Capitolo 4

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EMMA

La sveglia suona, con il solito rumore fastidioso.
La prossima volta cambierò melodia e metterò una canzone depressa.
Noto che Bimbo è sveglio, anche lui deve essersi svegliato per colpa di questo rumore.

Mi alzo dal letto e come immaginavo James non c'è, lo adoro, ha aspettato che mi addormentassi, lo ha sempre fatto.
Apro la porta al mio cagnolino e lui va a mettersi nella sua cuccia.

Guardo il mio armadio per qualche minuto, decido di mettermi dei jeans skinnie, una maglietta nera a maniche lunghe e concludo con le solite classiche Nike bianche.

Mi dirigo in bagno, faccio la mia solita skin care mattutina e mi lavo i denti, infine mi pettino e aggiungo gli ultimi dettagli: una collanina molto fine e degli orecchini argento a forma di fulmine. Perfetto prontissima!

Scendo in cucina, mi metto sul divano ed inizio a guardare TikTok.
Dopo poco li sento scendere le scale. La mamma indossa dei pantaloni neri, una camicetta bianca con dei dettagli dorati e un tacco abbastanza alto, ma ugualmente fine di colore bianco, i suoi capelli neri pieni di boccoli ricadono sulla camicia, sta davvero benissimo, non dimostra di certo i suoi 45 anni. Anche mio padre e James non sono niente male, sono vestiti in maniera molto simile, portano entrambi dei pantaloni neri e una camicia azzurro chiaro.
"State davvero bene"
"Grazie sorellina, anche tu non sei male" risponde James
Saliamo tutti in macchina e ci dirigiamo a scuola, avevano ragione è molto vicino a casa nostra.

Appena apro la portiera rimango incantata, non pensavo esistesse una scuola così bella.
È un edificio enorme, completamente nuovo, pieno di vetrate.
Il giardino esterno è ben curato, sembra non ci sia un filo d'erba fuori posto.
Spenderanno sicuramente una fortuna per farmi studiare qui...

Percorriamo il vialetto di cemento, che porta fino all'entrata della scuola.
Appena aprono la porta rimango per la seconda volta a bocca aperta. Una lunga distesa di armadietti numerati si posiziona a lato. È tutto così pulito e fine. Il pavimento riflette la mia figura spaventata, sembra uno specchio.

"Scusa sapresti dirci dove si trova l'ufficio del preside?" Chiede James al primo ragazzo che ha visto
" sì certamente, dovrete salire le scale, recarvi all'ultimo piano, oppure prendere l'ascensore. La prima porta a sinistra, non potete sbagliare. Siete qui per l'iscrizione?"
"Si" rispondo
" benissimo, allora dovrete passare prima nell'ufficio della segretaria, sempre all'ultimo piano la prima porta a destra." Conclude con un enorme sorriso

Cerco di osservare il ragazzo e capire se c'è un dresscode, ma a giudicare dalla sua maglietta e dai suoi jeans suppongo di no.

Sento gli occhi posarsi su di me mentre finisce di parlare, mi sta guardando, perché mi sta guardando? Ho la maglia sporca? I capelli fuori posto?
Si limita a sorridermi, mi fa piacere e con tutta la gentilezza possibile ricambio il sorriso.

Il ragazzo è davvero bello e sembra molto educato, l'ho capito da come ha parlato con i miei genitori e con mio fratello. È un po' più basso di James perciò né troppo alto né troppo basso, dai lo sapete, i ragazzi alti hanno il loro fascino no? Porta una specie di ciuffo biondo, un po' spettinato ed ha dei bellissimi occhi azzurri.

"Vengo a farvi da guida se non vi reco disturbo, la professoressa di matematica oggi è assente, quindi ho un'ora libera" chiede il ragazzo
I miei genitori si girano per ricevere un mio consenso, perciò faccio cenno di si con la testa.
"Perfetto, seguitemi prego" fa cenno con la mano di andare verso l'ascensore.

Sun in a stormDove le storie prendono vita. Scoprilo ora