ATTO 11

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Per fortuna non era solita dormire fino a tardi, il giorno dopo Roberto la chiamò alle 9 precise e lei si era svegliata mezz'ora prima. "Scusa se chiamo adesso, ma POTREMMO VEDERCI ANCHE OGGI PER PROVARE? È che ci tengo sia tutto perfetto" le disse con uno strano tono. "Ok, nessun problema... facciamo dopo pranzo?" propose Anna sospettosa. "Sì a me va benissimo. A questo pomeriggio" fece lui prima di chiudere la chiamata. Il dubbio che ci fosse qualcosa sotto non abbandonò la ragazza neanche quando partì la musica e dovette concentrarsi per non cadere addosso a Roberto o picchiare la testa quando stava a testa in giù sulla sua spalla. "Anna, si può sapere cosa c'è? Hai la testa altrove oggi, devo ricordarti che l'esibizione è QUESTO VENERDÌ?" le domandò il ballerino spazientito andando a recuperare una salvietta. "No, scusami... però anche tu devi darmi qualche spiegazione, come mai tutta quest'urgenza di provare? Non ci credo che è ANSIA DA PRESTAZIONE, c'è qualcosa che devo sapere?" fece Anna facendo un po' di stretching (non era riuscita a scaldarsi  a dovere). Roberto esitò un attimo, prima di parlare si morse il labbro poi disse: "In realtà HAI RAGIONE. Però... non prendermi per ficcanaso perché non lo sono mi trovavo veramente lì per caso...". Anna odiava quando la gente girava intorno alle cose, per cui se ne fregò che lui ERA ANCHE IL SUO INSEGNANTE e sbottò: "Vuoi dirmi cosa c'è?? C'entra per caso Crystal, André o qualcun altro dell'Accademia?" "No no è che.... IERI SERA TI HO VISTO CON QUEL RAGAZZO, QUELLO DEL BLUE NOTE". La rossa rimase impietrita per un attimo, pregando che non li avesse visti quando SI STAVANO SALUTANDO. "Sembra simpatico, a proposito come si chiama?" "Harry Styles, studia al MAS, almeno per ora... è qui per uno scambio culturale" spiegò la ragazza alzandosi per scaldarsi anche i muscoli delle braccia. "E a questo proposito MI HA CHIESTO SE SARÀ POSSIBILE PARTECIPARE ALL'EVENTO". Roberto rimase spiazzato, non sapeva perché ma il pensiero di quel ragazzo vicino ad Anna LO DISTURBAVA. "Vedrò cosa si può fare, comunque CERCA DI NON DISTRARTI TROPPO" fece recuperando la maglietta. "Che vuoi dire?" "Lo sai benissimo, io non dimentico facilmente, ho visto come ti guardava al Blue Note e anche ieri sera, all'ultimo ti ha baciato sulla guancia. Dovresti essere più sveglia su certe cose signorina Gerini". Anna fece un respiro profondo per non scoppiare davanti a lui, e con una calma che nascondeva una rabbia fortissima fece: "Gradirei che non mi trattassi come una bambina e che soprattutto NON MI FACESSI SCENATE COME SE FOSSIMO FIDANZATI. Voglio proprio chiarire questo con Harry, se prova qualcosa per me È TEMPO SPRECATO. Però anche tu evita di parlarmi così ok?". Il ballerino si appoggiò alla sbarra: "Ok, come preferisci, comunque prima di RIPRENDERE A PROVARE volevo dirti che prima di 'Passage' è prevista un'altra esibizione, doveva farla Polina, ma siccome non so su che brano avrebbe ballato HAI CARTA BIANCA. Hai già in mente qualcosa?". Come poteva parlare della sua vita privata e subito dopo passare a "questioni di lavoro"? "Scusa Roberto, ma PENSO CHE PER OGGI CI SIAMO GIÀ DETTI TUTTO. Per il brano ti farò sapere, e per le prove ci vedremo di più in settimana, come hai detto OGGI HO LA TESTA ALTROVE". 'Complimenti, sarai anche leggiadro ma con lei sei stato delicato come un elefante' pensò Roberto guardandola andarsene. Era più forte di lui: sentiva che Harry l'avrebbe allontanata dal mondo della danza, e questo NON L'AVREBBE SOPPORTATO.

'Mi sa che stasera avrò bisogno di un'uscita tra amiche, sperando che Bea non inizi con le sue teorie amorose' si disse Anna mentre andava verso casa a passo spedito e agitato. Non sapeva ancora quando e come, ma avrebbe chiarito tutto con Harry. 'Sarà anche carino, simpatico e tutto quanto, ma io RIMANGO DELLA MIA IDEA' pensò quando mancava poco al condominio. In realtà il momento sembrava essere arrivato: mancavano pochissimi passi quando Anna LO VIDE USCIRE, se non era quello un segno del destino.... 'Ora o mai più' si disse Anna prima di gridare forse anche troppo forte: "HARRY ASPETTA!". Il ragazzo si girò subito, evidentemente aveva alzato molto la voce: "Anna, ciao. Perché urli così?" fece lui mentre lei si avvicinava. "Scusami, ma È URGENTE DEVO DIRTI UNA COSA". Harry diventò subito serio, quelle parole lo facevano sempre spaventare. "Spero sia bella..." commentò in ansia. "Ecco... diciamo che ha i suoi lati positivi, più che altro mi sei simpatico e anche se ti conosco da poco mi fido di te e non voglio perderti neanche quando te ne andrai..." "Anna!" la interruppe lui mettendole le mani sulle spalle. "Devi stare tranquilla... ANCHE PER ME È LO STESSO". La rossa si sentì sempre più leggera. "Cioè anche tu MI RITIENI IMPORTANTE ANCHE COME AMICA???" "Aspetta cosa?" domandò il ragazzo che in realtà STAVA QUASI PER DICHIARARSI. "Ieri... Roberto CI HA VISTO". Siccome Harry non rispondeva precisò: "Roberto BOLLE, il mio insegnante" "Aah... non sapevo FOSTE COSÌ IN CONFIDENZA" disse lui grattandosi la testa. "Diciamo che è più facile lavorare su una coreografia dandoci del tu" spiegò Anna chiedendosi che spiegazione orribile avesse dato. "No, io dicevo... SE CI HA VISTI QUAL È IL PROBLEMA? Ne parli come SE FOSSE IL TUO FIDANZATO". Anna rimase di sasso... Roberto... IL SUO FIDANZATO? "Nooo, ma va... è solo che sai com'è fatto lui... a quanto pare HA PAURA CHE IO MI DISTRAGGA E NON PENSI ALL'ESIBIZIONE DI VENERDÌ". Harry annuì incerto: "Ook... quindi in sintesi qual era la cosa che volevi dirmi?" domandò mentre l'ansia gli tornava. "SOLO QUESTO" mentì Anna. "Temevo che ci rimanessi male... però ci tenevo a dirtelo quindi fino a venerdì non potrò uscire molto perché a quanto pare MI DEVO CONCENTRARE DI PIÙ". Harry si sentì quasi libero da un peso. "Ah beh ma nessun problema, anch'io avrò molto da fare al MAS, si sta iniziando a parlare di qualche spettacolo... a proposito, hai parlato a ROBERTO per l'evento?" chiese mentre si allontanava. "Vedrà di fare il possibile, ti terrò aggiornato. Ciao" rispose la rissa mentre entrava nel condominio. Con le mani tremanti recuperò il cellulare e cercò il numero di Bea. "Ciao Anna, come stai?" rispose la mora dopo due squilli. "Un disastro, stasera sei a casa?" "Sisi, devo preparare qualcosa?" "TANTI DOLCI, sarà una questione abbastanza pesante" rispose Anna ringraziando il cielo di avere un'amica come Beatriz Pereira.

Quando le aprì la porta, Bea era già in tenuta da battaglia: pigiamone e capelli raccolti in uno chignon disordinato. "Buonasera, spero tu abbia portato l'outfit per la SERATA CONFIDENZE" le disse facendola entrare. "Tranquilla è tutto qui" rispose Anna indicando lo zaino. "Ok, allora vai in bagno ti aspetto in salotto tanto oggi papà ha un incontro per la presentazione di 'Giselle', ne avrà per molto". In poco tempo anche Anna era pronta col suo pigiama nero con una luna disegnata sulla maglietta. Appena arrivò in salotto vide che Bea aveva preparato tutto: marshmallow, caramelle, cioccolatini e merendine varie erano sparpagliate per l'elegante tavolino di vetro. 'Per fortuna il signor Pereira non è a casa' pensò immaginando il direttore artistico della Scala rimproverare sua figlia per il disordine. "Comunque avanti, DIAMO IL VIA ALLA SERATA". La voce di Bea la riportò alla realtà, una realtà che per metà era bellissima per l'altra un incubo assurdo. Siccome ormai ci aveva fatto l'abitudine, prese un lungo respiro e fece un resoconto della situazione alla sua migliore amica, la quale moriva di invidia immaginando Anna e Harry tanto vicini da potersi baciare. "Io non so cosa ci trovi di così eccitante, non voglio complicare le cose... poi oggi quando ne parlavamo Roberto era così strano..." commentò la rossa un po' preoccupata. "Scusami, mi conosci io sono un po' sognatrice" si giustificò Bea. "Comunque da quello che mi hai detto sembra che tu sia IN UNA SPECIE DI TRIANGOLO AMOROSO carissima". Anna arrossì violentemente. "Non dirlo neanche per scherzo!! Come ti ho già detto, Harry prima o poi partirà e Roberto.... beh lui..." "Ehi, devo ricordarti QUELLO CHE È SUCCESSO TRA VOI E LE VOCI CHE CORRONO IN ACCADEMIA?". Il cuore di Anna perse un battito: "Quali voci?" "Ah cavoli, è vero in questi giorni non sei venuta... a quanto pare gira voce che tu e Roberto VI STIATE FREQUENTANDO" 'Io la ammazzo' pensò Anna collegando quelle voci a una certa BIONDINA IMPICCIONA. "Perfetto.... e come se non bastasse a breve mi esibirò con lui... almeno non dovrò baciarlo" commentò con la testa tra le mani. "Comunque hai capito in che situazione mi trovo? In Accademia ormai passerò come 'la fidanzatina di Roberto Bolle' e ho mentito ad Harry... lo so che lo conosco da poco, ma non so perché NON VOGLIO FERIRLO, e secondo me Roberto NON LO VEDE DI BUON OCCHIO". Per tutta risposta Bea la abbracciò forte, uno di quegli abbracci amichevoli che rassicuravano sempre. "Sicuramente ci sarà una spiegazione a tutto questo, ma una cosa è certa: TU TIENI AD ENTRAMBI. Le voci prima o poi spariranno, soprattutto dopo questo venerdì.... e per Harry lascia fare... come hai detto tu quando se ne andrà tutto questo sarà un ricordo per lui" 'Chissà perché ma NON VOGLIO ESSERE SOLO UN RICORDO PER HARRY' fece Anna tra sé ripensando a quel sabato al karaoke e al loro QUASI BACIO. "Spero tu abbia ragione, comunque credo che questa settimana TORNERÒ IN ACCADEMIA, e spero di risolvere anche con André...." "Ma sì, di sicuro sarà così" commentò Bea con un sorriso. "Comunque meno male che ritorni, sia perché senza di te le giornate sono insopportabili, sia perché a breve CI SARÀ UNA NOTIZIONA". Siccome l'espressione di Anna diceva tutto, Bea aggiunse: "Certo, tutto dipende dalla riunione di stasera... però NON ASPETTARTI ANTICIPAZIONI, anche se sei la mia migliore amica sto imparando a trattare tutti allo stesso modo". Sulle prime la rossa fece una finta espressione offesa, poi disse: "Ma sì giustamente". "Che dici? Ci guardiamo un film?" propose poi la mora. "Hmmm magari "Io prima di te"?" aggiunse Anna, sapendo che era il loro film preferito. Mentre lo guardavano la rossa mise un po' da parte le QUESTIONI DI CUORE (se così si potevano chiamare) con il bel ballerino della Scala e il bel ragazzo inglese del MAS.

On Dance. In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora