano, tutto in neanche mezza giornata. Fatto sta che Jin aveva battuto le mani,un colpo solo, e sorridendo aveva provato a cambiare soggetto. Forzatamente, ma ci era riuscito, si erano seduti ancora in sala ad ascoltare i racconti di Hoseok sui mesi passati,cose che già sapevano ma che in quel momento avevano bisogno di risentire.

Poi avevano deciso di mangiare lì, Jin lo aveva deciso, come tutte le cose che quel gruppo di disgraziati faceva. Avevano improvvisato del riso e del kimchi non molto tradizionale con cose trovate in cucina. Avevano fame e tutto sembrava buonissimo a quel punto. Jungkook gli metteva qualche pezzo di carne nel piatto, attento a scegliere le parti con meno grasso. Ne avevano parlato quell'estate, erano usciti a mangiare e Taehyung aveva scartato tutte le parti più grasse, da quella volta Jungkook quando mangiavano carne insieme stava molto attento a quel particolare.

-andiamo a ballare dopo?- lo aveva chiesto Hoseok con la bocca ancora piena di riso.

Tutti si voltarono a guardare Jin, sia perché era il festeggiato, sia perché era strano non lo avesse proposto lui.

Alzò le spalle.

-quindi sì- si rispose da solo Hoseok sorridente.

Gli piaceva andare a ballare, soprattutto gli piaceva prepararsi, vestirsi truccarsi e far cambiare Jimin mille volte anche solo per il gusto di vederlo nel panico. Ormai andavano a ballare "illegalmente" da qualche anno, una volta perché conoscevano il proprietario , un'altra perché non si sa come i loro hyung garantivano per loro con i buttafuori.

Su in camera di Jimin, ora stava cercando nell'armadio dell'amico per rubare qualcosa da mettere che fosse diverso da ciò che aveva addosso. Jimin intanto era a gambe incrociate sul letto. Gli altri li aspettavano giù, consapevoli di dover aspettare un po'.

-posso prendere questa- fece uscire dall'anta dell'armadio solo un braccio con una maglia nera a maniche corte- e questa?- proseguì aggiungendo una giacca di jeans.

-la giacca era tua,l'avevi dimenticata qui-

-ah,si hai ragione-

-stai sul semplice stasera-

-si, ma solo perché sto dannatamente bene in nero-

-modesto-

-tu invece metti questi e-guardò ancora bene tra gli appendini-questa-sul letto aveva buttato una maglia di simil seta rosa e dei pantaloni di pelle neri.

-vuoi proprio che io sia comodo-

-davvero il tuo problema è stare comodo? Il tuo problema oggi è quello,stare comodo, non parlare di qualcuno al piano di sotto-

-ti prego rimandiamo-si lasciò cadere sulla schiena.

-rimandiamo, però vestiti e stacca il cervello stasera- non vedendo nessuna risposta fisica, Taehyung lo raggiunse, si coricò accanto e come quando erano piccoli si mise a pancia in giù col braccio sul petto di Jimin.

-perché se hai gli occhi con le stelle sento che sei teso?- "gli occhi con le stelle" era una cosa che dicevano dalle elementari, avere "gli occhi con le stelle" significava averli luccicanti, la prima volta era stato Taehyung ad averli, per una bambina che gli aveva dato la sua merenda,col tempo entrambi. Ma si erano confessati a vicenda che quelle stelle non erano mai state così forti fino prima di quell'anno.

-perché sarà difficile, sono stato male e succederà ancora-

-ma non pensi che-

-si Tae, ne vale la pena, penso che ne valga la pena, lui ne vale la pena-

-si penso di aver capito il concetto- scoppiarono a ridere.-quindi ora ti vesti e andiamo a far vedere quanto siamo stratosferici?-

Jimin rise ancora più forte. Taehyung era contento,voleva dire che aveva ancora il potere di far cambiare umore al suo miglior amico semplicemente sparando una cazzata.

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