ATTO 5

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'Oh, finalmente anche questa giornata è finita' pensò Anna quando suonò la campanella dell'ultima ora. Quando uscì da scuola notò subito Bea che agitava le braccia come una pazza. "Ehi Annaaaa!!!" gridò ad un certo punto. "Eccomi, che c'è da gridare tanto?" domandò la rossa quando si incontrarono. "Ahah scusa, è che di solito quando ti vengo a prendere c'è sempre una fiumana di gente. Dai, andiamo verso la metro?" "Ok" fece Anna. Passarono qualche minuto in silenzio, poi alla rossa venne in mente una cosa. "Bea, dimmi una cosa... hai per caso PARLATO CON ROBERTO ieri?" "R...Roberto? Quale Roberto?" disse la sua amica fingendo di non capire. "E smettila di fare la scema, ROBERTO BOLLE, è ovvio. Allora? Gli hai parlato? No perché oggi è venuto da me e mi ha dato... sai... IL MIO FOGLIETTO". Bea sospirò. "Ok, ascolta, lui l'ha trovato dopo la vostra lezione. Ci siamo incrociati, l'ha dato a me però volevo che te lo restituisse lui." "E perché mai?" domandò Anna nervosa. "Secondo me te la sei presa quando qualche giorno fa ti ha chiamata BALLERINA INDEMONIATA. Volevo fargli capire che non è vero quello che dicono su di te, secondo me.... DOVRESTE CONOSCERVI MEGLIO". Anna diventò rossa come i suoi capelli: lei e Roberto Bolle... CONOSCERSI MEGLIO? "Che sciocchezze vai dicendo, Bea? Spero tu non gli abbia detto nulla, anche se oggi mi ha detto di stare tranquilla e che nessuno saprà nulla". La mora si fermò a pochi passi dall'ingresso della metro. "Anna Gerini, stai forse mettendo in dubbio la mia fedeltà?? Io gli ho solo detto che non sei come tutti ti credono là dentro, non so che film si sia fatto, però forse sa qualcosa boh che casinooo!!" sbottò Bea mettendosi le mani in testa. "Ahah adesso calmati tesoro" rise Anna prendendole una mano e scendendo i gradini. "In realtà c'è un'altra cosa che volevo dirti..." "Cioè?" "HO CONOSCIUTO UN RAGAZZO".

La giornata stava trascorrendo come sempre, aveva fatto lezione anche alla classe maschile, e ora si trovava in un'aula per il suo allenamento. Eppure, una domanda continuava a tormentarlo: 'Esattamente, COSA NON SI DEVE SAPERE DI ANNA?'. Roberto sapeva di aver detto alla ragazza di stare tranquilla, ma in realtà neanche lui sapeva nulla. La frase di Flashdance non gli diceva nulla, eppure sentiva il bisogno di chiedere ad Anna se ci fosse qualche problema. "Ehi, buon pomeriggio carissimo!" lo salutò Nicoletta Manni, prima ballerina della Scala, entrando in aula. "Ciao" rispose lui sorridendo e baciandola sulla guancia. "Allora? Notizie dal mondo dell'insegnamento?" domandò la ballerina iniziando a fare stretching. "Diciamo che sono solo al secondo giorno ma posso dire di avere delle classi promettenti. Oggi ho avuto la classe maschile.... mi ha colpito un sacco ANDRÈ SALZBURG. Che elevazione, e che tecnica. Penso che sarebbe un perfetto Hilarion, o anche il principe Albrecht" "Wow, quanti complimenti!" commentò Nicoletta andando alla sbarra. "E senti.... COME È ANDATA CON LE RAGAZZE?". Roberto sospirò: "Anche con loro è andata bene... ma sai, c'è una ragazza, CRYSTAL MARLOWE, lei dovrebbe essere meno piena di sé. Non mi piace che cerchi di sentirsi superiore alle sue compagne..." "E... con Anna?". Il ballerino alzò gli occhi al cielo. "Tutti a parlare della signorina Gerini vedo" commentò avvicinandosi anche lui alla sbarra. "Ti comunico che non è così terribile come si dice, e anzi pare che conosca molto bene il balletto 'Giselle'. Ieri ha fatto alla perfezione l'entrèe della protagonista" disse poi. "Però?" fece Nicoletta sentendo che c'era dell'altro. "Non so... mi piacerebbe parlarle, conoscerla meglio" "Ehi frena, ti ricordo che È UNA TUA ALLIEVA" disse la ragazza mettendogli una mano sul braccio. "Lo so, che credi" rispose Roberto togliendo la mano. "Vorrei semplicemente capire se c'è qualcosa che la preoccupa, appunto perché è una mia allieva. Se poi diventassimo colleghi NON MI DISPIACEREBBE. Dai, manca poco alla presentazione che devo fare a un galà, e devo allenarmi su 'Passage'. Sei pronta?". Nicoletta annuì, e Roberto fece partire la musica.

"Un ragazzo??? Come quando dove perché??? Lo conosco? È carino?". Aveva praticamente innescato una bomba atomica con quella domanda, quando si parlava di ragazzi Bea diventava estremamente pettegola. "Prima di tutto, calmati. Riserva questo entusiasmo per quando potrai assistere a una lezione di Roberto" iniziò Anna. "L'ho incontrato al Parco Sempione mercoledì, mentre mi allenavo. Pensa, è uno studente inglese venuto qui per uno scambio culturale con il MAS. E cosa più bizzarra, ABITA ESATTAMENTE SOPRA DI ME". La mora spalancò gli occhi mentre scendevano dalla metro. "Certo che questo si chiama culo!! Perché anch'io non ho tutta questa fortuna?" "Ahah, prova ad andare a fare i programmi della Scala al parco, magari vicino a te si siederà il principe azzurro" "Quanto sei spiritosa" sbottò Bea. Erano appena uscite in piazza duomo, dirette al loro solito bar, quando Anna urtò qualcuno con la spalla. "Ma guarda, allora è proprio destino che ci incontriamo per strada". La ragazza iniziò a sudare freddo. "Harryyy!!! Ma che sorpresa" fece totalmente imbarazzata. Per fortuna c'era Bea con lei. "Ehmmm... Harry ti presento la mia migliore amica Bea. Bea, lui è Harry" disse per salvarsi dall'imbarazzo. "Ciao, è un piacere conoscerti. PENSA, STAVAMO GIUSTO PARLANDO DI TE POCO FA". 'Ma perché non stai zitta, Bea????' si domandò la rossa trattenendosi dallo strozzare la sua amica. "Bene, perché ho una cosa da darvi. Vado perché ho delle cose da fare, SEE YOU SOON!" disse il ragazzo mettendo due volantini in mano alle due amiche, e prima di andarsene strizzò l'occhio ad Anna. "Serata musicale domenica al 'Bluenote'. Artista della serata: Harry Styles. Accidenti, non mi avevi detto che sopra di te abita una star" "Ma quale star, penso che faccia tutto questo per passione" commentò Anna osservando il volantino. "Che farai, CI ANDRAI?" "Perché parli al singolare? TU VERRAI CON ME. Mi pare che tu sia molto interessata a mister Occhi Verdi" "Ohoh, perché tu no?" domandò Bea ammiccando. "Guarda che l'ho visto strizzarti l'occhio prima di andarsene" "Sinceramente non lo so, però non mi è indifferente. Anche perché.... TENGO IL FOGLIETTO COL SUO NUMERO NELLO STESSO CASSETTO DOVE HO LA FOTO DEI MIEI GENITORI". Secondo Anna, bastava quello a farle capire che Harry sarebbe diventato, col tempo, una persona molto importante per lei.

On Dance. In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora