Capitolo 3 ~ Quel dannato giorno

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Edoardo

«Tesoroo! Siamo a casa.
Amore.
Edoardoo!» esclama mia madre, subito dopo essere rincasata, ridestandomi dal breve riposino pomeridiano che mi ero concesso, visto che, da quando è avvenuto l'incidente, non solo fatico a dormire la notte, a causa di costanti e terribili incubi, ma per di più, i miei mi hanno costretto a tornare, in via del tutto temporanea, nella casa in cui sono cresciuto, per a detta loro, darmi una mano, nel caso in cui dovessi aver bisogno, ma in realtà, per tenermi sotto controllo, visto che non si sono mai fidati abbastanza.

Al che mi lascio sfuggire un sospiro, che riassume tutta la sua rassegnazione, poi, con tutta la buona volontà del mondo, dal letto mi sposto sulla sedia a rotelle e infine, seppur con un po di fatica - essendo ancora alle prime armi - mi trascino fino all'atrio, dove esclamo

«Ciao mamma, ciao papà, scusate, ma stavo riposando.
É andata bene la riunione?»

«Molto bene figliolo, ma tua madre deve dirti alcune cose» risponde l'integerrimo, ma nel profondo, succube della moglie, Gianluca Bianchini, sfilandosi la giacca elegante e allentando la cravatta

«Giusto, vedi tesoro, oggi ho avuto modo di contattare la clinica privata dove ti hanno operato e ho fissato gli appuntamenti con i terapeuti, anche se non sarà affatto facile decidere quale ti affiancherà nel percorso di riabilitazione... voglio il meglio per il mio bambino, mentre tra alcuni di giorni, avremo i colloqui con le aspiranti cuoche e domestiche»

Ecco, ci risiamo, é sempre la solita solfa, visto che ho deciso di tornare, il più presto possibile, a casa mia, vogliono a tutti i costi appiopparmi qualcuno che mi controlli, lo hanno già fatto convincendomi a tornare a frequentare Sarah, ma io non voglio udire nessun'altra parola, perciò con leggera difficoltà mi sposto dalla sedia a rotelle al divano e, dopo essermi sdraiato, indosso il mio fidato paio di cuffie «Parteciperai anche tu ai colloqui, vero tesoro?
Edo»

«Edoardo, suvvia, rispondi a tua madre»

Insistono, ma io sono già da tutt'altra parte, senza che lo voglia, la mia mente mi riporta, come ogni volta che chiudo gli occhi, a quel dannato giorno di tre settimane fa...

Corro,

Dribblo un giocatore avversario,

Ne dribblo un altro,

Nick parte con un lancio lungo

Cam lo intercetta

Chiamo palla

Sono al limite dell'area

Il pallone arriva tra i mei piedi

Sto per tirare

Ma....

Crac

Sento solo un immenso, accecante, devastante dolore

E i miei compagni corrono

Si precipitano tutti verso di me

Arbitro

Medici

Sono tutti tremendamente preoccupati

Ma io vedo solo nero

«Edoardo!»

«Oh emh... s..si, ci sono.
Va bene, qualunque persona sceglierete, mi andrà bene, ora però voglio tornare in camera a riposare, a piú tardi».

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, piuttosto corto ma da cui si inizia a scoprire cosa é accaduto ad Edo e come sta da allora.
Che dire, spero che vi sia piaciuto e che continuerete a seguirla, se vi va stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio e ci vediamo tra una settimana con il prossimo 💖⚽🍰

Dribbling d'amore ~ Football & Love Series Vol.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora