I raggi del sole penetrano dalla tapparella ancora abbassata e la sveglia posta sul mio comodino, quasi in contemporanea, inizia a trillare, ricordandomi, anche se sono sveglia già da un po, che mi devo ridestare, al che, anche se ancora piuttosto assonnata, mi alzo.
Prima ancora di andare in bagno e fare colazione però, mi prendo qualche minuto per fare un po di meditazione, un'abitudine che ho acquisito quando ancora abitavo a Bracciano, per tranquillizzarmi nei momenti di ansia profonda o estraniarmi dalla realtà che mi circondava e che tuttora mi aiuta ad iniziare la giornata al meglio, per quanto, in realtà, le cose non vadano poi così bene.Dopodiché mi lavo e dopo essermi preparata al volo, indossando un look piuttosto casual, raggiungo mia madre in cucina, per fare colazione, ma é già piuttosto tardi, tant'è vero che, pochi minuti dopo, mentre io sgranocchio fette biscottate e marmellata, mia madre grida
«Jasmine!»
Richiamando l'attenzione di mia sorella, che a differenza mia, fa colazione appena sveglia, ma perde diverso tempo per prepararsi
«Arrivo mamma, arrivo» risponde quindi lei, dalla sua cameretta, ma mia madre non si arrende tanto facilmente
«Jasmine, le lezioni iniziano tra un quarto d'ora, muoviti!»
«Un attimo, ho detto che arrivo!»
«Jas!»
Ahia, voce alta e guance in fiamme, per mia sorella non si mette bene
«Sono qui... sono qui!» esclama infatti, immediatamente, lei, uscendo dalla sua stanza e raggiungendoci, con ancora un braccio fuori dalla manica del giubbotto, davanti all'ingresso del piccolo appartamento che ci è stato fornito dai proprietari di questo palazzo, visto che mia madre é stata assunta come portinaia
«Tu, signorina, mi farai impazzire» afferma quindi quest'ultima, rossa dalla rabbia, per poi continuare accarezzandomi una spalla e dicendo, con estrema fierezza «Guarda com'è brava, invece, tua sorella maggiore, nonostante ogni mattina, faccia pure meditazione, al contrario tuo che sei sempre in ritardo... ti ricordo che la scuola inizia tra meno di un quarto d'ora»
«Beh, allora fortuna che è a meno di dieci minuti da qui» ribatte quindi la mia sorellina, afferrando lo zaino da terra ed indossandolo... santissima adolescenza.
Al che mi trovo costretta ad intervenire«Beh, si va?»
Visto che so che per quanto mia madre straveda per entrambe e farebbe qualunque cosa pur di proteggerci - già l'ha fatto - ancora non tollera totalmente gli atteggiamenti di mia sorella, così diversi dall'ideale di figlia perfetta, che anche a causa della cultura da cui proviene, ha coltivato
«Si sorellona, andiamo»
Ma proprio prima di uscire, mi ricordo un dettaglio che avevo scordato di dirle, al che mi volto e affermo
«Ah mamma, una cosa, dopo averla accompagnata, non rientro subito, perchè devo prima accompagnare Bebe alla visita ginecologica, visto che il suo ragazzo ha gli allenamenti e sua cugina é fuori città per lavoro»
«Va bene tesoro, va bene, tanto io stamattina devo fare le pulizie nel palazzo, a dopo»
«A dopo mami»
«Ciao mamma, a più tardi».
Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti nel primo capitolo dell'ultimo volume di questa trilogia sportromance.
Che dire, spero che vi sia piaciuto e vi abbia incuriositi, se vi va stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio e ci vediamo tra una settimana con il prossimo capitolo 💖⚽🍰
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Dribbling d'amore ~ Football & Love Series Vol.3
RomanceDribbling: in gergo calcistico, gesto tecnico effettuato dal calciatore ad un avversario, per guadagnare campo, mantenendo il possesso del pallone, senza commettere o subire fallo, nella vita di tutti i giorni, atto che permette di superare le avver...