ATTO 37

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Il giorno seguente Anna non andò all'Accademia e nemmeno a scuola, ormai si era abituata a fare molte assenze. E poi, non sarebbe riuscita a concentrarsi dopo che aveva detto alla più odiosa delle ballerine della sua malattia e dei suoi sentimenti per Roberto. Lei che voleva proteggere il suo insegnante aveva fatto l'esatto contrario. Le veniva da piangere se pensava che forse si sarebbe giocato anche il posto di Etoile per colpa sua. Siccome a detta del medico stare in casa non avrebbe fatto che peggiorare le sue condizioni, Anna decise di trascorrere la mattina al Parco Sempione, esattamente dove aveva incontrato Harry la prima volta. Da semplice passante era diventato il suo confidente e infine il suo ragazzo. Però quell'ultimo passo era stato fatale per entrambi, e aveva distrutto un rapporto che sarebbe stato bellissimo. "Io volevo un amico, e basta. E invece ho perso sia lui che André" disse torturando un filo d'erba. Passare del tempo al parco le fece capire che non poteva nascondersi per sempre, a breve sarebbero iniziate le prove dello show (anche se, visti i suoi problemi di salute, non poteva fare più di tanto) e lì forse avrebbe dovuto sopportare occhiate maliziose, magari di scherno da parte delle altre persone, e soprattutto avrebbe dovuto vedere Crystal e Roberto ballare insieme. Scosse la testa per togliersi quell'immagine da davanti: "Giuro che se lo bacia faccio un casino" mormorò mentre prendeva il telefono e scriveva al suo angelo custode.
Sapeva a memoria quasi tutti gli orari di Bea, ma preferiva sempre scriverle prima di invitarla ad uscire, soprattutto per pranzare. Per sua fortuna la sua amica non aveva grandi impegni quel giorno, almeno così le aveva detto. Decise di darle appuntamento in un bar poco lontano dall'Accademia, non voleva ancora farsi vedere. Vide arrivare Bea con addosso un soprabito grigio e dei grandi occhiali da sole, sembrava una diva di Hollywood. "Ehilà, come mai così eleganti?" commentò Anna alzandosi per salutarla. "Beh, al telefono non te l'ho detto ma oggi è il giorno delle prime prove. Papà mi dice sempre di vestirmi bene quando devo incontrare gli artisti. E a proposito, dopo pranzo devo proprio andare ad assistere a una prova, vuoi venire con me?" "Beh, perché no. In fondo non posso stare lontana troppo tempo" rispose la rossa prendendo il menù e guardandolo distrattamente. "Già, anche perché se sparisci quella strega di Crystal si prende anche il tuo assolo. Non lasciarmi da sola con quella lì ti prego". Anna rise, anche in momenti così la sua migliore amica sapeva strapparle un sorriso. Si chiese come avrebbe fatto al MAS, senza di lei. L'unica ragazza che aveva conosciuto lì era Nina, odiosa quasi quanto Crystal. La rossa rabbrividì al pensiero, e Bea se ne accorse. "Ti senti bene?" le domandò preoccupata. "Sisi, stavo solo pensando... che se fossi andata al MAS non ti avrei più vista tutti i giorni, e mi sarebbe dispiaciuto tanto" "Oh che tesoro!" commentò Bea prendendo una mano alla sua amica. "Comunque me l'aspettavo che ti avrebbero chiamata. Sei bravissima anche a cantare, tu lo sapevi?" "In realtà no, ma tanto non penso mi servirà cantare in futuro". Bea avrebbe voluto chiedere il significato di quella frase enigmatica, ma fu interrotta dal cameriere che prese le loro ordinazioni. Quando si allontanò lanciò ad Anna uno sguardo interrogativo. "Volevo vederti proprio per dirti che... ho chiuso con Harry. Esattamente lo stesso giorno in cui ho quasi urlato in faccia a Crystal Marlowe che sono malata e ho una cotta per Roberto".
Troppe novità in poco tempo, Bea si sentiva un attimo destabilizzata, anche lei in realtà aveva una cosa da dire ad Anna, ma dopo aver scoperto cosa fosse successo alla sua amica, decise di rimandare. "Ma sei seria?" riuscì solo a dire sistemandosi gli occhiali. "Ma certo che lo sono! Secondo te perché non sono venuta in Accademia oggi? A proposito, Roby..." "È tutto a posto, oggi l'ho visto andare in aula per la lezione alla classe maschile. A quanto pare la serpe non ha ancora parlato". 'Almeno quello' pensò la rossa bevendo un po' d'acqua. "Riguardo a te non ho sentito tanto parlare come quando hai ballato con Roberto a quell'evento". Già, quell'evento in cui lei aveva sostituito la Semionova... sembrava passata una vita, anche lì c'era Harry (ma come pubblico), e anche lì l'aveva quasi ignorato, andandosene da sola dopo l'esibizione. "Allora anche Crystal Marlowe ha un cuore" commentò Anna dopo aver sentito quelle notizie. "Così pare, comunque dovresti smetterla di fare assenze... potresti rimetterci l'anno" "Sì lo so, ma tu più di tutti dovresti sapere che non me la sto passando per niente bene. Spero di poter contribuire in qualche modo allo show, così conciata non so quanto potrò essere produttiva". Per la seconda volta Beatriz prese le mani di Anna e le strinse tra le sue. "Ma certo che lo so, ed è per questo che ti dico di non abbatterti. Queste sono sfide che la vita ti sta proponendo" "Davvero? Anche sentirmi dire da Harry che è un bene che non mi sia presentata al MAS? Da quello che fino a ieri era il mio ragazzo?" "Sì Anna, forse avresti voluto chiudere con lui in un altro modo, ma è andata così. Pensa che ora potrai passare più tempo con Roberto, e soprattutto che devi ascoltarmi quando ti dico che sei innamorata persa di lui". La rossa rise all'ultima frase di Bea: aveva tremendamente ragione, e lei era stata una stupida a negare tutto anche dopo che si erano baciati due volte. In quel momento arrivarono le loro ordinazioni e lo stomaco di Anna brontolò leggermente, segno che nelle ultime ore non aveva mangiato quasi niente.

Quando vide l'ingresso dell'Accademia quasi deserto Anna pensò che forse avrebbe potuto partecipare alle lezioni pomeridiane, o perlomeno sfruttare le aule libere per mantenersi in allenamento. 'Comincerò così, e poi inizierò a tornare anche la mattina. Per ora la mattina uscirò solo per andare a scuola' pensò mentre entrava insieme a Bea. Le persone che si trovavano fuori a parlare oppure ad ascoltare musica non la degnarono quasi di uno sguardo. Forse era lei che ingigantiva troppo la cosa, iniziò a credere alla sua amica, che le aveva detto di non aver sentito tante voci di corridoio su di lei e Roberto. 'Potrebbe essere la quiete prima della tempesta. Beh pazienza, se deve succedere spero si scateni dopo lo show'. "Ehi, pensavo andassi a cambiarti. Non ti vuoi allenare?". La voce di Bea la distolse dai suoi pensieri. "Ehm... forse dopo. Prima devo accompagnarti alle prove, in fondo è per questo che sono qua" rispose Anna. Quando raggiunsero l'aula, però, senti due voci troppo familiari. Un brivido le corse lungo la schiena mentre realizzava che... "Beatriz... perché cazzo non mi hai detto che le prove a cui devi assistere sono quelle di Roberto e Crystal???" domandò la rossa afferrando l'amica per un braccio. Bea vide evidente il terrore nei suoi occhi. "Senti Anna... non farmi arrabbiare. Ti ho detto che non c'è nulla di cui preoccuparsi" "Ah certo come no. Ti ricordo che lì dentro ci sono la persona che amo con la ragazza più odiosa del mondo. Se mi presento sicuramente passerà le prove a fare battutine o lanciare frecciatine sul fatto che lei ballerà con Roby e io no". La mora la ascoltò con le mani sui fianchi. "E va bene, se vuoi puoi aspettarmi qui. Terrò la porta socchiusa, immagino vorrai sbirciare un pochino". Anna annuì, Bea aveva dimostrato ancora una volta che la conosceva molto bene. "Buon pomeriggio carissimi. Scusate il ritardo, ho finito da poco di pranzare. Direi che se vi siete già scaldati possiamo cominciare". La rossa si appostò davanti alla fessura che Bea aveva lasciato per consentirle di vedere. In realtà non voleva che Crystal la notasse, ma almeno voleva mandare a Roberto un cenno di buona fortuna. Lo vide prendere posizione e i loro sguardi si incrociarono. Anna gli fece cenno di tacere, e a fior di labbra gli sussurrò: "Buona fortuna". Il suo sorriso fu la cosa più bella di quella giornata.

La prova stava per finire quando Anna fu tradita dal suono del suo telefono. Lo capì perché la musica si fermò dopo che le note della suoneria ruppero un'atmosfera di concentrazione. Completamente impanicata la ragazza tolse il telefono dalla tasca della giacca e si allontanò dall'aula: aveva paura di trovarsi davanti Crystal, pronta ad umiliarla a dovere. Quando lesse un numero sconosciuto sul display esitò, ma alla fine si decise a rispondere. "Sì pronto?" "Buon pomeriggio, lei è la signorina Anna Gerini, nipote della signora Gemma Gerini?". Anna sentì il sangue gelarsi nelle vene. "Sì... sono io" rispose sentendo le gambe diventare molli e preparandosi al peggio. "Sono la dottoressa Guidi, chiamo dall'ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Mi dispiace comunicarle che sua zia è deceduta questa mattina a seguito di un peggioramento delle sue condizioni. La aspettiamo nei prossimi giorni".

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