Iniziò a respirare lentamente, a contare fino a 10, 100, 1000... lo sapeva che Crystal lo faceva apposta per farle perdere il controllo, ma stavolta non gliel'avrebbe data vinta. Si alzò da terra dopo aver recuperato asciugamano e borraccia e disse: "Non so di che parli Crystal" "E smettila di fare la finta tonta, mi prendi forse per stupida? Non dimenticarti che io so tutto, vi ho visti e so di cosa puoi essere capace per ballare con Roberto Bolle". Anna stava per risponderle per le rime quando qualcuno la salvò da quella specie di arpia: "Ancora con questa storia? Perché non la smetti di inventarti scemenze?". La bionda di girò indispettita: "André!! Scusa se mi preoccupo per te, non ti importa se..." "Crystal Marlowe, vuoi smetterla per favore?". Il tono secco del ragazzo spiazzò Anna, non l'aveva mai visto così contrariato e prossimo a perdere il controllo (tranne quella volta). Crystal rimase in silenzio, si poteva leggere la rabbia nei suoi occhi. Corse a prendere le sue cose e quasi si scontrò con Luna Fraschetti mentre usciva. "Grazie, ma me la stavo cavando da sola" commentò Anna avviandosi anche lei verso l'uscita, incurante di Roberto che li stava guardando. "Sì lo so, è che ho finito prima moderno, passavo di qui e ti ho visto discutere con Crystal. Sappi che non è vero nulla di quello che ha detto". André sudava freddo: non voleva dire ad Anna quello che provava, sarebbe stato troppo doloroso sentirsi rifiutato. "André Salzburg, ti vedo abbastanza nervoso. Guarda che abbiamo già chiarito, è lodevole che tu abbia capito di aver sbagliato e non ce l'ho più con te.... mi dici cosa ti prende?". 'Voglio ballare quella coreografia con te, e mentre la ballo voglio stringerti come fossi la mia ragazza, voglio godermi ogni singolo momento perché ti amo, Anna. Sì ti amo e non ti voglio vedere con nessun altro'. Quanto avrebbe voluto dirle quelle parole e farle capire i suoi sentimenti e la gelosia che provava per Roberto, gelosia che era aumentata dopo aver visto una loro foto su "Metro". "Nulla, davvero" disse invece quasi mormorando. "È solo che pensavo che dopo quello che è successo non vorrai più vedermi o accettare di uscire con me". Anna ebbe un sussulto: prese quella richiesta come un appuntamento e, per evitare fraintendimenti, disse: "Ok, però il posto lo scelgo io. Sai, visto che insieme a Bea sei una persona molto importante per me voglio farti conoscere un altro lato di me. Sei libero stasera?". André fu preso in contropiede, voleva invitare la rossa a uscire nel weekend e ora le parti si erano invertite. "Ehm... sì però non vorrei fare troppo tardi" "Tranquillo, troviamoci per le 19:45 vicino alla metro, vestiti come ti pare tanto è un locale informale". "O...ok" rispose lui semplicemente, spaventato e incuriosito allo stesso tempo.
Quando arrivò davanti alla fermata 'Duomo' lo vide che indossava un giubbotto di pelle su una camicia di jeans attillata, da cui si intravedevano poco gli addominali. 'Non mi stupisco che quasi tutte le mie compagne gli sbavino dietro' pensò mentre si avvicinava per salutarlo. "Ciao, scusa il ritardo" "Ma va, che dici? Sono io in anticipo" fece lui dopo averla salutata. Anna vide che non toglieva le mani dalle tasche dei pantaloni, segno che era un po' nervoso. "Dai, andiamo, così prima arriviamo prima possiamo andare via. Come mai questa fretta di tornare a casa presto?" domandò la rossa mentre si avviavano verso la metro. "Non so con voi, ma con noi il professor Bolle è abbastanza severo. Una volta sono arrivato tardi perché non avevo sentito la sveglia e per punizione mi ha fatto fare 40 saltelli e 10 piroette senza fermarmi" "Accidenti! Allora spero di non dover mai avere questo... privilegio? Non pensavo che Roberto potesse arrivare a tanto". André rimase un po' disturbato quando lei chiamo il professor Bolle per nome, ma cercò di non farlo vedere. D'altra parte Anna pensò che lei in realtà aveva sperimentato altre qualità del ballerino, come l'apparente antipatia nei confronti di Harry. Arrivarono a 'Gorla' alternando momenti di assoluto silenzio a momenti in cui parlarono soprattutto di 'Giselle': André le confessò di voler ottenere la parte di Hilarion, o di fare il passo a due dei contadini durante la festa. "Per me è lo stesso" disse invece Anna, anche se qualche preferenza ce l'aveva, forse Crystal non aveva tutti i torti. "Beh, qualunque ruolo avrai sarai bravissima comunque" "Ahah sì, sempre che non escano altre cazzate sul mio conto" ribatté Anna alzandosi dal suo posto (erano quasi arrivati a 'Gorla'). "Il posto è da questa parte" disse poi una volta fuori. Non parlarono quasi, però Anna notò André affiancarsi a lei, quasi volesse.... 'Osa prendermi la mano e ti lascio qui come un idiota' pensò cacciando le mani nelle tasche dei jeans strappati, forse in modo troppo evidente. "Sappi che non avevo nessuna intenzione di prenderti la mano". 'Cazzo se n'è accorto' fu l'immediato commento della ragazza che, per tentare di risolvere la situazione, iniziò a dire: "No ma io... ecco..." "Ehi, ma tu non sei Anna l'amica di Harry?". Una voce femminile la salvò dalla catastrofe. Si girò e vide... "Nina e Karl? Che fate qui?" "Tu piuttosto. Se stai andando al karaoke dell'altra volta è chiuso il lunedì. Venite con noi, andiamo in un altro locale, dobbiamo trovarci con altre coppie". 'Ho sentito bene? Ha detto altre coppie????'. Anna sentì il cuore accelerare i battiti, la situazione stava peggiorando. "No ma guarda che noi..." stava cercando di spiegare, ma Karl la interruppe: "Eddai, potrete fare dopo i fidanzatini che si appartano, però prima dovrai cantare almeno una canzone". Anna ci rinunciò, forse l'avrebbero capito da soli che lei e André non erano fidanzati, anche sé questa cosa non dispiaceva tanto al ragazzo austriaco. Solo una cosa lo stupì: 'Anna sa cantare? Quante cose non conosco di lei?'
