Capitolo 20 ~ La sensazione piú bella

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Ieri Edo mi ha baciata.

Mi ha baciata e io ho ricambiato.

Mi ha baciata, ma poi io mi sono pentita.

Mi ha baciata, ma poi io sono scappata.

E oggi...

Oggi siamo in piscina, per una nuova seduta di idroskinterapia e io non riesco nemmeno a guardarlo in faccia.

E fa male, perchè in fondo, quel bacio, l'ho voluto tanto quanto lui.

Ma non posso permettermi di donare il mio cuore al primo uomo per cui prendo un sbandata, sapendo già che me lo spezzerà...
Perchè diciamocelo, chi vorrebbe una come me, quando può averne cento come Sarah.

Purtroppo però, a differenza di Edoardo, che quest'oggi sembra in un mondo tutto suo, quel maledetto di Fabio se ne é accorto e poco dopo aver iniziato gli esercizi, esclama

«Fatemi capire, siamo tornati indietro nel tempo, di alcune settimane, che quasi manco vi guardate?»

«Fabio non sono affari tuoi.
Sei il mio fisioterapista, per cui limitati a svolgere il tuo lavoro» taglia quindi corto Edo, probabilmente ancora risentito del mio comportamento

«Dannazione, é proprio questo il fatto!
Dio, Edo non te ne accorgi proprio? Non vedi che progressi hai fatto da quando lei è al tuo fianco e ti segue passo passo?
E non ti rendi conto, che quando invece siete in disaccordo, la tua testa è sommersa di pensieri e la tua gamba sembra non rispondere alla riabilitazione?» ribatte però il fisioterapista, probabilmente stufo della nostra continua indecisione

«A dir la verità, io non... aspetta ma dove stai andando?»

«Dove posso essere utile, perchè purtroppo io posso occuparmi del tuo corpo... muscoli, ossa, articolazioni, questo è il mio campo, ma a mente e cuore, ci devi pensare tu Edo» risponde Fabio, uscendo dalla piscina

«Ok, è ufficiale, sono capitata in una gabbia di matti» sussurro quindi io, quasi senza rendermene conto, una volta essere rimasti soli

«No, cazzo, no! Fabio ha ragione, ora mi è tutto chiaro» sbotta però il mio capo, quasi come gli si fosse accesa una lampadina.

Poi, senza che io me ne renda conto, scatta nella mia direzione e mi bracca. imprigionandomi tra il suo corpo e il muretto della piscina.

«E..Edoardo che fai? Spostati ti prego» balbetto quindi io, colta di sorpresa

«No»

«Edoardo devi spostarti»

«No, non finché non accetterai di ascoltarmi»

Dannazione, perché dev'essere così difficile?!

«Edoardo, anche se sono una tua dipendente, non hai alcun diritto di trattarmi in questo modo»

«Dannazione! Leyla lo capisci che io desidero solo che mi ascolti, perchè non posso più sopportare di sentirti così distante, sia mentalmente che fisicamente?!» esclama lui, guardandomi intensamente.
Al che, sorpresa, ma anche piuttosto confusa, io esalo

«C..che stai dicendo?!»

«Che sono giorni che tento di confessarti tutta la verità, ma più ci provo, più tu ti allontani, chiudendoti a riccio e lo so che hai i tuoi buoni motivi, che hai sofferto e che sei terribilmente spaventata, anche se non ne conosco il perché... lo sono anche io, perchè, che tu ci creda o meno, non mi sono mai sentito così»

«Edoardo che..»

«Non lo nego Leyla, grazie al mio lavoro e alla famiglia da cui provengo, nonostante sia piuttosto giovane, ho già avuto diverse storie, alcune più serie, altre più brevi, tutte con ragazze fantastiche, di buona famiglia e che i miei genitori adoravano, alcune - come Sarah - relativamente famose, altre semplicemente benestanti e ho voluto bene a tutte loro, ma nessuna mi ha mai fatto sentire, come mi fai sentire tu»

«C..cosa?»

Sto sognando o lo ha detto davvero?

«Hai capito bene e proprio per questo, l'altro giorno, ho lasciato Sarah e si, hai ragione, non ho il diritto di impormi in questo modo, ma tu non sei solo una mia dipendente, non lo sei mai stata Leyla e mai lo sarai» continua però, intrecciando il suo sguardo con il mio e accarezzandomi teneramente una guancia con le nocche, lasciandomi una scia di acqua e cloro e a quel punto capisco che si, é tutto vero ed è più forte di me, l'euforia del momento e il sentimento represso e negato fino all'ultimo, mi portano ad allungare il volto nella sua direzione e a schiantare le mie labbra sulle sue.

E la corazza che avevo eretto, si scioglie come neve al sole e fa paura, fa dannatamente paura, perchè prima d'ora, le uniche persone a cui ho tenuto davvero, sono sempre state solo mia madre, la mia sorellina e Bea, ma è anche la sensazione più bella che io abbia mai provato in vita mia.

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui, sempre grazie all'intervento di Fabio, Edo e Leyla hanno finalmente aperto i loro cuori, concedendosi un nuovo bacio, che sia la volta buona?
Detto questo, scusate del ritardo, ma sono in vacanza, quindi per qualche settimana, potrei non essere sempre puntuale.
Se vi va fatemi spere cosa ne pensate, un bacio e ci vediamo, se riesco, domenica con "Rapita" e sempre se faccio in tempo, tra una settimana con il prossimo 💖⚽🍰

Dribbling d'amore ~ Football & Love Series Vol.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora