POV DEVID
"Faresti meglio a piantarla se non vuoi che ti strappi la pelle e decida di usarla come tappetino dell'ingresso", borbotto.
Eppure il sorrisetto irritante di Lucas non accenna a sparire. Forse un mio pugno potrebbe fungere da spugna.
Lo ignoro e mi avvicino alla finestra del salotto che da direttamente sulla strada. Sollevo il mento e strizzo gli occhi, cercando di mettere a fuoco la piccola casa di Ashley. La luce della sua camera è spenta e istintivamente corrugo la fronte, nervoso. Dove diavolo è andata quella ragazzina alle dieci di sera?
"Eppure sono certo che le mie lezioncine siano servite a qualcosa durante il vostro focoso fine settimana", aggiunge malizioso, tamburellando un dito sopra la lattina di birra
"Sicuramente sono servite a toglierti dieci anni di vita. Ringrazia la legge dello Stato del Colorado se al momento sei ancora vivo. Solo perché al momento non posso permettermi di andare in prigione non significa che tra qualche anno...".
"Piantala di minacciarmi", sbuffa, sollevandosi dal divano e avvicinandosi alla finestra per vedere cosa sto guardando con così tanto interesse. "Che succede?".
Evidentemente il mio improvviso nervosismo non gli è sfuggito. Sollevo nuovamente il mento per indicargli la casa di Ashley. "La luce della sua stanza è spenta".
"E allora?"
"E allora voglio sapere dov'è".
"In cucina?", azzarda. "Quella ragazza adora le patatine".
"Che ne sai dei gusti della mia donna?".
La domanda è chiaramente retorica ma mi risponde ugualmente. "Mangia sempre patatine a ricreazione".
"Perché non guardi il tuo culo invece che Ashley?".
Solleva gli occhi e si getta a peso morto sul divano, facendo zapping sui canali.
"E comunque è spenta anche la luce della cucina".
"E allora sarà al cesso", sbotta. "Devid Sentford, quella là è una brava ragazza. Piantala di inventarti paranoie inutili per allontanarla da te e goditi una serata col tuo amico". Di punto in bianco le sue labbra si stendono in un sorriso da felino. "Devi ancora raccontarmi del vostro week end".
Devo assolutamente ricordarmi di cercare su google le normative che regolano le leggi del Colorado a proposito dei tentati omicidi.
Mi stacco dalla finestra per prendere il cellulare e ovviamente sul display non lampeggia nessun messaggio. Ma io quella l'ammazzo! Lancio il cellulare sul tavolino ingombro dei quaderni di letteratura che ho appena iniziato a correggere. Dovrei effettivamente terminare di visionarli entro la prossima settimana, ma tra i preparativi del week end, con le conseguenti telefonate d intervalli di cinque minuti di mia madre e mia sorella, e la presenza invadente di Lucas non sono riuscito a sfogliare più di dieci pagine a quaderno.
Ho tenuto quello di Ashley per ultimo perché so già che sarà talmente pieno di errori e disordine che confido nella mia stanchezza per farmene sfuggire qualcuno. Non voglio usare la nostra storia per agevolare la sua carriera scolastica, tuttavia ho bisogno di far sì che si diplomi il prima possibile se voglio viver questa relazione alla luce del sole.
"Calmati", sento la voce di Lucas. "Ti ha detto cosa avrebbe fatto stasera?".
"No".
"Forse sta parlando con sua madre", ipotizza.
"No".
Sua madre è a una riunione del corpo docenti.
"Forse si è vista con una sua amica".
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DENTRO GLI OCCHI DI CHI VEDE#wattys2017
ChickLitASHLEY: studentessa del liceo, vita sentimentale disastrosa, lavoro part-time in un sexi shop di cui non sa nulla in quanto vergine. In cerca di una storia d'amore, crede nei valori e nelle favole. LUCAS: ginecoloco di Ashley, donnaiolo incallito, a...