POV ASHLEY
Il vicolo non è troppo buio e alcune insegne al neon affisse davanti ad un panificio e un'erboristeria si riflettono sul marciapiede ancora lucido per l'ultimo acquazzone.
Poco più in là un signore sta lavando una grossa Mercedes con la pompa dell'acqua, schizzando schiuma al centro della strada. I gestori dei negozi lo fissano in malo modo ma lui non sembra badarci troppo.
Mi accosto ad un muretto e tiro in giù la gonna, cercando disperatamente di ignorare le occhiate che mi rivolgono i pochi conducenti delle auto che stanno ormai rincasando a fine giornata. Maledizione a Kate.
Picchietto la scarpa sull'asfalto, incapace di dominare l'agitazione e mi volto di scatto quando sento il rombo di una moto in lontananza. Nell'attimo in cui svolta l'angolo mi rendo conto che il conducente è David.
Maledizione, maledizione, maledizione a Kate. Come faccio a salire su una moto conciata in queste condizioni?
David parcheggia sul ciglio della strada e quando si libera dal casco, svincolando la sua folta chioma da cui un ciuffo si ribella al gel, immancabilmente il mio cuore perde un battito.
Dio, si può essere più belli di così?
"Ciao", mi saluta disinvolto.
Okay, non vomitare. Non vomitare. Ha solo detto ciao.
"Ciao", rispondo stridula.
I suoi occhi si posano su di me per un istante, cordiali e gentili. Sistema la moto sul cavalletto, poi, come se fosse appena stato colpito da un pugno in pieno stomaco, i suoi occhi tornano veloci a puntarmi, questa volta stravolti.
"Ciao", dice di nuovo, questa volta un po' meno sicuro di sé, deglutendo un paio di volte mentre lascia scorrere lo sguardo sulle mie gambe.
Imbarazzata afferro l'orlo della gonna e lo tiro forte verso il basso.
"E' un po' corta", ammetto timida.
Le sue sopracciglia scattano verso l'alto. "Un po'?".
Abbasso lo sguardo sulle mie cosce e vorrei morire. "E' stata Kate. Ha insistito tanto. Ha detto che dal momento che non ti permetterò di spogliarmi, dovevo almeno farti guardare qualcosa".
La sua risata secca fa spaventare alcuni piccioni a lato del marciapiede. Si sollevano in volo, fermandosi sopra il cornicione di una casa. Da lassù ci fissano curiosi. Molto probabilmente staranno pensando che siamo due imbecilli.
"Piccola, forse è meglio se ti fumi la tua sigaretta pre appuntamento prima che cominci a spifferarmi tutto quello che vi siete dette".
Allungo il braccio per afferrare il pacchetto che mi sta offrendo e gli sorrido grata. Ma il sorriso mi si spegne appena riprende a parlare, perfido fino in fondo.
"Slip neri di pizzo".
"Cosa?", blatero confusa.
Fa un gesto esitante in direzione della mia pancia. "Hai abbassato la gonna un po' troppo. Ti si vedono le mutandine sopra la cintura".
"Oh", mormoro rossa di umiliazione, affrettandomi a sistemarmi la gonna. "Bell'inizio di appuntamento".
"Il migliore", mormora dolce, scendendo dalla moto.
I jeans sbiaditi sul ginocchio sono un magnete per il mio sguardo. Gli fasciano le cosce toniche, stringendosi leggermente verso la caviglia e aderendo all'altezza dell'inguine. E' talmente sexy nel suo portamento disinvolto che mi sento svenire. Ho le vampate. La tachicardia. E mi sta anche tornando la sensazione di nausea. Sarà sempre così con lui?
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DENTRO GLI OCCHI DI CHI VEDE#wattys2017
Chick-LitASHLEY: studentessa del liceo, vita sentimentale disastrosa, lavoro part-time in un sexi shop di cui non sa nulla in quanto vergine. In cerca di una storia d'amore, crede nei valori e nelle favole. LUCAS: ginecoloco di Ashley, donnaiolo incallito, a...