Capitolo 2

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EMMA

Arrivo a casa e corro subito nella mia stanza.
Prendo dei pezzi della rivista che ho già letto e li posizioni a terra. Apro la vernice bianca e decido così di dipingere, ma cazzo il pennello, come faccio ora?!

Corro da mia mamma che è in camera sua per sistemare i pochi scatoloni che le mancano.
"Ehi mamma non è che abbiamo un pennello?"
Non voglio ritornare al supermercato e se quel ragazzo fosse ancora lì...che faccio?
Dopo l'apertura di diversi scatoloni ecco che finalmente mi porge un pennello.
"Si amore, ecco tieni"
La ringrazio e mi dirigo di nuovo in camera mia.

Decido così di iniziare. Dipingo le macchie non omogenee e fortunatamente il colore è giusto e non devo nemmeno dipingere tutto il muro.

Dopo circa un'ora finalmente ho finito, ora è completamente uniforme e sono pienamente soddisfatta del mio lavoro.

Inizio a guardarlo attentamente.
Ci starebbero davvero bene delle foto appese con i miei amici... già ma quali amici, le uniche foto che potrei mettere sono con James o il mio cagnolino Bimbo.
Oh non vi ho ancora parlato di lui!

Bimbo è un cagnolino di piccola taglia più precisamente un carlino, ha il pelo quasi completamente beige tranne per il musetto e le orecchie che sono nere.
La nostra vicina aveva come minimo dieci cani e quando i suoi due carlini hanno fatto una cucciolata non poteva tenerli tutti, così noi abbiamo adottato lui, Bimbo, il mio bimbo.
Ora ha due anni ed è stato, insieme a James, il mio migliore amico e un ottimo ascoltatore.
Mi ricordo che ogni sabato, quando come al solito rimanevo a casa lui era lì, ci mettevamo sul divano e guardavamo un film romantico.
Sembra non essersi stancato di questa solito routine e nemmeno di me.

Prendo le due valigie colme di vestiti e le posiziono sul letto, inizio a sistemarli nel mio armadio, cerco di essere ordinata almeno per un po' di tempo, anche se so che tra qualche settimana non sarà più così.

Appendo i tre abiti che ho e le due gonne strette, che non fanno decisamente per me, ma che mia madre mi ha obbligato a comprare.
Riprendo con il riporre tutto il resto, piego per bene le magliette a maniche corte e le sistemo in pila in un angolo, divise per colore e la stessa cosa faccio per le magliette a maniche lunghe.
Appendo le felpe e i jeans.
Sistemo nei cassettoni, inseriti nell'armadio, tutta la mia biancheria intima.

Dopo aver finito la stanza passo al bagno, ripongo in dei cassetti alcuni asciugamani, posiziono le poche creme che ho, le piastre e tutto il necessario.

Sono stanca morta, ma per fortuna ho finito.
Decido di fare una doccia per riprendermi un attimo, così prendo della biancheria intima e anche qualcosa da mettermi.

Dopo aver finito mi butto subito sul letto e apro Instagram, inizio a scorrere le stories dei miei ex compagni di classe e inizio a controllare uno per uno i loro profili, noto che non mi seguono neanche.
Oh fanculo, perché devo fare sempre io la sfigata?
Inizio ad unfolloware tutti e a togliere qualsiasi foto o storia in evidenza.
Addio vecchia me!...Ciao nuova me!

Da domani inizia il mio primo giorno di scuola, o meglio a casa, avrò un insegnante privata, che mi farà studiare tutto ciò che mi servirà per il mio futuro.

James ha insistito tanto per farmi andare in una scuola, ma la mamma è un po' rigida su questo argomento e se devo dire la verità anche io.

Sono stata vittima di bullismo a Torino e sono stanca di farmi mettere i piedi in testa e sentirmi come la ragazza fragile e sola, ho bisogno di una pausa, di concentrarmi sul mio futuro.

Sento mia mamma gridare dalla cucina: "è pronto, venite a tavola"
Urlo un frettoloso "arrivo" e vado a lavarmi le mani.
Scendo in cucina e trovo un piatto di pasta, come ormai ogni volta a pranzo, è una tradizione.
Lo finisco e decido di fermarmi un attimo.