Shawn Mendes- Fallin' all in you
Arrivarono all'altro locale dopo 10 imbarazzanti minuti, in cui Anna cercò di stare il più lontano possibile da André. Forse stava peggiorando solo le cose, ma non le importava più di tanto. Entrarono tutti e quattro e si diressero verso una tavolata. "Ciao ragazzi, eccoci qua!" fece Nina salutando a destra e a manca. "Ah eccovi, che è successo vi siete appartati da qualche parte?" domandò un ragazzo con tono malizioso. "Quanto sei scemo Gianni" rispose la ragazza facendogli la linguaccia. "Semplicemente siamo andati a prendere questi nostri amici ritardatari". Anna spalancò gli occhi, da quando erano amici? "Ehm già io... sono Anna piacere" rispose invece facendo un timido cenno. "Io André" rispose il ragazzo austriaco guardandosi intorno. Si sentiva molto fuori luogo. "Loro sono Gianni, Bella, Richard e Tamara" fece Karl indicando uno per uno i due ragazzi e le due ragazze. "Allora, hanno già iniziato le sessioni di canto?" fece Nina sedendosi vicino a Gianni. "Diciamo che c'è stato un po' di movimento, secondo me fra poco arriverà qualcuno di spettacolare" commentò Richard mangiando una patatina. "Ah beh, allora siamo arrivati al momento giusto. Vi abbiamo portato una grande cantante". Anna avrebbe voluto uccidere Karl. "Ehm... io non credo sia il caso..." fece per uscire subito da quella situazione. "Eddai Annie, se dicono che sei brava perché non andare? Si tratta di una canzone". La rossa si girò verso André: da quando la chiamava così? E poi, da quando questa voglia di sentirla cantare? "Visto, lo dice anche il tuo ragazzo" 'Se non lo ammazzo ora non lo farò mai più!' pensò la ragazza sentendo prudere le mani come quella mattina. "Uffa, è da un sacco che voglio dirvi che lui non è..." "Smettila di fare la preziosa! L'altra volta hai spiazzato tutti, dovevi vedere Harry sembrava un pesce lesso" la interruppe Nina bevendo il drink di Gianni. Anna rimase in silenzio qualche secondo: una parte di lei voleva scappare, andarsene a casa e chiudersi a chiave, un'altra parte voleva salire sul palco, tanto l'aveva già fatto. "Ok ma solo una!" disse alla fine rassegnata, scatenando qualche applauso. "Sono sicuro che andrai benissimo" le disse André all'orecchio. Lei gli rispose con uno sguardo che diceva 'Non contarci troppo'. Andò dal DJ, nel frattempo aveva pensato a una canzone adatta a quel periodo un po' dolce amaro. Poco dopo era pronta con il microfono in mano, e si preparò a cantare senza sapere che qualcuno di speciale la stava ascoltando.
HARRY
Che ci faccio qui? Mi ero detto 'Ma sì, esco. Magari una serata al karaoke mi aiuterà a sfogarmi e a non pensare che merda sono stato con Anna', e invece nulla. Non ho neanche voglia di cantare, forse perché quando sono di cattivo umore divento iper critico. Ordino un'altra birra, ne ho proprio bisogno, poi mi riprometto di tornare a casa, ubriacarsi è l'ultimo dei miei pensieri, e se mi vedesse Anna mi vergognerei a vita. La birra arriva in poco tempo, inizio a berla quando... parte una canzone che ho sentito vagamente, forse di Shawn Mendes. Sento una voce femminile cantare. Un momento!! Ma... io conosco questa voce! Giro di scatto la testa verso il palco e la vedo! È vestita in modo più casual, ma è comunque molto bella mentre canta, fa qualcosa che non appartiene al suo mondo. Nel mentre mi ricordo il titolo della canzone, "Fallin' all in you". Arriva il ritornello, e non so se è una mia impressione o meno, ma i suoi occhi blu mare incrociano i miei. "Baby you are bringing out a different kind of me".... Ma sarà poi vero, Anna? mi chiedo mentre il suo sguardo si sposta di poco. Ritorna di nuovo da me quando canta "Every night I'm with you I fall more in love, now I'm laying by your side". Forse l'ha fatto casualmente, forse no, ma so per certo che mi stava guardando, e chissà, magari quelle parole erano per me.... o forse no? Meglio non pensare a qualche potenziale rivale, non voglio rovinare questi bei momenti.
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On Dance. In Love
FanfictionAnna Gerini. Roberto Bolle. Lei, capelli rossi, occhi blu scuro, ama la danza ma non la sua rigidità. Vuole ballare, ma senza le mille regole. Non è vista di buon occhio all' Accademia della Scala finché non arriva LUI per sostituire la sua insegnan...