La giornata lavorativa sta per iniziare ed io raggiungo la villa del mio fidanzato con l'umore sotto i piedi e la stessa vitalità di una roccia, poichè non ho ancora del tutto superato quanto accaduto ieri, la terribile figura fatta e la pesante umiliazione subita, proprio nel giorno in cui avrebbero dovuto aprirsi, per me, nuove possibilità lavorative e si sarebbe dovuto prospettare un futuro diverso, da quello che negli ultimi anni avevo visto delinearsi.
Prima però che io prema il campanello, sento suonare un clacson.Al che, seppur piuttosto confusa, mi avvio verso il garage ed è lì che trovo, ad aspettarmi, dentro la sua auto, proprio Edo.
Per cui mi avvicino e sporgendomi dal finestrino, domando, con un po di freddezza «Che ci fai in macchina?»
«Ti stavo aspettando»
«In auto? E perchè?
Di solito a quest'ora hai la fisioterapia»«Diciamo solo che i piani sono cambiati... monta su, dai»
«Edo non capisco...»
«Non c'é nulla da capire, devi solo fidarti di me e salire»
E per quanto vorrei evitare, il suo sguardo mi convince ad accettare.
Ma mentre siamo in viaggio, verso una destinazione a me ancora sconosciuta, dei dubbi nascono in me.
I suoi occhi, solitamente puri e luminosi, sono spenti e in essi non leggo altro che amarezza e delusione.
Al che, appena accostiamo in una piazzola di sosta, per fare benzina e comprare qualcosa da sgranocchiare, abbasso il volume della radio e, prima che apra lo sportello, gli afferro il polso e gli chiedo:
«Edo, c'è qualcosa che non va?»
«No amore, niente, va tranquilla»
«Ti conosco, lo leggo nei tuoi occhi che qualcosa ti turba, sai che con me puoi parlare» insisto, accarezzandogli una guancia
«Lo so, lo so, ma non voglio darti più preoccupazioni, di quante già tu non ne abbia» risponde però lui.
Ma non ha capito che con me, certi problemi, non deve farseli«Le tue preoccupazioni sono anche le mie, lo sai, perciò ti prego, dimmi la verità»
«Eh va bene, se proprio vuoi saperlo, ieri, finito il brunch, dopo che tutti gli invitati hanno lasciato l'appartamento, ho parlato con i miei, anzi, sarebbe meglio dire, discusso» rivela quindi, a quel punto, con un tono di voce piuttosto amareggiato.
Al che io ribatto«Ma non ce ne era bisogno»
Con una sincerita disarmante, lui però chiarisce «Invece si, eccome se ce ne era e non per quanto hanno fatto a te, o almeno non solo, bensí per come si sono comportati nel corso degli anni, con me.
La continua oppressione, la voglia spasmodica di controllare la mia vita, la costante volontà che fosse tutto perfetto, hanno condizionato il mio essere e me ne sto accorgendo solo ora, ora che sto con te, di quanto io fossi limitato.
Chiariamoci, non dico che non mi andasse bene, anzi, inconsciamente ho sbagliato anche io, forse perché in parte mi conveniva, ma ho capito che quella non era vita.
Perché Leyla, la vita sono i momenti passati con te, i deliziosi piatti che mi cucini, i pomeriggi passati a vedere assieme le serie TV, le prime volte che stiamo condividendo, questa è vita!
Le piccole cose, che scaldano il cuore, anche in giornate fredde e tristi come questa e avevo bisogno di dirglielo, avevo necessità che lo sapessero e che sapessero che mettendosi contro di te, si mettono anche contro di me... anche se poi...»«Poi?» chiedo, preoccupata
«Poi loro hanno deciso di escludermi dalla loro vita, con tutte le conseguenze che questa scelta comporta» risponde e io non posso fare a meno di sentirmi responsabile
«No, Edo, no, non avrei mai voluto... io...»
«Ehi, guardami» esclama però lui, alzandomi il capo e voltandolo nella sua direzione «Va tutto bene ok, io sto bene.
Loro sono i miei genitori e gli vorrò sempre bene, ma non ho intenzione di rinunciare a te e se loro non vogliono capirlo, è un loro problema, non mio, sono loro a smenarci»«Ti amo da morire, lo sai vero?» affermo perciò, commossa, perché mai e poi mai, avrei pensato di potermi sentire cosí amata e voluta
«Si e se non fosse ancora chiaro, ti amo anche io» risponde, sorridendo, lui, per poi adagiare teneramente le sue labbra sulle mie.
Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, piuttosto di passaggio in realtà, ma comunque molto dolce.
Se vi va stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio e ci vediamo direttamente domenica con il prossimo 💖⚽🍰
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Dribbling d'amore ~ Football & Love Series Vol.3
RomanceDribbling: in gergo calcistico, gesto tecnico effettuato dal calciatore ad un avversario, per guadagnare campo, mantenendo il possesso del pallone, senza commettere o subire fallo, nella vita di tutti i giorni, atto che permette di superare le avver...