EMMA
"Questo ti starebbe divinamente!!" Urla entusiasta Brooke porgendomi il vestito scelto. È un tubino nero semplicissimo, dove cercherò di abbinare una giacca elegante sopra.
Mi metto il tutto e indosso anche delle scarpe bianche con un leggero tacco.
"Prima potreste spiegarmi dove stiamo andando?" Chiedo agitata.
"Alla solita festa di Ryan, perciò sbrigati non vogliamo fare tardi." Dicono contemporaneamente, visto che sono già pronti.Esco fuori dal bagno e faccio una mini sfilata, come per cercare approvazione.
"Sei spettacolare!" Dice Brooke.
"Già veramente meravigliosa!" Continua Josh."Ora lasciati truccare da me e poche storie."
La mia migliore amica sembra tenerci tanto, perciò non blatero ulteriormente e la lascio fare.
Mi traccia una linea dì eye-liner e mette un abbondante strato di mascara, per poi finire con un brillante rossetto rosso."Oggi volevo parlare con Noah..."
"Si, penso dovresti, magari ha una valida spiegazione..." mi risponde Brooke.Annuisco, mentre lei continua ad arricciarmi i capelli.
Siamo tutti pronti, scattiamo un selfie che posto all'istante su Instagram e ci dirigiamo alla festa.
Non posso credere di essermi fatta convincere a venire...
Entro nella solita casa piena di ragazzi, con ormoni a palla e ubriachi.
La musica è sempre la stessa, sembra di ripete la solita scena della prima volta, il rumore assordante che bombarda le casse e si propaga in tutte le stanze. Le luci stroboscopiche, che mi accecano, ogni volta che mi colpiscono. Gli innumerevoli bicchierini pieni di alcool e le bottiglie enormi posizionate nel bancone affianco, con super-alcolici e birre. Ragazzi diciottenni o più piccoli di me che si baciano sui divanetti. Insomma non è cambiato proprio nulla! Le solite feste di Ryan.Prendo una birra e la stappo, costringendomi a rimanere sobria e non fare qualche cazzata.
"Hey Emma, come stai? Mi hanno detto ciò che è successo oggi..." interviene Liam sbucando dal nulla.
"Oh ciao Liam, si tutto ok, tu come stai? Qualcosa di nuovo?"
"Solite cose...ehm senti Emma probabilmente non sarà il momento giusto, ma ti ho vista un po' giù oggi, che ne dici se domani facciamo qualcosa?""Non so...non penso sia il caso..." dico cercando di andarmene il prima possibile.
La verità? Non ne ho per niente voglia.
"Perché no? Che succede?" Chiede.
Non lo so Liam, magari è perché mi sono appena lasciata con Noah?La mia attenzione si rivolge al viso sereno di Noah dall'altra parte della sala. Sto per fare un passo avanti, per cercare di chiarire tutto, ma una ragazza si affianca a lui e inizia a sorridergli, lui gli mette il braccio intorno alle spalle, presentandola ai suoi amici ed io non ragiono più.
"Ripensandoci Liam...si accetto volentieri, ci vediamo domani, allora?"
"Si, ti passo a prendere alle 3?"
Annuisco, mentre mi sposto in pista per iniziare a ballare.
Noto lo sguardo attento di Noah e questo rende la cosa ancora più eccitante.Trascino Liam in pista ed inizio a ballare con lui in modo provocante, non togliendo gli occhi di dosso da Noah.
Lui stringe i pugni, le sue vene si fanno sempre più evidenti e se non fosse per la ragazza a fianco che gli dice di calmarsi molto probabilmente avrebbe già picchiato Liam.
Perché fa così? È venuto con un'altra ragazza, mi ha tradito...cosa si aspettava che facessi? sarei dovuta rimanere in casa a piangermi addosso?So che molto probabilmente usare Liam per farlo ingelosire non è la cosa migliore, ma voglio davvero che lui mi piaccia, mi avrebbe trattato da principessa, come ho sempre voluto. Invece nella mia testa c'e ancora quel coglione.
Sono completamente sudata e stanca, così mi dirigo in bagno per rinfrescarmi leggermente.
"Così ti frequenti con quello sfigato?" Interviene una voce, a me famigliare dietro di me.
"Primo non è uno sfigato e secondo si" dissi non pensandoci due volte, cercando di fargli male."Oh andiamo, dimmi che ti piace anche solo un minimo e ti lascerò stare."
"Sparisci Noah" dico liquidandolo."Non fare così..." continua.
"Non puoi prendere tutto come se fosse un gioco, come se io fossi un gioco, lo capisci? Vaffanculo non farti più vedere!"Cerco disperatamente i miei amici per cercare di andarmene, ma poi noto il bancone pieno di alcolici e decido di farci un salto.
Prendo un primo bicchierino contenente un liquido bianco, vodka, la sento scorrere velocemente lasciandomi un lieve bruciore nello stomaco; infine passo a un altro di colore rosso.
La testa inizia a girarmi, ma sento anche quella sensazione di spensieratezza, non sono ancora ubriaca, ma è il mio intento, perciò prendo un altro bicchiere, leggermente più grande, con un liquido mai provato prima e cerco di berlo."Direi che hai bevuto abbastanza..." comunica Noah togliendomi il bicchiere dalle mani.
Cosa voleva di nuovo? Rovinarmi questa serata? Beh ci stava riuscendo."Vai dalla tua amichetta, non rompere a me"
"Di chi stai parlando?" Chiede Noah con un fare confuso?
"Di quella che ti sei portata alla festa, non fare il finto tonto."
"No guarda, ti stai sbaglian-" non lo lascio nemmeno finire, non voglio più sentirlo, ho bisogno di tornare a casa."Non mi interessa divertiti" dico scappando via e cercando i miei amici il più velocemente possibile.
"Ragazzi io non ce la faccio a rimanere qui, me ne vado..." dico con uno sguardo triste.
"Veniamo con te" replicano entrambi.Usciamo e per un attimo giuro di aver visto lo sguardo di Noah puntato su di me, poi però ci ripenso, lui esce con un'altra ed io sono stata un piccolo giochetto, come la ragazza che probabilmente si è già portata a letto.
Entriamo nella mia stanza e iniziamo a gonfiare il materasso, dove dormirà Josh, visto che Brooke starà nel letto con me.
"Liam mi ha chiesto di uscire..." dico con non-calanche.
"Dovresti accettare, Liam è un bravo ragazzo!" Continua Josh."Già fatto, ho accettato."
"Come stai però?..." mi chiede Brooke notando il mio sguardo.
"Sto bene.""Quindi deduco tu non abbia chiarito con Noah..."
"Era con un'altra, mi ha già rimpiazzato" rispondo mentre le lacrime iniziano a scorrermi sul viso.Non rispondono si limitano solo a sistemarsi vicino a me e ad asciugarmi le lacrime.
Non è stata la serata tranquilla che mi aspettavo, ma sicuramente mi ha fatto bene uscire.
Ci sistemiamo sotto le coperte e finalmente sento i miei singhiozzi strozzati diminuire, fino a quando non cado in un sonno profondo, sognando qualche strano lieto fine, con la classica frase dei cartoni: vissero felici e contenti.
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Sun in a storm
Romance"Il sole nella tempesta..." Emma Smith, sedicenne si ritrova ad affrontare un estenuante viaggio di dodici ore, da Torino a New York, per cercare di farsi una nuova vita, dopo i numerosi problemi in Italia. La nostra protagonista è sempre stata un...