ATTO 22

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Little Mix- Secret Love Song

Era in quei momenti che ringraziava di conoscere una persona dolce e disponibile come Beatriz. Non avrebbe potuto parlare a nessun altro di quello che era successo a casa di Roberto. La chiamò quando tornò a casa e la risposta fu l'unica cosa positiva in quella giornata così nera: "Tranquilla, io per la mia migliore amica mando a fanculo anche un primo appuntamento". Anna sorrise, Bea era l'unica che era riuscita a farla sorridere in quel casino. Decisero di ordinare da mangiare su Just Eat, una bella pizza era quello che ci voleva. L'amica arrivò puntuale come sempre, pronta ad ascoltare novità sulla telenovela che stava passando la sua ballerina preferita. "Ciao tesorooo" la salutò Anna abbracciandola all'ingresso. "Ahah mi stupisci sempre coi tuoi saluti calorosi" commentò la mora chiudendo la porta. "Guarda... non puoi capire, mi sembra di vivere davvero una telenovela. E non con due, bensì con tre ragazzi" "Ehi aspetta un attimo... ci sono novità che riguardano anche André?". Anna strinse i pugni. "Diciamo che da domani non potrò più evitarlo. Iniziano le prove per il balletto, e anche se non sono Giselle lo incontrerò" spiegò andando in cucina a prendere tovagliette, bicchieri e posate. "Aspetta vengo ad aiutarti" fece Bea seguendola. "Diciamo che sei in una situazione un po'... difficile. Ma se André non c'entra... che è successo?". Quando le fece quella domanda Anna aveva appena preso un bicchiere in mano. Lo strinse facendo diventare bianche le nocche prima di rispondere: "È innamorato di me". Poi si diresse a passo veloce verso il tavolo del salotto. "Eh? Scusa chi dei tre?" chiese la mora correndole dietro. "Ti prego, non fare finta di niente e ragiona, che sei intelligente". Bea ci pensò su un attimo, poi spalancò gli occhi castani e disse: "Non dirmi che.... Roberto...." "Eh già, l'ho scoperto oggi e pensa non è venuto neanche in Accademia per questo" concluse la rossa passandole due tovagliette e le posate. "Infatti non l'ho visto in giro oggi..." "No, c'era Nicoletta al posto suo" "Ehi adesso sei in confidenza persino con la prima ballerina della Scala?". Anna fulminò la sua amica con uno sguardo terrificante. "Ok... capito... nessun commento" disse Bea abbassando lo sguardo. "Brava, anche perché non ho finito. In pratica ho parlato con Nicoletta, mi ha detto che... Roby voleva vedermi a casa sua. Io sono andata e..." "E cosa? Guarda che potrei pensare male" "Che cazzo dici Bea???" gridò Anna indispettita. Nel frattempo suonò il citofono: erano arrivate le pizze. "Vado a prendere i piatti delle pizze, tu cerca i soldi nel mio portafoglio" disse poi sparendo di nuovo in cucina. Dopo che ebbero pagato e servito le pizze, ripresero la conversazione. "Dunque... dove eravamo rimasti? Ah già, sei andata a casa di quello che dovrebbe essere solo il tuo insegnante di classico" disse Bea con sarcasmo mentre tagliava una fetta della sua pizza. "Fai poco la spiritosa. Comunque sì, sono andata a casa sua, pensavo di riuscire a parlare in modo civile e invece... invece..." Bea le prese una mano: "Anna, stai tranquilla e dimmi cos'è successo" le disse con dolcezza. "Lui... lui si è avvicinato, eravamo a tanto così dal baciarci, ma non mi ha baciato, mi ha detto che mi ama, che ricambia i miei sentimenti capisci?". Mentre diceva quelle parole sentiva le lacrime che stavano per uscire, ma non capiva perché, doveva essere felice, o no? "Perdonami Anna, ma non è quello che volevi? Vi amate, è una cosa bella, o no?". La rossa scosse la testa: "Non se lui è il tuo insegnante, e soprattutto dovrà ballare con la persona che più detesti al mondo" "Che ti importa? Ringrazia che non farete 'Romeo e Giulietta' o 'L'Histoire de Manon'. Non deve mica baciarla". Anna addentò un pezzo di pizza prima di rispondere alla sua amica: "Il punto è che ho paura. Adesso che so quello che sente per me io... non sono sicura di volerlo. Soprattutto perché non vorrei trascinarlo nella mia cattiva reputazione". Bea sospirò: "Capisco quello che provi, ma lui cos'ha detto?" "Bea secondo te gli ho detto queste cose?? Ero troppo sconvolta anche solo per dire 'ah', figurati se gli ho parlato. Me ne sono andata... gli ho detto... che dovevo pensare". La mora si portò una mano alla fronte: "Oh Signore ma come ti è saltato in mente?" "Lo dici solo perché non eri tu quella col tuo insegnante, il tuo bellissimo insegnante a tre centimetri da te, che ti dice che è innamorato di te!" sbottò Anna tagliando nervosamente un'altra fetta di pizza. "Già... hai ragione scusa, scusa davvero" mormorò Bea scuotendo la testa. "Comunque domani dovrò vedere anche lui. Sarà proprio divertente cercare di non creare una situazione da soap opera" commentò la rossa. "Sono sicura di una cosa: tu ce la farai! Sei una ragazza forte, Anna, e sei la mia migliore amica. E la mia migliore amica è più forte di qualsiasi situazione". Anna le sorrise: eh sì, era proprio fortunata ad aver conosciuto la signorina Pereira.

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