Capitolo 4 ~ L'opportunità giusta

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«Mammaaa! Sono a casa.
Mamma ci sei? Ti devo raccontare una cosa.
Mamma» nulla, nessuna risposta.

Sono appena rincasa, ma di mia madre neanche l'ombra.

Probabilmente sarà a sgobbare in giro per il palazzo, prima di andare a prendere mia sorella a scuola.

Al che mi dirigo in camera mia, poso la borsa sul letto e afferro al volo la tuta che solitamente indosso in casa, per stare più comoda.
Poi vado in bagno, mi svesto ed entro in doccia.

E mentre il getto d'acqua calda mi investe e l'odore muschiato del bagnoschiuma invade le mie narici, ripenso alla proposta che la mia migliore amica mi ha fatto, ormai un paio d'ore fa, mentre pranzavamo, lasciandomi alquanto basita, se non altro perché mai mi sarei aspettata di dover valutare un'offerta del genere.

«Allora, hai fatto l'ecografia, siamo arrivate al ristorante, hai chiamato Cameron - raccontandogli di tutto e di più - abbiamo ordinato il pranzo, ora vuoi dirmi quella cosa, si o no?!»

«Eh va bene, ti ricordi cosa è accaduto circa tre settimane fa, durante il secondo turno di campionato, ad Edoardo, uno dei componenti della squadra di Cam, nonchè uno dei suoi migliori amici?» mi domanda

«Intendi l'attaccante?» rispondo quindi io, seppur non sia esattamente un'esperta e nemmeno mi interessi esserlo

«Si» annuisce

«Beh, ricordo che eravamo a casa tua per assistere alla partita, anche se io non è che fossi esattamente interessata e che c'è stato un brutto incidente»

«Già, a causa di un brutto fallo, Edo si è rotto il crociato, un infortunio che ad un calciatore può rovinare la carriera.
Ovviamente é stato prontamente operato, ma ora è costretto sulla sedia a rotelle e per i prossimi sei mesi dovrà fare riabilitazione, nella speranza che possa tornare a giocare come prima» spiega, ma io ci sto capendo sempre meno

«Capisco e mi spiace, ma continuo a non comprendere cosa c'entri questo con me e con ciò che dovevi dirmi»

«Beh ecco, tu adesso non stai lavorando, se non le volte in cui dai una mano a tua madre a gestire le faccende del palazzo, ma hai esperienza come domestica e due anni fa, hai frequentato un corso di cucina»

«Già, perchè, come tu ben sai, fin da piccola sognavo di poter diventare una chef stellata... ma si sa, prima o poi la vita - quella vera, fatta di difficoltà, sacrifici e tanto dolore - bussa alla nostra porta, ci strappa i sogni di mano e ci riporta alla realtà» lo so, può sembrare brutto, ma sono realista e la vita mi ha tolto cosí tanto, che ormai fatico ad avere grandi speranze per il futuro

«Beh tesoro, mai dire mai, forse l'opportunità che tanto cercavi, è arrivata.
La famiglia di Edo cerca una cuoca, che all'occorrenza si occupi anche del suo appartamento e che lo assista, se a bisogno, affiancando un terapista che sarà sempre con lui e io ho pensato a te»

Ma il trapanare forsennato, proveniente dall'appartamento di sopra, mi riporta alla realtà e seppur io abbia ancora molti dubbi a riguardo, non avendo mai sopportato il jet set e in particolare l'elite del calcio, che soprattutto in Italia, pare un mondo a parte, penso che può realmente rappresentare l'opportunità giusta per risollevarmi e come l'araba fenice, rinascere dalle mie ceneri.
Al che, strizzo i capelli ribelli, esco dalla doccia, mi avvolgo in un ampio asciugamano, afferro il cellulare, appoggiato sul ripiano del lavandino, entro nella chat di Bea e le scrivo un semplice

"Ci sto, fissami il colloquio".

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, piuttosto corto e di passaggio, ma nel quale Leyla ha accettato di presenziare al colloquio.
Che dire, spero che vi sia piaciuto e che continuerete a seguire la storia, se vi va stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio e ci vediamo domenica con "Rapita" e tra una settimana con il prossimo 💖⚽🍰

Dribbling d'amore ~ Football & Love Series Vol.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora