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Changbin era solito andare sulla montagna più alta del suo paese.
Il Mondo di Sopra lo attirava e nonostante la tenera età riusciva ad arrivare alla cima senza trovare troppi problemi.

Avrà avuto 7 anni quando conobbe la sua prima amica.
La vide dalla cima, era proprio sopra di lui, solo che la vedeva sotto sopra.

Stava disegnando, a pancia rivolta verso il terreno muoveva le gambe avanti e indietro rivolte verso il cielo.

Lei sorrideva, portava un vestitino azzurro per nulla male.
Non lo aveva notato lei, era impegnata a dare attenzione al suo meraviglioso disegno che raffigurava il mondo di sotto. In realtà erano solo scarabocchi, ma l'intento della ragazza era disegnare ciò che vedeva sotto di lei.

Changbin si sedette su una sporgenza rocciosa guardando semplicemente sopra di sé.
Quando lei sviò lo sguardo sul paesaggio intravide il bambino.

"Perché i tuoi vestiti sono sporchi?" chiese lei storcendo di poco la testa.
"I miei vestiti sono sempre sporchi... e i tuoi perché sono così puliti?"
"I miei vestiti sono sempre puliti..."
"Come ti chiami?" chiese il piccolo di sotto.
"Sono Y/n, e tu come ti chiami?"
"Sono Changbin. Com'è il Mondo di Sopra?"
"Non ci sei mai stato? Il mondo di sopra è bellissimo! Ci sono pedane che si muovono da sole e-"
"Cosa sono le pedane?" la fermò Changbin.
"Mhhh sono... non lo so cosa sono... ma i miei genitori le chiamano pedane!"
"Sembrano belle!"

"Perché non vieni qui? Vieni di sopra!
Ti faccio da guida!"
"Vorrei... ma non sono capace..."
"Non penso sia così complicato... ora devo andare, ma troveremo un modo per farti venire qui, domani tu torni qua?"
"Penso di si..."
"A domani allora!"

Changbin vide la piccola bambina correre via con i pastelli tra le mani.

Pensava che fosse leggermente chiassosa e rumorosa.
Nonostante ciò l'ha trovò anche simpatica, sarebbe sicuramente ritornato il giorno dopo.

Scese il dirupo facendo attenzione a dove metteva i piedi fino al suo villaggio.
Per l'ennesima volta trovò la sorveglianza davanti a casa.

"Vi prego non portatelo via! Non ha fatto nulla di male! Come posso accudire i miei figli senza di lui!" Sentendo la madre urlare disperata corse nel grande garage della casa.
Vide una scena atroce.

La vigilanza che picchiava a sangue il padre per poi trascinarlo via.
Ma cosa aveva fatto per fare una fine così?
"Vi prego... ho bisogno di lui per dare un futuro ai miei figli..."
"La legge è la legge, suo marito l'ha infranta e merita una punizione." il poliziotto in borghese si abbassò all'altezza di Changbin sorridendogli.

"Perché portate via papà?" chiese ingenuamente.
"Perché siete paragonabili alla feccia."
Changbin non capì il significato di tale frase ma l'espressione del poliziotto gli faceva così tanta paura da spingerlo a correre tra le braccia della madre.

La sorella maggiore piangeva a terra demoralizzata e affamata mentre Changbin singhiozzava in silenzio contro il petto di sua madre.

Quella fu l'ultima volta che vide il padre.
Il giorno dopo fu processato e ritenuto colpevole di aver infranto una legge.

Aveva messo piede nel Mondo di Sopra.

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ECCOCI QUA GENTE.
Spero appreziate ci ho messo anima e corpo per questa storia.🤞🏻💕

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