ATTO 6

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Carolina- Harry Styles
Sweet Creature- Harry Styles
Woman- Harry Styles

Jeans con brillantini, camicetta con volant bianca e sandali bianchi con un po' di tacco: Anna non si era mai sentita così a disagio, eppure era abituata alle scarpette, una tortura per i piedi. Ma forse non sentiva nulla perché per la danza avrebbe fatto di tutto, pensava questo mentre cercava di sistemarsi i capelli. Fece appena in tempo a raccoglierli in una coda di cavallo che sentì il citofono suonare. "Questa è sicuro Bea, e sì che le avevo detto di aspettarmi alla metro" disse mentre recuperava la borsetta. "Tesoro prendo adesso l'ascensore" gridò poi al citofono mentre apriva la porta di casa. Quando scese si trovò davanti la sua amica con addosso un bellissimo vestito nero. "Come facevi a sapere che ero io?" domandò la
mora sorridendo. "Perché ormai ti conosco e per adesso sei l'unica che citofona quando viene da me. E comunque.... ci siamo messe in tiro vedo!!" disse Anna guardandola dall'alto in basso. "Ah perché tu invece sei in giro con la tuta da ginnastica!" ribatté l'amica facendo lo stesso. "Senti neanche alle prime della Scala ti vesti così elegante... dimmi la verità, VUOI PROVARCI CON HARRY?" chiese Anna mentre si dirigevano verso la metro. "Mah... chi può dirlo... a meno che non faccia lui la prima mossa CON TE..." "Bea, per favore" la interruppe la rossa roteando gli occhi. "A malapena lo conosco, sì ci ho parlato una volta, ma a parte qualche incontro per strada non posso dire che è un amico o che mi piace... sì è carino... ma lo sai come sono io in fatto di ragazzi" "Sì, SOPRATTUTTO ORA CHE UN CERTO BALLERINO FIGHISSIMO È IL TUO INSEGNANTE". Anna arrossì di colpo: "Ma cosa..." "Eddai, non dirmi che Roberto non è carino" continuò Bea mentre si avvicinavano alla metro. "Sì, sarà anche carino ma è il mio insegnante..." mormorò la rossa recuperando il suo colorito. Arrivarono a Zara con la metro, dopodiché percorsero l'ultimo tragitto a piedi. Quando arrivarono davanti al locale lo trovarono abbastanza pieno. Mentre entravano Bea intravide una Opel Agila nera parcheggiata poco lontano. Si ricordò di aver visto Roberto salire su una macchina simile dopo una serata alla Scala. "Anna, la vuoi sapere una cosa bizzarra?" domandò alla sua amica mentre si sedevano a un tavolo abbastanza vicino al palco. "Dimmi" "Sai che penso che IL TUO BELLISSIMO INSEGNANTE SIA PROPRIO QUI STASERA". Anna non poté evitare di scoppiare a ridere: "ahahah Beatriz questa è proprio bella! Secondo te ROBERTO BOLLE verrebbe a una serata simile? Lo sai che è un professionista, lui sì che ha uno stile di vita adatto ad un ballerino" "Se pensi questo di lui, allora perché sei qua?". La rossa guardò storto Bea: "Questo non c'entra... lo sai come sono fatta e non mi paragono certo a Roberto. Sì, lo so, domani mattina ho lezione con lui, però ieri ho passato tutto il giorno a ripassare le parti fondamentali di 'Giselle'... non farò la figura dell'impreparata" "Se lo dici tu" commentò Bea facendo spallucce. Nel mentre, una ragazza era salita sul palco con in mano un microfono: "Buonasera a tutti quanti!" esordì seguita da un applauso. "Grazie per essere venuti numerosi, oggi abbiamo un ospite d'eccezione: è uno studente inglese venuto qui in Italia per uno scambio culturale. La musica è la sua vita, e oggi ci delizierà con tre sue canzoni. Se poi vorrete proporgli delle cover, sarà felice di accontentarvi. Ma ora basta parlare, accogliete con un applauso HARRY STYLES!!". Ed eccolo arrivare: capelli leggermente scompigliati, completo nero, camicia bianca coi bordi neri e stivaletti, e in mano una chitarra. "Hi everybody! Ciao a tutti!" salutò, e prima che lo show iniziasse Anna pensò: 'Però, come è elegante stasera'.

On Dance. In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora