Capitolo 24 ~ Una corsa contro il tempo

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Edoardo

«Puta mierda, togliti di mezzo, razza di deficiente!»

«Cam, santo Dio, calmati!»

«No! No che non mi calmo, amigo... come posso calmarmi se la mia fidanzata sta partorendo e io sono bloccato nel traffico ad un'ora di strada dall'ospedale?»

Proprio cosí, dopo la telefonata della mia fidanzata, mi sono precipitato in macchina e non so bene neanche io come, mi sono diretto, in tempo record, al centro sportivo dove si allena la nazionale, ho prelevato uno sconvolto e al contempo elettrizzato Cam e insieme ci siamo, da poco, rimessi in viaggio verso Milano.
Non si può dire però che lui la stia prendendo con filosofia

«Pensa se non venivo a prenderti»

«Già... ricordami di ringraziare quella santa di Leyla.
Per lo meno, so che con Bia ci sono lei e sua cugin..allora! Muoviti cretino, non vedi che qui c'é gente che ha fretta!?»

«Cam tranquillo, stai in una botte di ferro.
Oltretutto, l'ultima volta che l'hai sentita, era ancora in alto mare, giusto?» chiedo, nel tentativo di confortarlo e soprattutto distrarlo, per quanto possibile, dalla strada, anche se alla guida c'é, per ovvie ragioni, lui

«Si, fortunatamente si, era dilatata solo di 4 centimetri, ma non si può mai sapere, il travaglio può durare piú di dodici ore, come una sola» risponde quindi il mio migliore amico, per poi però premere il clacson ed esclamare «Se solo sti coglioni si muovessero»

Al che, decido di tentare un approccio diverso

«Senti, visto che sei piuttosto agitato, perchè invece che concentrarti sulla strada, non pensi che tra poco avrai finalmente tra le braccia tua figlia?»

«Ci sto pensando, ci sto pensando, anche troppo in realtà... Dio, mi tremano le mani, talmente tanto ci sto pensando» risponde, balbettando.
Timoroso ma felice, come credo di non averlo mai visto

«Sei felice, vero?»

«Immensamente, come credevo non sarei stato mai, amigo.
Bia è... unica e mi fa desiderare di essere migliore.
Quando siamo assieme, sento di poter fare tutto ciò che voglio ed è una sensazione che non ho mai provato, nemmeno quando passavo quasi tutte le sere in giro per locali, correndo rischi, disubbidendo alle regole impostemi e cambiando ragazza, come si cambiano le mutande» spiega, sorridendo a trentadue denti

«Meglio tardi che mai amico, meglio tardi che mai» commento perciò io, dandogli una pacca sulla spalla

«E te?»

«In che senso?»

«Te sei felice?» mi domanda poi.
Al che, altrettanto contento, io confesso

«Si... è assurdo, visto che sto vivendo forse il periodo peggiore di tutta la mia vita, ma da quando ho conosciuto Leyla, ogni problema, dal rapporto con i miei, al grave infortunio, è passato in secondo piano ed è paradossale dirlo, ma sto bene, come non mi sentivo da tanto, tanto tempo»

«Ne sono felice Edo, ma ora accelera.

❤⚽❤

«Eccoci, siamo arrivati» esclamo, quando finalmente raggiungiamo l'ospedale

«Grazie amigo, ti devo un favore» risponde perciò lui, sorridendo e dandomi una pacca sulla spalla.
Al che io ribatto

«Ma figurati, ora però va.
Io parcheggio e ti raggiungo»

Dopodiché, una volta che lui si precipita verso l'ingresso dell'ospedale, mi affretto a parcheggiare.
Poi entro in ospedale e mi dirigo verso il reparto maternità

«Ehi, ti hanno detto qualcosa?» chiedo poi, vedendolo camminare avanti e indietro, con fare agitato, per la sala d'aspetto

«Che è dentro con...»

«Ehi, Cam, Edo!»

«Maddy, Emma! Siete appena arrivate anche voi?» chiediamo, dopo averle salutate

«No, siamo qui da un po... ci siamo allontanate solo per prendere un caffè, visto che la cosa sta andando per le lunghe.
Piuttosto, ti hanno detto qualcosa?»

«Oh emh, solo che è dentro con...

«Edo! Cam!»

«Leyla!» esclamiamo, in contemporanea, vedendo uscire, dalla sala parto, la mia fidanzata

«Finalmente siete qui... senti tu devi.. devi entrare, aspetta...
Infermiera, per favore lo porti in sala parto, è il padre»

«Si certo, mi segua» risponde l'infermiera

«Grazie Leyla, di tutto» commenta, a quel punto, Cam

«Di nulla» risponde lei, abbozzando un sorriso

«In bocca al lupo amico» esclamo invece io.
Al che lui mi da un abbraccio e ribatte.

«Crepi».

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui vediamo il viaggio travagliato di Edo e soprattutto Cam, dal centro sportivo in cui si allena la nazionale a Milano.
Che dire, se vi va stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio e ci vediamo domenica con "Rapita" e tra una settimana con il prossimo 💖⚽🍰

Dribbling d'amore ~ Football & Love Series Vol.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora