Jimin
Seo era famoso a scuola per la sua grande casa a Jeju, ma nonostante questo alcuni compagni avevano detto a Jimin di essere stati anche nell'appartamento di Seul e che non sfigurava assolutamente.
Di certo Jimin non poteva che essere d'accordo; tre piani tutti loro,stanze spaziosissime e arredamento molto minimal. Molto bello sicuramente ma non faceva troppo per lui.
-volete qualcosa da bere?-
Jimin scosse la testa,si sedette su uno dei due divani del soggiorno e chiamò suo fratello per dirgli dove si trovasse. Jin era al pub e immaginava ci fossero anche gli altri,di sicuro Yoongi,perché lo aveva sentito chiedere se al telefono fosse proprio lui. Era la seconda volta in una serata in cui gli era saltato in mente,la prima era stata quando erano entrati in quel quartiere,lo stesso della famiglia Min.
Ma con Yoongi non ci parlava da giorni,da quando lo era venuto a prendere a scuola,e al suo avvicinamento e seguente tentativo di afferrargli la mano, il più grande aveva fatto un passo indietro e si era guardato intorno preoccupato. In quel momento era uscito anche Seo e i suoi amici,e proprio lui aveva circondato le spalle di Jimin con un braccio chiedendogli se avrebbe passato il pomeriggio con loro. Jimin aveva scosso la testa e sorridendo, gli aveva risposto che aveva già degli impegni. Alla domanda su chi Yoongi fosse,Jimin non ebbe il tempo di rispondere, proprio perché il nominato si presentò come "un amico di suo fratello" e aveva aggiunto, che poteva andare con i suoi amici,che tanto, ora che ci pensava, aveva molto da studiare.
Quando Yoongi si fu allontanato,Jimin aveva rifiutato nuovamente l'invito dei suoi compagni e raggiunto Yoongi che camminava dal lato opposto.
Non capiva cosa fosse successo.
-puoi dirmi che c'è?-
Il più grande si era fermato e lo guardava perplesso.-cosa?-
-vuoi partire da quando ti sei allontanato appena arrivato oppure quando hai deciso per me e mi hai lasciato con i miei compagni?-non sapeva bene da dove prendesse il coraggio di parlare così,ma immaginò fosse dall'irritazione che aveva provato in precedenza.
-pensavo ti facesse piacere-
-mi faceva piacere passare il pomeriggio con te come avevamo deciso-guardò in basso.
-non pensavo-
-non pensavi,ti giuro non sto capendo-provò ad avvicinarsi per prendergli la mano una seconda volta, ma Yoongi si ritrasse come in precedenza.
-è pieno di gente-
Jimin rimase senza fiato a quell'affermazione.
-oh è questo il problema,baciarmi davanti a tutti alla stazione dei pullman va bene ma farti vedere con me per mano qui no?-
-c'erano solo gli altri-
-ah-fece una pausa e iniziò a giocherellare con le sue mani- capisco, ti vergogni di me,non ti vuoi far vedere in giro con un ragazzo,avessi i capelli lunghi e una gonna sarebbe tutto più facile,va bene, torno dai miei amici allora, d'altronde sei solo l'amico di mio fratello- la voce con cui lo disse era meno sicura di prima, era rotta, sottile e incerta.
E poi si era allontanato.
In quei giorni aveva pensato ai momenti che avevano passato insieme, ed effettivamente erano stati sempre loro due o loro e gli altri,persino quella sera ad ascoltare la band non c'era stato un contatto. Subito aveva pensato fosse dovuto solo alla loro poca conoscenza, ma a quanto pare era anche altro.
-Jimin, c'è uno squilibrato che sta urlando il tuo nome giù in strada- rise Seo, riportandolo al presente.
-deve aver bevuto troppo-aggiunse Hin.
Jimin li raggiunse alla finestra e guardò giù. Era Yoongi,un po' barcollante e decisamente non lucido per fare quello che stava facendo.
-Jimin,se sei in una di queste case puoi scendere?-
-se continua qualcuno si lamenterà e chiamerà la polizia-disse Hin.
-ragazzi,io vado,ci vediamo a scuola domani,grazie per l'ospitalità.- e così si congedò.
Sceso giù più in fretta che poteva,cercando nel frattempo di mettersi la giacca, arrivò in strada.
-Jimin,sapevo che ce l'avrei fatta-
-esattamente cosa stai facendo? Vuoi che qualcuno chiami la polizia per le tue urla?- parlargli sapendo che era ubriaco lo faceva sentire responsabile e quindi non si preoccupò del tono che stava usando.
-ma ti ho trovato-rise, e nonostante tutto vederlo ridere,per quanto raro fosse, era uno degli spettacoli più belli a cui assisteva da tempo.
-mi hai trovato,si- si era avvicinato e si era messo un suo braccio sulle spalle per essere sicuro di evitare,per quanto possibile, di non farlo cadere.-ora ti porto a casa-
Yoongi annuì.-ma dobbiamo fare piano,i miei dormono-disse portandosi un dito sulle labbra tenendo gli occhi semi chiusi e un leggero sorriso sulla faccia.
-tu farai piano,perche ti lascio alla porta-
Scosse la testa-no,vieni su,ti prego, vieni su-
Jimin sbuffò e iniziò a camminare.
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Blushing
Фанфикstavano lì,impalati,imbarazzati,come se non fossero mai usciti di casa,ma con la sicurezza di non farlo vedere