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Jungkook

Era già stato a casa di Taehyung,mezzo imbucato,con se una crostata e la voglia di conoscerlo più di ogni altra persona.
-i miei arriveranno dopo pranzo-
-allora poi chiamo Hobi per venirmi a prendere intorno a quell'ora-
Taehyung annuì.
Il film che scelsero di guardare era tra i consigliati di Netflix, "raccontami di un giorno perfetto",il secondo film su due che guardavamo insieme che gli inumidiva gli occhi.
Per pranzo mangiarono dei semplici noodles già pronti,accompagnati da due lattine di coca cola.
Quando i genitori del padrone di casa arrivarono,Taehyung sembrò spegnersi.
Avevano finito di sparecchiare,Taehyung abbassò la testa e gli prese il polso iniziando a camminare verso la sua camera.
-ciao,non pensavo fossi a casa-
Jungkook fece un piccolo inchino-salve-
-oh ciao-ricambiò la donna.
-molto piacere, mi chiamo Jungkook-
-mh,piacere-accennò un sorriso confuso.
-te ne ho parlato mamma,uno degli amici di Jin-sbuffò.
I suoi genitori mantennero la loro espressione.
-il fratello di Jimin-
-oh,si si,torni da un viaggio?- chiese il padre di Taehyung.
-da una breve gita con la scuola-sorrise.
Annuì.
-vieni ti mostro la camera-seguì il più grande che ancora gli teneva il polso,mentre sua madre andava in sala e suo padre nella direzione opposta.
Chiusa la porta,Taehyung si lasciò cadere sul letto.
Jungkook,non sapeva cosa potesse avere,non era nemmeno sicuro di cosa fosse meglio fare.
Quando il corpo sul letto si coprì la faccia con le mani,decise di sedergli vicino.
-non si sono nemmeno accorti dei capelli,figurati se si ricordavano di quando gli ho parlato di te e degli altri-
Si avvicinò,posando la mano sulla sua spalla.
-non fa niente-lo pensava davvero,non lo considerava per se stesso come un grosso problema.
Seguì una pausa silenziosa,scandita dal respiro del più grande.
-puoi fermarti qui? Domani mattina ti accompagno in autobus-scoprì il viso,portando le mani a circondare il braccio del più piccolo-inizieranno a litigare,come sempre,perfavore,rimani-
Vedeva gli occhi lucidi,accolse quella piccola confessione come una lieve stretta allo stomaco.
Si coricò su un fianco,passando le dita tra gli scuri capelli di Taehyung.
-non mi muovo-sorrise. Non poteva saperlo,ma quella piccola curva all'insù sul suo volto,riscaldò il più grande.

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