Capitolo 28 ~ (A)mare d'inverno

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Sono in auto, sfrecciando verso una meta sconosciuta, per una mini gita fuori porta, organizzata dal mio fidanzato.
Fuori si gela, ma siamo al nord ed è ormai pieno inverno, quindi é piuttosto ovvio che la differenza con il centro-sud si senta; l'abitacolo però é riscaldato e mi dona un leggero torpore.
Mi intrattengo leggendo un libro, non sapendo quanto il viaggio durerà, ma ogni tanto rivolgo il mio sguardo verso di lui... non posso farne a meno e ringrazio chiunque, quel fatidico giorno di alcuni mesi fa, ci ha fatti incontrare e mi ha dato il coraggio di presentarmi al colloquio come sua domestica, nonostante lo disprezzassi, come del resto tutta la categoria.

Più il tempo passa, più però divento curiosa, quindi chiudo il libro, mi volto nella sua direzione ed esclamo

«Mi vuoi dire dove stiamo andando?»

«No, assolutamente no» risponde però Edo, fortemente determinato a sorprendermi

«Eddai, per favore»

«É inutile che insisti, la risposta é no... In fondo, che sorpresa sarebbe, se te la rivelassi prima del tempo?»

«Uffa... e va bene» borbotto a quel punto, arrendendomi.
Dopo alcuni secondi però continuo, dicendo «Ma permettimi almeno di ringraziarti»

«Per quale motivo?» domanda quindi lui, ridacchiando, pensando quasi sicuramente faccia tutto parte del mio piano per estrapolargli informazioni.
Io però confesso, con voce tremolante

«Beh, ecco... nessuno mi aveva mai fatto una vera sorpresa prima d'ora»

«Dici davvero?» mi domanda perciò il mio fidanzato, incredulo.
Al che, con una punta di imbarazzo, io spiego

«Già, quando vivi in una famiglia di immigrati, in condizioni economiche difficili e il rapporto tra i tuoi genitori è... per così dire, complicato, certe cose passano in secondo piano»

«Beh, meglio così, un'altra prima volta da aggiungere alla lista» risponde, intrecciando le mie dita con le sue e portandosi la mia mano alla bocca, per posare sul suo dorso, un casto bacio.

❤⚽❤

«Oh mio Dio! Edo mi hai portata al mare?!» esclamo, una volta essere arrivati, lasciandomi condurre verso la battigia

«Si, per la precisione sul litorale ligure, a Camogli, visto che, quando ero piccolo, nei weekend, ci venivo spesso con la mia famiglia e la conosco come le mie tasche...
So che fa freschino, visto che siamo ormai in pieno inverno, ma...»

«Non importa, è comunque meraviglioso!» lo interrompo, elettrizzata, fissando la piatta distesa d'acqua, mentre una leggera brezza muove i miei capelli ricci
«Aspetta ma come facevi a sapere che non vi sono mai stata prima?» domando però poi, confusa e curiosa

«Me l'ha detto Bea...
Senza entrare nei particolari, mi ha spiegato che, quando eri più piccola, per le vacanze tornavate in Egitto, nella città natale dei tuoi, per rivedere i vostri familiari, la quale si trova in una zona montuosa.
Poi però, con la nascita di tua sorella e i pericoli sempre più crescenti in medio oriente, avete smesso e da quel momento, non ti sei più mossa da Roma e dintorni... beh almeno finchè tu, tua madre e tua sorella non siete venute a vivere a Milano... per cui, da vicino, il mare non l'hai mai visto in vita tua»

«Ti ha informato proprio bene, eh?! Dio quasi me ne vergogno» ribatto, scuotendo il capo, odiando affrontare certi argomenti o ricordare determinate persone e avvenimenti

«Ancora con questa storia? Quante volte devo ripeterti che con me non devi farlo, mai.
Non mi interessa quante esperienze hai fatto nel corso degli anni, se hai girato il mondo o sei rimasta quasi sempre nella tua città, la tua disponibilità economica e se hai mai avuto relazioni amorose prima...
Per quanto mi riguarda, contiamo solo io e te, qui e adesso» afferma però lui, alzandomi il capo e fissandomi intensamente negli occhi, per poi attirarmi a sè, stringendomi per un fianco e schiantare le labbra sulle mie, in un bacio carico di sentimento.

Dopodichè, una volta che ci separiamo, mi volto e mi metto a correre per la spiaggia, gridando

«Prendimi se ci riesci!»

Ma fa freddo, troppo freddo e soprattutto, c'è vento, perciò, dopo qualche metro, inciampo e cado a terra, facilitandolo

«Presa»

«Non me ne sono mai andata» rispondo, con sincerità

«Dio, ti amo» esclama quindi lui, lasciandomi incredula, tanto che per un attimo, penso quasi di essermelo immaginato

«C...cosa?»

«E' così, ti amo Leyla» conferma però, sorridendo dolcemente e accarezzandomi una guancia con le nocche.
Al che, ricambiando il sorriso, io rispondo

«Ti amo anche io».

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui vediamo Edo fare la prima di tante sorprese a Leyla, per farle provare tutte quelle esperienze che, per un motivo o per l'altro, lei non é mai riuscita e li sentiamo anche dire il primo "ti amo".
Che dire, se vi va stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio e ci vediamo domenica con l'epilogo di "Rapita" e tra una settimana con il prossimo 💖⚽🍰

Dribbling d'amore ~ Football & Love Series Vol.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora