POV ASHLEY
Non è così che sarebbe dovuta andare. Nella mia testa di ragazzina, sognavo già chissà che cosa. Ma di certo non mi sarei mai aspettata che dopo avermi baciata, David Sentfhort decidesse di ignorarmi per tutto l tempo della lezione.
So benissimo che ha una facciata da difendere, ma non è che se mi guarda per sbaglio tutti gli altri studenti si alzeranno in piedi fangirlando per noi! Invece no. Lui ha impostato le labbra in una smorfia strana, quasi arrabbiata, e non ha sollevato praticamente mai gli occhi dai propri appunti. Solo durante l'appello mi ha concesso tre secondi esatti della sua attenzione. Li ho contati ovviamente. Ed erano tre. Tre miseri secondi.
Ed io invece mi ero costruita dei castelli in aria, comprensivi di ponte levatoio e torrette di controllo.
Una volta ho letto una storia su un certo Alec O'Braam che si sposava con una ragazza proveniente dal futuro. E lui in più di mille pagine non l'ha mai ignorata. Anzi! Già al secondo capitolo se l'è caricata sul suo cavallo, l'ha portata al suo castello, l'ha sposata e praticamente messa incinta allo stesso tempo. E poi ha usato i capitoli rimanenti per innamorarsi dozzine di volte del suo intelletto e della sua mente così diversa da quelle delle altre donne, così razionale, così matura. Lo credo che quella lì non si è costruita castelli in aria. Non ne ha avuto praticamente il tempo!
Lo credo che è razionale.
Ora che ci penso, è proprio Alec O'Braam il cavaliere che mi sono baciata sul libro di storia. Lo dicevo io a Lucas che non ho mai baciato Ken!
Seccata procedo col mio test, cercando in tutti i modi di non lasciarmi distrarre dal magone. In più di venti minuti, David ha incrociato il mio sguardo solo una volta. Sembrava volermi comunicare qualcosa, ma la sua espressione era così tesa che ho preferito sviare lo sguardo.
Poi, per il resto de tempo se ne è restato sulle sue, dimenandosi sulla sedia come un pazzo e dimenticandosi completamente di me. Chissà che problemi gli da quella sedia?
Dio, mi sento umiliata. Mi sento una ragazzina.
E a dirla tutta mi sento persino brutta. Avrei dovuto indossare qualcosa di più decente, qualcosa nello stile di Lucy Anderson per esempio. Lei sì che sa come attirare su di sé lo sguardo di un uomo. Il suo seno sembra esploderle nella scollatura mentre il mio è nascosto sotto strati di maglioni.
Sono proprio una somara. Non ecciterei nemmeno un ragazzino di dodici anni, figuriamoci un uomo fatto e finito come il professore.
Non che io voglia eccitarlo, intendiamoci. Francamente, se sapessi come farlo, non è che non ci farei proprio nemmeno un pensierino. Non sarebbe poi così brutto pensare che se si sta dimenando sulla sedia in quel modo è perché io gli sto facendo effetti collaterali. Invece facilmente sono semplicemente i boxer che gli stanno scomodi.
Qualcuno bussa alla porta ma non sollevo nemmeno la testa. Questo test è difficilissimo. Tratta argomenti di cui non sospettavo nemmeno dell'esistenza.
"Professor Sentfhort, salve", sento qualcuno entrare in aula.
Aspetta un momento. Aspetta un momento! Conosco questa voce.
Sollevo leggermente la testa e per poco la matita non mi cade a terra. Che ci fa qui Lucas?
"Il preside la vuole vedere", comunica contrito.
Ah, è venuto solo a riportare un messaggio. Okay. Niente che mi riguarda...
Aspetta.
Il preside...
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DENTRO GLI OCCHI DI CHI VEDE#wattys2017
أدب نسائيASHLEY: studentessa del liceo, vita sentimentale disastrosa, lavoro part-time in un sexi shop di cui non sa nulla in quanto vergine. In cerca di una storia d'amore, crede nei valori e nelle favole. LUCAS: ginecoloco di Ashley, donnaiolo incallito, a...