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POV DAVID

Non ho mai visto Lucas così eccitato.

Nemmeno quella volta che abbiamo vinto trecento dollari al casinò durante il celibato di Robert, un nostro vecchio compagno di college.

E se è per questo nemmeno la sera del ballo scolastico quando ha mostrato un preservativo alla sua fidanzata e lei gli ha ammiccato felice.

"Stai scherzando?", ripete per la quarta volta. "Dimmi che è uno scherzo".

Appoggio il vassoio sul tavolo della mensa e mi siedo, dopo aver controllato a fondo nel bicchiere. Non ho visto Ashley in giro, ma la prudenza no è mai troppa...

"Puoi abbassare la voce?", sbotto, guardandomi in giro. Chissà dov'è finita quella ragazzina? Chissà cosa starà combinando? "Se all'orecchio del Preside arriva la voce che ci ho provato con una mia studentessa, sono spacciato".

Lucas si allunga sul tavolo e avvicina il volto al mio. Le pupille sono dilatate. Mi fa quasi paura.

"Tu sai tutto di quella ragazzina. Tutto. E quando dico tutto, intendo dire proprio tutto", la voce gli trema per l'emozione. "Ti rendi conto che ce l'hai in pugno?".

Ruoto il liquido del bicchiere e il contenuto mi sembra apposto. "Non voglio averla in pugno".

"Sì che vuoi averla in pugno. Sei consapevole che quello che sai di lei è un'assicurazione?". Mi osserva mentre annuso il mio succo. "Che ha che non va quel bicchiere?".

"Mmm... niente, niente". Riposo il bicchiere sul vassoio. "E comunque non ho bisogno di un'assicurazione per fare il professore".

"Ma qui non si tratta di essere o non essere un professore", perde la pazienza. "Qui si tratta che potresti ottenere pompini gratis a vita".

"Lucas", lo rimprovero bonario. "Non mi farò fare un pompino gratis da una minorenne".

"Intendi dire che te lo faresti fare pagando?".

"No! Santo Dio, certo che no", replico indignato. Quindi mi lascio cadere sullo schienale della sedia e allento la cravatta. "Avrei dovuto capirlo subito. Avrei dovuto capire che era troppo giovane". Quindi chiudo la mano in pugno, rinnovato dal nervosismo. "Io te lo avevo detto, prima di entrare al pub, che c'era la possibilità di incontrare un mio studente".

"Ehi". Raddrizza la spalle e beve un sorso di succo dal suo bicchiere. "Non dare la colpa a me se tra tutte le donne presenti hai scelto di fare il coglione proprio con una tua studentessa".

Dio, spero tanto che Ashley ti abbia sputato nel bicchiere.

" Tra l'altro non dovresti incolparti più di tanto. L'hai per caso toccata?".

"No. Be', il minimo indispensabile".

"L'hai baciata?".

"No".

"Le hai detto che ha un bel culo? A proposito... com'è il suo didietro?".

Lo uccido con lo sguardo. "No, non glielo ho detto, e no, non te lo dico com'è il suo culo".

Lo vedo ruotare gli occhi ma decido di lasciar perdere.

"Le mangi le carote?", domanda Lucas, già con la forchetta protesa verso il mio piatto.

Il cibo della mensa fa schifo... rimbomba all'improvviso la vocina innocente di quella ragazzina nella mia testa. Solo quegli idioti dei professori riescono a mangiarlo...

"Naa... prendile. Non sono niente di ché".

"Quindi che farai?".

"Che intendi dire?".

DENTRO GLI OCCHI DI CHI VEDE#wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora