Capitolo 45 ~ Parola d'ordine: divertimento

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Edoardo

«Uffaaa... Edo quanto manca?»

«Ancora? Amore, me lo avrai chiesto come minimo una decina di volte!
Eh si che prima di partire, ti ho anche detto che per arrivare ci sarebbero volute un paio d'ore...
Fatti un paio di conti» rispondo alla mia ragazza, che da quando siamo partiti, per la gita fuori porta, da me organizzata, in combutta con sua madre e sua sorella, in occasione del suo compleanno, non ha fatto altro che lamentarsi e sbuffare, non amando particolarmente le sorprese, avendo ancora dolori diffusi, a causa delle botte subite, ormai una decina di giorni fa, da suo padre, ma soprattutto, credendo che ci siamo tutti scordati di che giorno é oggi, visto che, appositamente, non le abbiamo ancora fatto gli auguri

«Edoardo ha ragione, non glielo chiedo io, che sono più piccola, devi farlo tu Leyla?» mi da quindi man forte la sua sorellina, seduta nei sedili posteriori, assieme alla loro madre.
Al che, io le sorrido e le faccio l'occhiolino dallo specchietto e poi, rivolgendomi nuovamente a Leyla, affermo

«Ecco appunto, ascolta tua sorella»

«Mamma! Digli qualcosa!» esclama perciò lei, irritata, incrociando le braccia al petto.
Tanto che, quasi quasi, mi dispiace averla fatta rimanere male, ma una volta arrivati, ne varrà la pena, ne sono certo

«Oh no tesoro, io non alcuna intenzione di intervenire, oggi ho solo voglia di godermi la giornata» risponde però Zahira, che durante i giorni di degenza della mia ragazza, ho imparato a conoscere e con cui mi trovo molto in sintonia.
Al che, fulminandoci tutti con lo sguardo, quest'ultima ribatte

«Ho capito, ora mi é tutto chiaro, vi siete alleati tutti e tre, contro di me.. che poi, vorrei proprio capire dove stiamo andando, visto che oggi non vi é nessuna ricorrenza particolare»

E continuiamo con le frecciatine e le palesi sottolineature, quasi a volerci ricordare che giorno é oggi.
Peccato che, ridacchiando tra me e me, io le risponda

«Ma figurati, semplicemente, nella settimana che hai passato ricoverata in ospedale, abbiamo avuto modo di conoscerci e stretto un bel rapporto, non è vero signora?»

«Si, proprio così, ma chiamami Zahira, te ne prego»

«Ha ragione, mi scusi, è l'abitudine»

«E' incredibile, mi sono fatta mille problemi a rivelarti che stavamo assieme, pensando non ti sarebbe andato giù e invece, non solo avevi intuito tutto, ma siete ormai culo e camicia» commenta perciò Leyla, ancora piuttosto sorpresa

«Che ci posso fare, Edoardo è un vero tesoro» risponde quindi sua madre, abbozzando un sorriso.
Tanto che, compiaciuto, io esclamo

«Hai visto?! Tua madre mi apprezza.
Impara da lei, invece che continuare a lamentarti e cerca di goderti la giornata, che ormai manca poco».

❤⚽❤

«Tu. Sei. Pazzo!»

«E perchè mai?!»

«Come perchè? Edo ci hai portate a Gardaland!» esclama - proprio come mi aspettavo - la mia fidanzata, incredula ma molto felice, nello scoprire la nostra meta, ovvero il famoso parco di divertimenti, situato sul lago di Garda.

«Perchè, non ti piace?» chiedo quindi, ironicamente, io, ridacchiando sotto ai baffi.
Tanto che lei si affretta a rispondere

«Ma certo che mi piace, solo mi pare un tantino esagerato»

«Leyla, nulla é esagerato se si tratta di te, ti meriti questo e molto altro.
Buon compleanno» chiarisco perciò, accarezzandole teneramente una guancia

«Ma allora non te ne sei dimenticato!
Nessuno di voi l'ha fatto!» esclama quindi lei, sorpresa e sollevata, voltandosi anche verso sua madre e sua sorella, rimaste leggermente in disparte

«Figurati se mi dimentico di uno dei due giorni piú belli della mia vita» dice infatti Zahira

«Certo che no, come potrei, quando é il primo che trascorriamo insieme?
Sennò, non avrei nemmeno organizzato tutto questo» confermo invece io, portandomi alle labbra la sua mano e dandole un tenero bacio sul dorso.
Per poi continuare, sta volta a bassa voce, cosí che mi senta solo lei, dicendo «Anche se devo ammmettere che sta volta non l'ho fatto solo per te, ma anche per dare a tua mamma e a tua sorella l'opportunità di svagarsi un po e non pensare, più del dovuto, a quanto accaduto»

«Io non so... non so che cosa dire» risponde quindi lei, quasi commossa

«Non dire nulla, solo promettimi che ti godrai questo regalo e che, solo per oggi, metterai a tacere quei brutti pensieri che ti tormentano dal giorno dell'aggressione.
Parola d'ordine: divertimento» 

«Eh va bene, lo prometto.
Mamma, Jas, che dite, andiamo a divertirci?» propone, voltandosi verso di loro

«Sii!» grida quindi sua sorella, trascinandola con sè verso l'ingresso del parco.
Io, ovviamente, sto per seguirle, ma sua madre mi trattiene

«Edoardo»

«S..si, signo.. emh volevo dire Zahira, mi dica»

«Beh ecco, al di là degli scherzi, io ci tenevo davvero a ringraziarti» afferma, abbozzando un sorriso.
Tanto che io le chiedo

«Per quale motivo?»

«Perchè da quando Leyla ti ha conosciuto, la sua vita è cambiata in meglio.
Le hai dato un'opportunità lavorativa, anche se la sua esperienza era limitata, l'hai sostenuta e appoggiata e pur sapendo il suo passato travagliato, non ti sei tirato indietro, anzi, tutt'altro...
E che dire poi di questa incredibile sorpresa di compleanno» 

«Zahira, non ho fatto nulla di più di quanto sua figlia ha fatto per me, dico davvero.
Lei ha rivoluzionato il mio modo di essere e vedere la vita e io non la ringrazierò mai abbastanza per questo.
Ma ora pensiamo a divertirci, che ne dice?»

«Che hai assolutamente ragione».

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui scopriamo che per il compleanno di Leyla, Edo ha deciso di organizzare, in combutta con sua madre e sua sorella, una bella sorpresa, ovvero una giornata a Gardaland.
Che dire, spero vi sia piaciuto e scusatemi per il ritardo.
Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate, un bacio e ci vediamo domenica con il prossimo 💖⚽🍰

Dribbling d'amore ~ Football & Love Series Vol.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora