EMMA
La stanza è molto grande e sicuramente diversa dal corridoio che c'è fuori, è piena di cartelloni scritti in inglese, probabilmente per alcune ricerche o progetti. Ti mette allegria.
Anche la prof appena entra trasmette tranquillità facendo un sorriso.
"Buongiorno ragazzi, oggi abbiamo una nuova alunna, vuoi presentarti?" Dice la prof rivolgendosi a me.
Sarei tenta di rispondere 'no', non voglio attirare l'attenzione, ma ormai sento le mie gambe alzarsi.
"Sono Emma, vengo da Torino, in Italia e ho quasi 17 anni"
"Eh e allora?!" Sento sussurrare una ragazza alla sua amica.
Emma respira, sorridi, vedrai che andrà alla grande.
"Grazie Emma, fatela sentire come a casa vi prego"
Mi risiedo e la prof continua la sua lezione.Anche le classi dell'ora dopo sono uguali alla precedente, solo che nella classe di matematica ci sono appese spiegazioni inerenti alla materia e la stessa cosa in storia, con cartelloni delle varie guerre, che hanno visto coinvolta l'America.
Le ore sono state piacevoli devo dire, le insegnati super carine e cordiali, non posso dire lo stesso di alcuni compagni che qualche volta si mettono a ridere, ma va bene così.
Fortunatamente è ora di pranzo, perciò seguo Josh e Brooke.
Ci mettiamo in fila per prendere qualcosa alla mensa, io opto per un'insalata, loro invece due pezzi di pizza.
La mensa è bellissima, non avrei mai pensato di dirlo. Le pareti sono quasi completamente bianche, tranne per qualche parte rossa che riprende i tavoli di legno scuro, al centro della stanza.
Mi guardò attorno, la sala non è pienissima mi aspettavo peggio, ma quasi tutti i posti sono occupati.
Una mano che si sbraccia ha la mia attenzione, è Liam che mi fa segno di seguirlo, o forse lo sta dicendo a noi tre, visto che Josh e Brooke stanno andando verso di lui.
"Hey Emma"
"Hey Liam"
"Si, ciao anche a te Liam è sempre bello vederti" dice Josh.
"Come fate a conoscervi voi due?" Chiede Brooke.
"Oh beh coincidenza" rispondo.Era stata veramente tutta una coincidenza il nostro primo incontro, se non si fosse trovato in quel corridoio non lo avrei conosciuto prima.
Ci guardiamo per un istante e iniziamo a sorridere imbarazzati.
Prima di sedersi Josh mi presenta gli altri ragazzi al tavolo.
"Bene allora, lui è Ryan, è un po' scorbutico, ma sotto sotto è un tenerone fidati di me" mi indica un ragazzo biondo seduto accanto a Liam.
"Lui invece è Aron" poi si avvicina a me dicendo sottovoce "il mio fidanzato" continua Josh indicando un ragazzo con i capelli mori che si sta per sedere al tavolo.
"In realtà non stanno insieme" dice Brooke rivolgendosi a me sottovoce.
"Si, ma è già mio lo sanno tutti, l'ho conquistato" replica Josh.
"Sei uscito con lui una volta e c'era tutto il gruppo, quindi se possiamo dire la verità non avete mai avuto un vero appuntamento, in sostanza non sai nemmeno se è gay, visto che anche lui si è unito nel gruppo da poco" dice Brooke.
"Si ma lo è, io non sbaglio mai"
Scoppiamo in una risata che nessuno capisce.La campanella suona, perciò è ora di ritornare in classe.
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Sun in a storm
Romance"Il sole nella tempesta..." Emma Smith, sedicenne si ritrova ad affrontare un estenuante viaggio di dodici ore, da Torino a New York, per cercare di farsi una nuova vita, dopo i numerosi problemi in Italia. La nostra protagonista è sempre stata un...