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Yoongi

Osservava le sue mani regnare su quel foglio bianco, le trovava più belle di quello che gli sembravano nella realtà.
La porta della camera si aprì,rivelando un piccolo elfo,correre sul letto,guardando con sorpresa e timidezza Jimin.
-Yiseo,ti ho detto di bussare sempre prima di entrare nella mia stanza-
La piccola di casa Min restava ancorata al corpo del fratello,senza ascoltarlo,studiando attentamente l'ospite.
-chi sei?-
-Mi chiamo Jimin-
-ormai ti devi presentare-disse Yoongi guardando in basso sua sorella.
-io sono Yiseo-sorrise finalmente.-la mamma ha detto che c'era un tuo amico a pranzo così volevo vedere chi era. Quand'è che Hoseok viene a trovarmi?-
-gli dirò che vuoi vederlo e verrà sicuramente presto-
Annuì.
-comunque la mamma dice che è quasi pronto,venite giù.-

A pranzo sua mamma aveva fatto meno domande di quelle che Yoongi si aspettava,il che non sapeva se fosse un bene o un male;era strano.
Finito di aiutare a sparecchiare tornarono al piano di sopra.
-sai per caso a che ora passa il primo pullman del pomeriggio?-
-non saprei,io in realtà contavo di invitarti a fermarti qui-
Potè giurare di vedere il momento in cui la sorpresa invase gli occhi di Jimin.
-sempre se ti va,possiamo andare in centro stasera-iniziò a sistemare la stanza,per non mostrare troppo quel poco inbarazzo che si formava sul suo viso.-così ricambio tutta la tua ospitalità.-
Sperava non fosse troppo chiaro il fatto che voleva passare la giornata con lui,e il pensiero di ospitarlo per la notte,svegliarsi il mattino dopo nella stessa stanza,gli piaceva.
-non mi sono portato nessun cambio dietro-
-puoi cercare qualcosa nel mio armadio,se vuoi- era agitato,non era abituato.
Non sapeva cosa stesse pensando Jimin,tutto quello che sapeva,usciva solamente dalle labbra del più piccolo.
-ehm,va bene,avviso Jin allora-
Non si aspettava accettasse così presto,era pronto a usare mille frasi per convincerlo,invece era stato più facile del previsto.
Da quanto detto da Jimin,Jin era stato molto vago su dove si trovasse,e fin troppo tranquillo sulla questione "mi fermo da Yoongi".
Passarono il pomeriggio sprofondati nel letto,a cercare idee o locali per la sera.
Nessuno dei due aveva nominato gli altri,entrambi non accennarono a invitarli.
Yoongi si ricordava fin troppo bene il bacio che Hoseok aveva dato a Jimin,lo aveva impresso in testa;non ne avevano parlato apertamente,non solo loro due da soli,qualche battuta era uscita sul loro gruppo.
Ma in ogni caso non sapeva esattamente quali fossero i suoi sentimenti. Conosceva quelli di Jimin,da bravo amico avrebbe dovuto elencare mille pregi di Hoseok e trasformarsi,per quanto possibile,in cupido. Non ci riusciva,aveva preferito non intervenire troppo,dando un solo semplice e neutrale consiglio.

Dopo aver giocato un po' con Yiseo,decisero di cenare a casa e poi andare a sentire una band in un pub che entrambi frequentavano.
Jimin era abituato ad un armadio pieno di colori,non doveva essere facile per lui districarsi nella ricerca di qualcosa da mettersi in quello sui toni scuri di Yoongi.
-oddio,non ci credo questo è un colore- lo prese in giro Jimin-questo bellissimo maglione è addirittura rosso,le decorazioni nere,ovviamente,non esageriamo,ma penso che mi commuoverò- rise.
-smettila di denigrare i miei vestiti-
Jimin posò il suo nuovo tesoro sul letto e si sedette accanto per osservare il più grande scegliere a sua volta.
Quello che prese in mano era,naturalmente,un maglione nero,ma che presentava una linea nel colletto,rosa.
-non sarà fin troppo come allegria?-
Yoongi gli lanciò un paio di pantaloni.
Jimin scoppiò a ridere-beh almeno sono jeans,mi aspettavo- anche il maglione gli volò addosso.
-il bagno è subito qua accanto,se ti vuoi cambiare tranquillo- annuì.

Yoongi si era perso a guardare il telefono,dimenticandosi totalmente di avere la camere libera per cambiarsi.
Quando ritornò alla realtà,uscendo da quella del suo telefono,si accorse che Jimin ancora non c'era.
Una volta cambiati i pantaloni,tolse la maglia e prese l'altra.
-mi sta un po' grande ma mi piace.- tempismo perfetto.
-oddio scusami,pensavo avessi già fatto-
Yoongi sorrise e continuò a vestirsi con la stessa calma di sempre.

Il locale era un luogo neutro per entrambi,molto ben arredato e con un piccolo palco per far esibire le band.
Ordinario due drink non troppo forti; Yoongi voleva conservare tutta la serata,e voleva essere il più lucido possibile,evitando colpi di testa che avrebbero causato problemi.
La band di quella sera faceva cover dei Day6,e aprirono con "shoot me". Sembrava che a Jimin piacesse quella canzone,conosceva tutte le parole,ma le cantava senza voce.
Yoongi non aveva idea di chi la band fosse,aveva già sentito la canzone,ma dava la sua attenzione solo al più piccolo.
Uscirono dal locale a 00.34;le strade del centro erano ancora piene di gente,il che rendeva piena di colori e forme la città.
-non avevi mai sentito i Day6?-
Scosse la testa.
-a me piacciono molto-
-ho visto,potevi anche usarla la voce per cantare-
-no,avresti sentito solo la mia vicina,senza sentire i cantanti-
-non mi sarebbe dispiaciuto-
Lo vide sorridere.

Aperta la porta di casa,tutto era buoio come si aspettava,facendo il più piano possibile,aggirando nell'oscurità,spigoli e mobili,raggiunsero la meta.
-tieni,per dormire,io vado di là a farmi una doccia,nessuno si sveglierà perché a questo sono abituati, dopo puoi fartela anche tu-
Con addosso una larghissima maglia bianca e dei pantaloni grigi,Yoongi,di nuovo seduto sul suo letto,finita la doccia,aspettando che il più piccolo facesse lo stesso,scoprì di non poter reggere un'immagine come quella di Jimin che entrava in camera sua,con i suoi vestiti e un'asciugamano intorno al collo per asciugare i capelli ancora umidi.
Sentiva la necessità di fare un'altra doccia.
-ho cercato di essere veloce e di sprecare poca acqua-
Annuì.
-stai bene? Hai caldo? Hai le orecchie rosse-
-si,no sto bene,ho un po' caldo-
Jimin rimaneva in piedi tamponado i capelli.
Yoongi si sentiva un maniaco,ma aveva un unico istinto. Allo stesso tempo, il nome del suo amico Hoseok, rimaneva in un punto fisso della sua testa.
Sarebbero potute succedere due cose.
Due reazioni.
Si alzò piano e gli camminò incontro.
-sei diventato più bravo a capire i miei segni?-parlava a bassa voce. Jimin annuì lentamente.-e sei in grado anche di dare dei segni a me?- continuò. Annuì di nuovo.
Si avvicinò. Fece toccare i loro nasi senza mai smettere di guardalro negli occhi.
Jimin mosse il suo viso leggermente verso l'alto.
Quel ragazzo era tutto l'alcool di cui aveva bisogno per fare una cazzata,o per tirare fuori con coraggio,ciò che desiderava.
Yoongi passò la sua mano tra i capelli pesca e con un piccolo movimento in avanti lo baciò. Spostò le braccia sulla sua schiena,avvicinando il suo corpo,quando sentì le braccia di Jimin attorno al suo collo.
Senza staccarsi camminavano incerti fino a sentire il letto dietro Yoongi.
Il più grande si sedette piano,portandosi Jimin sulle gambe,senza lasciarlo un minuto.
Vedere i suoi occhi così vicini attenuò il dispiacere di staccarsi.
Il più piccolo sorrise e gli accarezzò la guancia

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