EMMA
I giorni successivi a quel bacio non furono un gran che, non cambiò nulla a dire il vero.
So che cosa avete pensato, vi siete immaginati io e Noah mano nella mano che percorriamo il corridoio della scuola e che magari, successivamente, mi accompagnava anche in classe salutandomi con un dolce bacio, poi che altro? Passeggiate sulla spiaggia, coccole...
Niente di tutto questo, nemmeno una chiamata o un messaggio il giorno successivo, vi chiederete come faccio a sapere a cosa stavate pensando?!
Beh perché l'ho fatto anche io, o almeno io ci ho sperato fino a qualche ora fa.Invece niente.
Assolutamente, niente.Ora mi ritrovo a mensa a guardarlo,mentre Julia ci prova ancora con lui, sperando invano di un suo piccolo sguardo.
D'altronde cosa mi aspettavo?
È fatto così.Anche Brooke mi aveva avvertito, lui non vuole niente di serio e molto probabilmente le avrei dovuto credere.
Perciò, adesso, Emma mettiti il cuore in pace, lui non fa per te -cerco di ripetermi-
"Che succede?" chiede Brooke vedendomi soprappensiero.
"Oh niente..."
"Non sai mentire ne sei consapevole? Sputa il rospo" interviene Josh.
"Alla festa un ragazzo voleva..." mi fermo ricordando la scena.
Sento gli occhi lucidi, non riesco a continuare."Cazzo, dovevamo stare insieme mi dispiace un sacco, ti ha fatto del male?" Chiede Josh.
Brooke non replica scioccata e sicuramente dispiaciuta.
"No, è intervenuto Noah, lo ha preso a botte"
Si guardano e in sincronia alzano un sopracciglio."Poi siamo andati in bagno, cioè per medicarlo, non pensate male e li...mi ha baciata"
"Oh cazzo, amica mia ti sei presa il ragazzo più figo della scuola!" afferma Josh.
"Ma che presa, era solo un bacio" rispondo con noncuranza.
"Perché non me lo hai detto la sera quando hai dormito da me?" Chiede Brooke.
"Tu non te lo ricordi, ma eri ubriaca, per farti salire le scale ho dovuto trascinarti" rispondo accennando un lieve sorriso.Brooke guarda Josh divertita, non deve essere la prima volta che succede.
"Ok ok non berrò più" conferma mentre alza le mani in segno di resa.
"Si lo dici ad ogni festa!" Interviene JoshLa campanella suona, segno che le lezioni stanno ricominciando.
Odio il lunedì e non perché ci siano materie insopportabili, anzi, solo che non riesco a connettere di cosa stia parlando la prof in questo momento.Ho praticamente dormito in classe le ultime due ore, lo so non è da me, ma prometto che recupererò tutto oggi.
Anche l'ultima campanella suona, così mi dirigo in biblioteca.
Mi posiziono lasciando il mio zaino per terra e sistemo quaderni e penne sul tavolo.
Rileggo e rileggo di continuo ciò che dovrei studiare, ma non riesco a concentrarmi, il bacio di quella sera ripercorre nella mia mente.
Era il mio primo bacio e se ci ripenso, molto probabilmente lo avrà capito.
Forse non mi cerca per questo, il bacio non gli è piaciuto? Eppure non mi sembrava dispiacergli mentre mi stringeva verso di sé.Ripensando al contatto delle nostre labbra mi viene lo stesso brivido di quella sera.
Perché sto pensando a lui? Cosa c'è che non va in me?
Mi avevano avvertito, lui non vuole nulla di serio, vuole solo un passatempo ed io sono stata quel...passatempo.
Un magone improvvisamente si fa strada nel mio stomaco.Mi alzo in piedi in cerca di aria, giro tra gli scaffali cercando di rilassarmi e pensare ad altro, ma la mia mente mostra solo figure di quel bacio, dei suoi occhi e delle sue mani che mi tengono salda vicino a lui.
"Hey ladra di caramelle, ci rincontriamo"
Nono, vi prego no!
Emma fai l'indifferente come ha fatto lui.
"H-hey" dico balbettando, mentre tengo lo sguardo basso.Per fortuna non doveva interessarti Emma! -ripete la mia coscienza-
"Cos'è quella faccia?"
"Solo.. la mia faccia"
"Se lo dici tu, come va?"Ditemi che sta scherzando? Come va? Seriamente... come pensi che stia Noah, dopo che sei sparito subito dopo avermi baciata, come va?
"Alla grande, alla grandissima a te?
"Alla grandissima" ma che cazzo dici Emma -penso tra me-Noah non risponde, si limita solo a fare un piccolo sorrisetto compiaciuto, per poi dirigersi verso l'uscita.
Come mai è sempre dove sono io? Quanto lo odio.***
Sono le 19:30 ed io devo tornare assolutamente a casa, così sistemo tutto nel mio zaino e mi dirigo all'uscita.
"Dove vai?" Sento una voce dietro di me.
È qui...come mai è ancora qui?
"A casa" rispondo seccata.
"Ti accompagno"
"No, lascia stare" dico, non voglio illudermi.
"Non era una domanda"
"D'accordo" dico sbuffando.Il tragitto è molto silenzioso, perciò mi metto le mie cuffie ed ascolto un po' di musica.
"Sono arrivata" dico dopo un po' .
"Così vivi qui..."
"Eh già, ciao..."
Non risponde si limita solo a fare una sottospecie di ghigno e se ne va.
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Sun in a storm
Romance"Il sole nella tempesta..." Emma Smith, sedicenne si ritrova ad affrontare un estenuante viaggio di dodici ore, da Torino a New York, per cercare di farsi una nuova vita, dopo i numerosi problemi in Italia. La nostra protagonista è sempre stata un...