Inizio a guardare 'Romeo e Giulietta' il solito classico film romantico che sfocia nel tragico.
L'amore è così? Ti fa sempre così male? I film sono pieno di questi drammi.
Non mi sono mai innamorata a dire la verità, forse non ho ancora trovato la persona giusta, o forse è proprio perché non ne ho mai avuto la possibilità.

A Torino ero la solita secchiona, di quelle con l'apparecchio ai denti, con i libri sempre a portata di mano e dei vestiti osceni.
Fortunatamente ora l'apparecchio è sparito, vado ancora così bene a scuola, ma almeno i miei vestiti sono cambiati.

Mi perdo un po' tra i miei pensieri e non seguo praticamente il film.

Corro in camera. Decido di iniziare con il ripasso, incomincio con inglese, con lo studio di alcuni verbi che ancora sbaglio, per poi passare a matematica e infine spagnolo, ripassando tutta la grammatica.

Concludo verso le 18:30, sono sfinita.
Ho ancora qualche minuto per rilassarmi prima che la mamma mi chiami per mangiare.

Ritorno in sala, mi sdraio sul divano e accendo la tv, così decido di guardare 'la bella e la bestia'.
Iniziano a riassalirmi ricordi, di me e James stesi sul divano a guardare questo cartone, lo avremmo visto un centinaio di volte.
"Ehi sorellina tutto bene?" Si avvicina James e si siede sul divano.
"Sì, stavo solo guardando la tv"
"Davvero?! Ancora questo cartone?"
"Non c'era niente! Tanto so che ti piaceva fai poche storie" concludo con una grossa risata.
Mi fa una linguaccia, perché sa che ho ragione, ma rimale lì, come ha sempre fatto.
Si fa ora di cena così spengo la tv e mi dirigo in cucina, trovo la tavola piena di schifezze: hamburger, patatine, mozzarelline fritte e tanto altro.

Mi siedo ed inizio a mangiare.
La cena è più silenziosa del solito, odio questo silenzio.

Dopo aver finito, mi alzo e corro in camera mia.
Rivedo la scatola delle caramelle che avevo lasciato sulla scrivania, mi riviene in mente quel ragazzo, è davvero carino, ma è sicuro un tipo incasinato o almeno così sembrava.

Prendo le caramelle e decido di iniziare un nuovo libro, che ho comprato all'aeroporto prima di partire, o meglio ho preso tutta la trilogia. Ho già visto tutti e tre i film, ma sono convinta che il libro possa dirti di più senza troppi peli sulla lingua.
Prendo dalla libreria 'tutte le volte che ho scritto ti amo' mi metto sul letto e di tanto in tanto mangio qualche caramella.

Sono completamente presa dalla storia di Lara Jean. Peter Kavinsky è così wow. La tratta così bene, sono innamorati persi.

Come mai le storie d'amore ti illudono così tanto, nessun ragazzo a quest'età  vuole una relazione seria, nessuno tranne me.

Scrollo di dosso i miei pensieri e mi rimmergo nella lettura, quando sento Bimbo raschiare nella porta. Di solito verso le 22:30, viene da me per dormire. 
Oh cazzo! Sono già le 22:30? Guardo l'orologio ed effettivamente ha ragione.
Metto un segnalibro, anche se ormai noto di averlo quasi finito, lo ripongo nella libreria ed apro la porta a Bimbo, per poi richiuderla alle mie spalle.

Prendo il pigiama da sotto il cuscino e lo indosso, pantaloni a scacchi bianchi e neri ed un top corto bianco, era ed è tutt'ora il mio pigiama preferito, mi fa ricordare belle storie: le serate sul divano con James, le abbuffate a mezzanotte e tantissimo altro.

Mi dirigo al bagno, in camera mia, mi lavo il viso con uno scrub e mi metto una crema anti-acne, visto che sono nel periodo pre-ciclo e la mia faccia sembra una costellazione.

Infine mi lavo i denti e mi pettino i capelli.

Sun in a stormDove le storie prendono vita. Scoprilo ora