Capitolo 17

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EMMA

"Hey ladra di caramelle" dice Noah venendo verso di me.
"Pensavo avessimo superato quella fase, non chiamarmi più così"
"No direi di no, adoro infastidirti"
"Non ti sopporto"
"Non credo sia proprio così" tenta di specificare Noah.
"Io direi di sì"

"Il destino però ci fa sempre rincontrare"
"Non penso sia colpa del destino, ma tua"
"Potrei averlo aiutato" mi sussurra abbozzando un sorriso.
"Io dovrei andare se non ti dispiace"
"Mi dispiace, scappi da me?"

Inizio a guardare quei suoi occhi marroni scuro che mi scrutano attentamente.
Sono completamente ferma, i miei muscoli sembrano non reagire.
Che cosa mi prende? Perché mi fa questo effetto?

"Emma vieni?" Grida Brooke, interrompendo i nostri sguardi.
"Io vado.. ciao Noah."
"Ci si vede" dice facendomi un segno con il capo.

Rimango di nuovo ferma a guardarlo, mentre lui piano piano si allontana.

Mi dirigo negli spogliatoi per cambiarmi e darmi una rinfrescata.
"Allora che hai da dirmi?" Mi interrompe Brooke.
"Mi sto cambiando...e prima mi sono lavata.."
"Non fare la finta tonta, che ti ha detto?"
"Niente"
"Non ti credo affatto amica mia, ma so che non mi dirai la verità, per quanto possa essere figo attenta, girano delle voci e non sono buone, se vuoi una relazione seria non andare da lui" mi avverte Brooke preoccupata.
"Tranquilla non voglio niente da uno come lui"
"Va bene farò finta di crederti, solo attenta"
La saluto e mi sposto verso l'uscita.

Noah è fuori appoggiato al muro della scuola, sta fumando la sua solita sigaretta.
Una bionda ben vestita si avvicina a lui.
Cerco di guardarla più attentamente, è Julia.. immaginavo.
Quindi il suo 'stai al tuo posto e stai lontana da ciò che mio' intendeva lui...

Inizia a sfiorarsi i capelli e a mordersi leggermente il labbro, ci sta provando spudoratamente, che schifo.
Noah non sembra darle corda.
È distratto, continua a fumarsi la sua sigaretta, mentre guarda... me?
Mi giro di scatto, ma niente ci sono solo io.
Che cazzo ha da guardare?

"Ei sorellina, dai sali ti porto a casa" mi dice una voce poco distante da me.
"Che ci fai qui James?"
Distolgo lo sguardo da Noah e noto che lui fa lo stesso.
"Sono venuto a prenderti"
Entro in macchina e mi allaccio la cintura.
"Ti sei divertita allora? Sei entrata nella squadra?"
"Si, ma ho rifiutato"
"Per quale motivo?"
"Tra lo studio e il resto, vorrei avere tempo anche per me, non credo di riuscire a fare tutto"
"Se vuoi puoi ok? Puoi fare qualsiasi cosa!"
Annuisco e mostro un leggero sorriso.

Appena arrivati a casa apro la porta d'entrata e mi fiondo nella mia stanza.

Passo il restante tempo a studiare e a portarmi avanti fino all'ora di cena, dove mangio qualche forchettata di insalata.

Mi stendo sul letto con l'intenzione di guardarmi un film, ma pochi instanti dopo sento i miei occhi chiudersi.

Sun in a stormDove le storie prendono vita. Scoprilo ora