"Mamma apri tu?", urlo affacciandomi dalla porta del bagno.
Due secondi dopo sento la porta di ingresso cigolare e i tacchi di Kate che rimbombano nel corridoio che separa la cucina dal salotto.
"Kate vieni di sopra", urlo.
"Dov'è che andate?", la voce di mia madre è tranquilla. Almeno so che non mi farà la solita ramanzina come fa di solito ogni volta che esco di sera.
Ultimamente si è dimostrata molto più comprensiva con me. Infatti mi ha anche permesso di andarmene due giorni fuori con David.
Okay, non è che abbia propriamente permesso la cosa con entusiasmo, anzi, a dire il vero è scoppiata a piangere e a blaterare qualcosa a riguardo di un certo programma televisivo che una volta avevamo intravisto insieme durante la cena. Mi pare si chiamasse "14 anni incinta". O forse era 15.
Il succo comunque non cambia.
Il succo è che aveva dato per scontato che io e David avremmo fatto sesso e proprio per essere certa di impedircelo aveva bloccato David in mezzo alla strada che separa le nostre rispettive case sbraitando: "Vuoi portarmi via Ashley per una notte? Allora fammi parlare con tua madre. E già che ci sei aiutami a portare dentro la spesa".
Cosa che David aveva effettivamente fatto, ignaro che una volta dentro casa mia mamma avrebbe cominciato a fargli dondolare sotto il naso il tablet aperto sulla pagina internet "rapporti anali tra carcerati".
Era stato un momento assolutamente imbarazzante. Così tanto imbarazzante che ancora adesso mi chiedo come sia possibile che David non mi abbia mollata su due piedi chiedendomi di rimborsargli i soldi del biglietto del treno. Ero già pronta a chiamare la mia capa per chiederle di farmi fare degli straordinari.
Poi però David aveva guardato la mamma scoppiando a ridere e se ne era uscito con una frase volgare che non sono riuscita a comprendere ma che, a giudicare dalla faccia stralunata, mia madre era riuscita a capire benissimo.
Cos'è che aveva detto esattamente?
Vabhe, proprio non riesco a ricordarlo.
Al massimo potrei chiederlo alla mamma. Sono certa che lei lo ricordi benissimo. Anche perché la sua faccia non è più tornata quella di sempre.
Ad ogni modo alla fine si era lasciata convincere dalla vena poetica di David mentre le spiegava che questa sorta di vacanza ci avrebbe permesso di capire come sarebbe stato vivere la nostra storia alla luce del sole. O forse era stato quando lui le aveva detto che non gli serviva un letto per togliermi la verginità.
Afferro il cellulare e digito veloce un messaggio a David, inventando che ho il mal di testa e che sto andando a dormire. La doppia spunta blu di Whatsapp non tarda ad arrivare, come la risposta. Chissà come fa a scrivere così veloce dalla tastiera del cellulare?
Da David Sentfort - 21.13
-Hai scritto la biografia su Leopardi?-
Ruoto gli occhi e ribatto con una emoticon triste, per fargli capire che non ho ancora ultimato il lavoro. Se dovesse chiedermi spiegazioni, potrò sempre tirare in ballo la scusa del mal di testa.
Devo assolutamente scoprire chi è questo Leopardi...
Quindi metto via il cellulare e torno a impiastricciare le ciglia col mascara. Ne ho messo così tanto che le ciglia sono diventate tutte un unico pezzo. Non sono convinta sia un bene.
Kate spalanca la porta investendomi col suo profumo. La sua immagine si riflette nello specchio, accanto alla mia, ed io posso chiaramente vedere la mandibola scivolarle lentamente e inesorabilmente verso il basso in una posa sorpresa.
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DENTRO GLI OCCHI DI CHI VEDE#wattys2017
ChickLitASHLEY: studentessa del liceo, vita sentimentale disastrosa, lavoro part-time in un sexi shop di cui non sa nulla in quanto vergine. In cerca di una storia d'amore, crede nei valori e nelle favole. LUCAS: ginecoloco di Ashley, donnaiolo incallito, a...