SEDUZIONE (PARTE 2)

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D'accordo, lo leggo.

PUNTO 5: Dito in bocca

Concettualmente simile al mordicchiarsi un labbro ma ancora più provocante.

Sollevo gli occhi dal giornale e controllo ciò che sta facendo David: è in piedi davanti alla lavagna, con le spalle rivolte alla classe. E' così affascinante quando è concentrato su qualcosa!

La mascella tesa, gli occhi socchiusi, il volto leggermente inclinato, puntato contro la frase che sta scrivendo...

Aspetta un momento!

Aspetta... un...

Non sta scrivendo una frase, ma il mio nome!

Perché sta scrivendo il mio nome sulla lavagna? E perché accanto al mio c'è anche quello di Lucy Anderson?

Con la coda dell'occhio sbircio verso di lei e mi accorgo che ha gli occhi strabuzzati contro la schiena del professore, un dito in bocca attorno a cui fa guizzare la lingua.

Non ci credo!

Non è possibile!

Istintivamente faccio scivolare il mio fuori dalle labbra e resto a fissarlo mentre un dubbio si fa strada dentro di me.

Sta mettendo in atto il test. Un test che tra l'altro è suo.

Oh, come ho fatto a non capirlo prima? Lucy Anderson è perennemente a dieta, è logico che non stava mangiando prima della ricreazione.

Voglio dire, lei nemmeno la fa la ricreazione. Se ne sta sempre chiusa in bagno a truccarsi o a guardare il sito online di Zara.

Non è possibile. E'... immorale.

Come si permette di cercare di sedurre il nostro professore? Non glielo ha detto nessuno che è deontologicamente scorretto concorrere contro chi come me non ha speranze?

Cercare di competere con Lucy Anderson è più ambizioso di quando mio padre ha fatto le audizioni per il coro di Natale. E l'unica volta che l'ho sentito cantare i vicini hanno chiamato la polizia, certi di aver sentito strani e sospetti lamenti di qualcuno che poteva essere aggredito.

Fisso ancora il mio dito umido di saliva, incerta se arrendermi o umiliarmi fino infondo.

"Dal momento che odio dare note disciplinari agli studenti del quinto anno, da adesso in poi scriverò i nomi sulla lavagna di chi dovrà intrattenersi in punizione al termine delle lezioni", spiega senza voltarsi. "Spero di non doverne aggiungere altri prima della ricreazione. Sapete, avrei anche una vita fuori di qui... quindi fatemi la cortesia di rigare dritto e non costringermi a fare straordinari. Straordinari sottopagati, aggiungerei". A questo punto si volta, serio come non mai. "Mi sono spiegato?".

Col cavolo che lascio campo libero a Lucy Anderson! Col cavolo che gli lascio il mio David.

"Sì professore", rispondono in coro i miei compagni.

Quindi, devo infilare il dito fino alla falange e poi cercare di girarci attorno la lingua senza sbavare come un Collie. Niente di più semplice. In fin dei conti ci riuscivo persino a tre anni...

Il trucco è non infilarlo proprio fino infondo, in modo che...

"McBerry!", sento la voce esasperata di David.

Sussulto e blocco la lingua. Il dito incastrato tra i denti. Sono certa che questa volta ha funzionato. Magari si è pure eccitato.

Ma certo che è così.

DENTRO GLI OCCHI DI CHI VEDE#wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora