Capitolo 35

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EMMA

"Tesoro Noah è qui!" dice mia mamma aprendo la porta d'ingresso.
"Arrivo subito" urlo, mentre mi spruzzo il solito leggero profumo dolciastro.

Scendo le scale lentamente sotto la sguardo sorpreso del mio ragazzo, mi guarda attentamente, scrutando per bene il mio corpo e accennando un delicato sorriso.
Si avvicina alle scale e mi afferra la mano, aiutandomi a scendere l'ultimo gradino.

"sei davvero bellissima" mi sussurra all'orecchio.
Sul mio viso appare un enorme sorriso.
Il suo sguardo, i suoi occhi, la sua espressione, mi fanno sentire davvero cosi.

Ci mettiamo sul divano abbracciati, aspettando Brooke, che non tarda ad arrivare.

"James, Brooke è qui!" urlo.
"Sto arrivando"mi dice facendo il suo ingresso in sala.

Il tubino rosa di Brooke le sta d'incanto, mostra le sue curve, ma non troppo, non è per nulla volgare.
è davvero bellissima.

Quando James scende di corsa dalle scale, va incontro a Brooke baciandola e sussurrandogli un "sei stupenda".

Ci posizioniamo nella tavola da pranzo, più grande situata in sala.
Io e James abbiamo insistito sul fatto di non fare portate troppo elaborate, volevamo una semplice pizza.
i miei genitori hanno accettato, ma ad una condizione: dovevano farla loro.

Incominciamo a mangiare tranquillamente e già al primo boccone mi riviene in mente la pizza che faceva la nonna, abbiamo trascorso tutta la scorsa estate a farla buona come la sua.

La cena è piuttosto silenziosa.
Nessuno di noi biascica una sola parola, tutto ciò sta diventando imbarazzante e frustante.

Noah avvicina la sua mano alla mia coscia per poi afferrarmi la mano, con delicatezza. Lasciandomi con le farfalle nello stomaco e con un sorriso smagliante sul viso.

"Allora...Noah" dice mio padre con un tono duro, alzando leggermente la voce sul suo nome.
Lui si gira guardandolo con un'espressione imbarazzata.

"Che intenzioni hai con mia figlia?"
Non ci credo, no!
Ma che sta dicendo?
"Papà!" urlo come per chiedere di smetterla.

"Avevamo deciso che non avresti fatto questo genere di domande, almeno non qui a tavola, ti prego, tesoro." interviene mia mamma.

"Oh nessun problema,davvero. Amo sua figlia, voglio stare con lei." Dice Noah guardandomi negli occhi.

Il mio cuore inizia a battere fortissimo, le mia guance si fanno più rosse, lasciandomi un enorme sorriso sul volto.

Mia madre mi guarda indicandomi il mio ragazzo con lo sguardo mimando: lo hai scelto proprio bene!
Ci mettiamo a ridere, sotto lo sguardo confuso degli altri.

"Mia figlia, sopratutto, ha sofferto tanto, perciò..." continua mio padre.
"Papà! Smettila!" urlo.
"Ok, basta tesoro!" dice mia madre leggermente frustata.

"Allora Brooke, visto che mio marito ha deciso di tirare fuori questa domanda, è mio dovere farla anche a te. Che intenzioni hai con mio figlio?" Continua facendo un'espressione divertita.
"Delle migliori, davvero, amo suo figlio." Risponde lei.

Mia madre sorride, guardando James e mimandogli: mi piace anche lei!

Sono contenta che i miei l'abbiano presa così bene. Tranne per lo sguardo omicida che mio padre continua a rivolgergli, per il resto sembra essere andato per il meglio.

La cena procede per il verso giusto, mio padre dopo svariate domande fatte a Noah sulla sua vita, si rassegna e capisce che sotto quell'aspetto da duro, c'è un bravo ragazzo.

"Noi andiamo in camera." Dice mio fratello prendendo la mano a Brooke.
Mia madre sorride e annuisce lasciandoli andare.

"Si, anche noi andiamo..." comunico, mentre ci dirigiamo verso le scale.
"Ma no dai, possiamo guardare un film qui, giusto?" Propone, mio padre, cercando consenso.

"Tesoro, smettila lasciali andare" lo tranquillizza mia madre.

Afferro la mano del mio ragazzo, sotto lo sguardo attento di mio padre, e ci dirigiamo in camera, dove finalmente ricevo un suo bacio.

Mi cinge le sue braccia attorno alla mia vita, lasciandomi le solite farfalle che svolazzano nel mio stomaco.

"Cosa vorresti fare?" Chiedo.
"Film?" Mi domanda a sua volta Noah.
Annuisco e prendo il computer per posizionarlo sul letto.

"Sceglilo tu." Mi dice, precedendomi.
Ad occhi chiusi appoggio un dito sullo schermo e con l'altra mano scrollo la pagina. Casualmente esce un horror che non conosco. Odio questo genere di film, mi spavento per ogni minima cosa.

"Tranquilla, questo non fa così paura." Mi dice conoscendolo già.
Mi appoggio con la testa sul suo petto, aspettando l'urlo che farò tra qualche secondo.

D'un tratto qualcosa che non ho ben identificato, appare troppo velocemente, facendomi fare un leggero salto e nascondendomi tra le braccia di Noah.

Il film sta continuando, ed io per fare la forte ho cercato di urlare il meno possibile, anche se mi sono stretta a Noah per più di venti volte ed ho anche coperto gli occhi.

Finalmente, la tortura finisce prima del previsto ed io posso ritenermi sollevata, se devo dire la verità non ho capito nemmeno la trama, ero così concentrata per non spaventarmi in alcune scene, che non so nemmeno di cosa parli.

"Piccola, devo andare, si è fatto tardi."
Metto una sottospecie di broncio, come quello dei bambini. Avrei preferito che Noah rimanesse a dormire da me, ma so che questo momento romantico e intimo arriverà.

"Non fare così, ci vediamo domani, d'accordo?"
Annuisco, facendo spazio sul mio volto ad un enorme sorriso.

Lo accompagno alla porta d'ingresso, per salutarlo.
"Ci vediamo domani" dico, aspettando un bacio che non tarda ad arrivare.

Chiudo la porta e mi posiziono sul divano.
Brooke poco dopo scende, accompagnata da mio fratello. La saluto con una mano, mentre accendo la televisione, per fare un po' di zapping.
Riesco a trovare, finalmente, un canale che trasmette le puntate di Friends.

Dopo poco, sento le mie forze abbandonarmi e così accade anche ai miei occhi, chiudendosi piano piano, fino a quando lo fanno del tutto.

Sun in a stormDove le storie prendono vita. Scoprilo ora