ATTO 8

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Feel-Robbie Williams

La pioggia aveva preso a scendere più forte, sentiva la felpa bagnarsi pian piano, ma quello era il minore dei mali. Non poteva credere che Bea, la sua migliore amica, avesse tirato in ballo la morte dei suoi genitori per parlare di HARRY STYLES, un ragazzo che aveva incontrato solo occasionalmente. 'Non la sopporto quando fa così' pensò ad un tratto Anna mentre, con passo particolarmente spedito, si dirigeva verso casa. Non si sentiva per nulla in colpa, a lei sarebbe piaciuto conoscere di più Harry MA SOLO COME AMICO, non come... 'un fidanzato, ma figuriamoci! E poi quando finirà lo scambio culturale COME FAREMMO CON LA DISTANZA??' continuava a riflettere la rossa cercando di schivare macchine, pozzanghere enormi che l'avrebbero annaffiata e passanti che, come lei, cercavano di bagnarsi il meno possibile. Finalmente arrivò davanti al condominio, iniziò a frugare come una matta nella borsa alla ricerca delle chiavi, quando... "NOOOO MA QUANTO SONO SCEMA!!" esclamò scuotendo la testa: si era appena ricordata di aver lasciato le chiavi nello spogliatoio dell'Accademia. Guardò l'orologio: "Sono quasi le 17:30... a quest'ora staranno per chiudere, se mi metto un po' a correre potrei farcela" fece poi chiudendo la borsa prima che le sue cose si bagnassero. Con la velocità di una centometrista che non era, Anna raggiunse l'Accademia e tirò un sospiro di sollievo quando vide i cancelli ancora aperti. Appena entrò fu subito inquadrata da uno dei custodi: "Desidera?" "Ehm, sono un'allieva dell'Accademia... mi sono appena accorta di aver dimenticato le chiavi di casa nello spogliatoio femminile, posso andare a prenderle?" domandò la ragazza in evidente imbarazzo. "Sì, faccia pure anche perché CHIUDEREMO PIÙ TARDI STASERA" 'Chissà come mai' si domandò Anna mentre andava nello spogliatoio. Per fortuna trovò le chiavi sul pavimento, dove di solito appoggiava le scarpe. Mentre le raccoglieva un pensiero attraversò la sua testa: 'Voglio scoprire come mai l'Accademia chiuderà più tardi. Sicuramente QUALCUNO STARÀ PROVANDO QUALCOSA'. Andò verso le aule, passò anche davanti a quella dove faceva classico (ora con la porta chiusa e al buio). Arrivata alla 142 iniziò a sentire UNA MUSICA, UN PIANOFORTE. 'Senti senti, allora qualcuno sta veramente provando...' si disse dirigendosi verso l'aula poco lontana. Per sua fortuna la porta era semichiusa, anche se non era educato farlo si mise davanti a quello spiraglio per vedere cosa stesse succedendo E VIDE....

In questa scena, Anna vede Roberto BALLARE DA SOLO.

VIDE ROBERTO. Lo vide ballare da solo. Riconobbe la canzone, "Passage" di Fabrizio Ferri. "Pezzo bellissimo" mormorò. Di colpo, però, le tornò in mente la frase di Bea: 'NON DIRMI CHE ROBERTO NON È CARINO'. Vederlo così, a petto nudo, mise quasi a disagio Anna, che fece per andarsene. Peccato che le suole bagnate delle scarpe scivolarono FACENDO UN PICCOLO RUMORE che fece girare Roberto, ancora in una specie di mondo parallelo. "Oh, signorina Gerini, che sorpresa" disse alzandosi da terra. "Ehm... buon pomeriggio..." "Direi sera, con questo tempo" commentò lui indicando le finestre rigate di pioggia. "Già..." aggiunse lei in imbarazzo. 'Prima sparli di lui, poi lo spii mentre balla... che allieva modello sei!' esclamò la solita vocina. "Che fa? Non entra? Guardi che non mordo" le chiese Roberto invitandola con un cenno. "Nono, io... avevo dimenticato le chiavi di casa, ora devo andare anche perché NON HO L'OMBRELLO" "Ah meglio ancora!" esclamò il ballerino. "Volevo fare un'ultima prova di 'Passage'. Venerdì prossimo dovrò ballarla ad un evento con POLINA SEMIONOVA, ma arriverà solo settimana prossima perché adesso è molto impegnata. Vorrebbe farmi da partner, ALMENO PER ORA?". Anna si sentì avvampare: lei, partner di ROBERTO BOLLE? Incredibile. "Ecco... se poi posso chiederle un piccolo passaggio almeno fino a piazza duomo volentieri" "Ma sentila... oltre che ballerina è anche ricattatrice?" domandò Roberto sorridendo. "Dai, sto scherzando. Si prepari, conosce la coreografia?" "A MEMORIA" esclamò la rossa. Anche quel passo a due era impresso nella sua mente, e ammetterlo era un onore per lei. Mentre si preparava pensò che sotto sotto Bea non aveva tutti i torti, il suo insegnante era decisamente un bell'uomo.

On Dance. In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora