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Yoongi


Le bottiglie di alcolici dietro al bancone erano l'unico motivo per cui si ostinava ad andare a ballare,in quella caotica,stupida discoteca.

Senza saperlo,ancora,un secondo motivo per frequentare quel posto stava entrando dalla porta,vestito di nero,con una camicia con lo scollo a V e un choker come ciliegina sulla torta.

-ei Yoon-

-in anticipo solo quando c'è la tua ragazza-

I suoi amici,più Jimin e Taehyung,gli si erano avvicinati,deridendolo e dandogli qualche pacca sulle spalle.

-non sapevo che fossi fidanzato-rise piano Taehyung;un pessimo tentativo di integrazione.

-non ti è dato saperlo-si voltò verso il barista-sette shottini-tornò a guardarli- e la mia ragazza ci verrà a breve servita-con una spallata gli passò accanto e raggiunse uno dei divanetti.

Gli shottini non gli arrivarono mai,osservò i suoi amici berli,uno ciascuno più il suo,offerto a Taehyung. Rise alla reazione di Jimin dopo aver bevuto,una faccia schifata seguita da un colpo di tosse. Patetico.

Quando capì che nessuno lo avrebbe raggiunto, ma che anzi, iniziavano a ballare,si mise più comodo,poggiando la testa allo schienale e lasciando che il buio colorato della sala diventasse semplicemente buio.

-ehm,scusa,non voglio disturbarti,Jin mi ha detto di portarti questo-

Si tirò su.

Il piccoletto dai capelli color pesca si era seduto accanto a lui,con in mano un bicchierino pieno.

-cos'altro ha detto?-prese lo shottino e lo buttò giù-testuali parole-aggiunse.

-che,che sei uno stronzo in discoteca-parlò piano.

-ti ha anche dato una motivazione?-

Scosse la testa.

-mh,capito. Pensi che ti divertirai?-

-non lo so,Taehyung è molto sciolto,non gli sto dietro,mi piace ballare ma sono tutti attaccati e la musica è davvero alta-iniziò a parlare senza respirare.

-si lo so,vado fuori- si alzò e camminò verso la porta. Sperava non ci fosse bisogno di spiegare a Jimin che quello era un invito a seguirlo,ma si voltò lo stesso.

In effetti si era alzato,si guardava intorno,un po' spaesato,poi raggiunse gli altri in pista.

Yoongi scosse la testa,tirò fuori le sigarette e finalmente uscì.

Di solito aveva bevuto molto di più a quel punto della serata,ma sarebe ugualmente stato seduto sul muretto fuori con in mano la sua amante,e ancora il gusto in bocca della sua ragazza.

-anche a te gira la testa?-alzò lo sguardo da terra ritrovandosi a guardare Jimin che lo indicava con la faccia che probabilmente aveva Alice nel paese delle meraviglie.

-no,hai bevuto altro?-

-un drink,me lo ha ordinato Jin,ha detto che c'era lui dentro-

-che battuta di merda-

-Namjoon è stato molto gentile mi ha detto di uscire a prendere un po' d'aria-

-è bravo,si-

-anche a te girava la testa prima e quindi sei uscito?-

-no,non mi gira la testa Jimin,e non mi girava prima,non sono un novellino come te-

-ei-gli diede uno spintone.

Fu sorpreso.

-era un invito a seguirmi- portò la sigaretta alle labbra.

-ah. Perché?-inclinò la testa.

-così-

-così-ripetè.-che ora è?-.

-00.17-

-che precisone,bastava dire e un quarto,oppure e venti-rise

-ma non è ne uno ne l'altro,sta in mezzo-

-si okay-si sedette per terra.

-Jimin che fai?-

-raccolgo margherite,ma secondo te?-

-se vuoi ti riporto a casa-

-no,è la prima volta che mio fratello mi invita,se me ne vado non lo farà più,adesso entro e prendo un altro drink-tornò in piedi

-lo convinco io-

-davvero?-

-si-

-promesso?-

Annuì.

-okay,allora si, portami a casa,mi gira la testa a te no?-

Rise.

-no Jimin continua a non girarmi,ferma come la Terra-

-non mi freghi,non sono stupido,è il sole che sta fermo-

-beccato-


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