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"Puoi farmi un favore?"

Changbin stava parlando con uno dei pochi amici che aveva.

"Favore tipo?"
"Mi serve un vestito."
Chan lo guardò stranito. Changbin non aveva mai indossato un vestito in tutta la sua vita ed era quasi impossibile averlo non essendo reperibile nel loro mondo.

"Dimmi direttamente cosa vuoi fare."
"Se te lo dico mi diresti di non farlo."
"No no no no, è per quella ragazza?"
Changbin stette zitto colto sul fatto.
"Vuoi fare la fine di tuo padre?"
"No ma-"
"Lei che ne pensa?"
"Non penso che sappia delle conseguenze..."
"Potrebbe finire in guai grossi, tu potresti rimanere ucciso! Sei davvero sicuro di volerlo fare?"

"Ho bisogno di vederla davanti a me Chan... sono stanco, ci piacciamo e settimana prossima lei compierà 18 anni, le ho promesso che mi sarei presentato nel Mondo di Sopra."

"Sei fuori di testa, e se tua madre o tua sorella lo venissero a sapere?
Sai come tua mad-"
"Ti ho già detto che non mi interessa, ma io ho bisogno di vederla! Ok?
Voglio poter stare con lei almeno qualche minuto!"

"Suengmin ha l'orario delle vedette del mondo di sopra... e per il tuo vestito... potrei provare a chiedere a Jisung che è in contatto con lo spaccio... ma non ti posso assicurare nulla."
"Mi basta solo che sia in ordine, preferibilmente non sporco e bucato..."

"Dio Changbin... tu sei matto."

Il gran giorno era arrivato, Changbin si era tirato da testa a piedi per risultare un minimo presentabile, si era pure sistemato i capelli, difficile da credere.

"Seo Changbin, se fossi gay ti salterei addosso molto volentieri." ironizzò Jisung mentre lo guardava.
Changbin non faceva altro che sorridere, era entusiasta all'idea che avrebbe finalmente potuto vedere Y/n davanti agli occhi.
Si era preparato un discorso da farle, ma sapeva che lo avrebbe dimenticato non appena se la sarebbe trovata davanti.
Si diedero appuntamento a pochi minuti prima della mezza notte, voleva essere il primo a fargli gli auguri e a quell'orario le vedette non erano attive a detta di Seungmin.

"Y/n?" la chiamò Changbin ansioso.
La ragazza arrivò subito dopo elettrizzata all'idea.

"Prendi la corda e legala a quell'albero! Penso sia abbastanza robusto da reggere il mio peso!"

Una volta che Y/n prese la corda al volo fece come disse Changbin legandola stretta intorno all'albero.

Changbin cominciò ad arrampicarsi dopo essersi accertato della solidità della corda, fortuna che Chan l'aveva trovata spessa il giusto.

Y/n gli afferrò la meno tirandolo verso di sé.
Quel singolo tocco fece esplodere il cuore dei due e non appena Changbin cadde su di lei si misero entrambi a ridere increduli di potersi finalmente toccare.

"Che ore sono?" chiese Changbin sollevandosi di poco per evitare di schiacciare Y/n.
"Mezza notte ora."

Changbin accarezzò la guancia di Y/n delicatamente avvicinandosi al suo viso.

"Buon compleanno Y/n."
I due fecero incontrare le loro labbra per la prima volta. Era tutto perfetto, come nelle fiabe.

"Se ti dico che ti amo è una follia?"
"Sei qui con me, in questo momento, dopo 10 anni? Penso che dire ciò non sia più follia di questo."
Si baciarono una seconda volta più increduli di prima.

"Ma come ti sei conciato?" lo guardò da testa a piedi divertita.
"Volevo mettermi in tiro! Non- non ti piaccio?"
"No no cioè, non ti ho mai visto in questi panni... ma secondo me sei meglio come ti vesti di solito."

"Dici?"
"Mh si, sei te, sei... unico!"
Changbin la sollevò da terra facendola roteare su se stessa.
"Quindi è così il Mondo di Sopra..." i due si fermarono ad osservare dalla montagna la grande città moderna.
"Già... non è nulla di che alla fine."
"Nulla di che? Y/n è stupendo! Noi non abbiamo niente di tutto ciò!"
"Sinceramente la città dopo un pò annoia, penso sia meglio il tuo mondo.
"Il mondo di sotto? Nella criminalità e povertà?"
"Non pensare che questo Mondo abbia solo fattori positivi. Qui la gente non ha una mentalità aperta, il popolo è razzista verso chiunque faccia parte del Mondo di Sotto e le nostre conversazioni sono composte solo da odio. È una cosa orribile."
Le parole di Y/n quasi spaventarono Changbin, non era mai stata così seria su un argomento e quando ricordò le parole di quel poliziotto quando lui aveva appena 7 anni riaffiorarono nella sua mente. Forse Y/n non aveva così tanto torto.

"Forse è meglio se torni giù..."
"Come?"
"Ho paura per te Changbin... non voglio che ti succeda qualcosa."
"Non mi succederà nulla ok?
Non ci sono vedette e-"

"Eccoli!"
I due si voltarono di scatto sentendo dei poliziotti arrivare.

"Papà?"
"Papà? Tuo padre è-"
Changbin da lontano riconobbe subito il viso di uno di quei poliziotti, era solo più vecchio ma per il resto, poteva riconoscerlo tra altri 100 intorno a lui.

"Sparategli! Non deve stare qui!"
"Cosa? No! Vi prego! Padre io-"
"Vieni via tu!" il padre la strattonò via dividendola da Changbin che era rimasto immobile sul posto.
"Changbin! Scappa! Vattene via!"
Non se lo fece ripetere due volte che il ragazzo cominciò a correre l'impazzata.

Un colpo di fucile rimbombò dalla montagna.

"Changbin!!"

Cadde dalla montagna lasciandosi andare nell'aria.
Altri poliziotti si avvicinarono al dirupo utilizzando le torce come visuale.
Videro il corpo del ragazzo lasciato li a morire, da solo, senza che nessuno lo andasse ad aiutare.

"È morto." avvisò uno di loro.

"E tu ora vieni con me!"
Y/n si lasciò andare al suolo urlando e piangendo mentre il padre la trascinava via.

Il suo primo amore era morto e non gli aveva nemmeno detto addio.

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Beh ecco... vado a nascondermi ciao.

World//Seo ChangbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora