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Chan atterrò un soldato per scappare lontano dalla strada.

"Prendeteli! Sono dei ricercati!" urlò un altro mentre provava inutilmente a seguirli.
Changbin si voltò sparando alla gamba del loro inseguitore permettendogli di sparire senza lasciare tracce.

"Quante munizioni ti rimangono?" guardò Minho mentre insieme lui si nascondevano dietro un muro.
"Otto... a te?"
Changbin sparò un secondo proiettile colpendo alla spalla uno di loro.
"Cinque..."
"Che facciamo?" chiese Chan schivando un proiettile.

"Jisung e Hyunjin ci staranno aspettando in macchina, dobbiamo raggiungerli e scappare." spiegò Minho colpendo in testa un soldato.
"Sparo a quello dietro la portiera della polizia e poi ci muoviamo." propose Changbin.

Changbin ebbe un momento di concentrazione sparando al petto della sua scelta.

"Andiamo!" ordinò Chan prendendo le redini della situazione.
I 3 cominciarono a correre stando attenti a schivare altri colpi di sparo.

Quasi arrivati in un punto sicuro, Minho rimase colpito alla gamba obbligando Changbin a prenderlo sotto la sua spalla e trascinarlo via.

Chan fece strada ai due facendo retrocedere i soldati in zona.
Videro Jisung attendere con ansia affianco alla macchina.

"Hyuhjin accendi." ordinò correndo poi verso di loro.
Aiutò Changbin a tenere in piedi Minho e appena furono in macchina Hyunjin prese a guidare scappando da quel luogo infernale.

"Cazzo... fa male!" si contorse dal dolore il moro.
"Adesso torniamo a casa e ti cureremo ok? Il proiettile è ancora dentro?" chiese Chan mentre indicava a Hyunjin dove andare.

"Merda merda merda. Abbiamo due macchine dietro!" avvisò Jisung mentre guardava dietro di sé.

"Hyunjin prendi la quindicesima."
"La quindicesima? Sei impazzito?!"
"Prendi quella maledetta strada!" insistette Chan.

Hyunjin fece come disse voltando a destra e continuando per qualche minuto.

"Chan abbiamo macchine davanti!"
"Continua a guidare." lo obbligò Chan.
"Ehm non penso sia una buona idea." pensò Jisung.
"Hyunjin continua a guidare!" continuò invece Chan spingendo sull'acceleratore al suo posto.

Hyunjin tenne la guida passandosi la vita davanti e prima che potesse accorgersene delle mine esplosero in mezzo a loro facendo saltare per aria le macchine dietro e davanti.

Hyunjin frenò di colpo sottoscock da quell'esplosione.
"Scendiamo e continuiamo a piedi." ordinò Chan scendendo per primo.

Changbin prese Minho sotto il suo braccio spingendolo a proseguire.
I cinque corsero fuori strada, infiltrandosi nelle vie più trafficate senza lasciare traccia ai loro inseguitori.

○●○

"Portatelo sul tavolo in cucina!" ordinò Chan entrando nella casa in cui si erano rifugiati da 2 settimane.

"Chunhei!" urlò Changbin facendosi sentire dal ragazzo che corse in loro aiuto.

"Prendo il kit di pronto soccorso." scappò via tornando poco dopo.
"Il proiettile non c'è." osservò Jisung sporco di sangue.

"Mi servono due persone." spiegò Chunhei mentre prendeva l'acqua ossigenata.

Changbin e Jisung si tirarono indietro sapendo di non essere i più adatti a questo compito.

Si buttarono sul divano esausti sperando nella ripresa immediata di Minho.

Sentivano i lamenti del ragazzo mentre veniva operato senza alcuna anestesia su quel misero tavolo provando solo in immenso dolore per lui.

Quando fu tutto finito Chunhei li raggiunse pulendosi le mani.
"Starà bene." sorrise ai due permettendogli di vederlo.

Ora, tutti e sei in cucina attendevano solo la prossima mossa del loro piano.

Radere al suolo le basi secondarie era solo uno dei tanti riusciti. Erano riusciti a radere al suolo ogni base rendendo impossibili le comunicazioni.

L'indirizzo che diede Y/n a Minho fu l'indirizzo di Chunhei, dopo che Dongmin picchiò entrambi riconobbe nel giovane la voglia di combattere, era passato dalla parte dei giusti senza nemmeno rendersene conto.
E quando trovò i cinque fuggitivi capì che Y/n voleva solo salvarlo dalla sua prigione interiore, rendendolo così finalmente libero.

"Dobbiamo invadere il palazzo presidenziale." pensò Jisung.
"Non abbiamo trovato nessuno dei nostri, devono essere per forza li." continuò Hyunjin.

"Sai qualcosa di Y/n?" chiese Changbin ponendo le sue attenzioni a Chunhei.
"Da quando è stata catturata, due settimane fa... nessuno ha più accesso alla sua abitazione... ma potrebbe essere nel palazzo presidenziale." spiegò.

"Ho solo paura che potrebbe essere una trappola." continuò.
"Una trappola?" chiese Minho mentre si preoccupava della sua caviglia.

"Tutti sanno che ci siete voi dietro questi attacchi. Le vostre facce sono ovunque... dico solo che forse Dongmin vi vuole attirare proprio lì utilizzando Y/n."
"Quindi che facciamo?" chiese Chan.

"Dobbiamo liberare i vostri compagni per poter entrare nel Palazzo Presidenziale." pensò Chunhei. "L'unico posto dove potrebbero essere sono le prigioni sotto l'edificio ma è strettamente controllato."
"Tu ci puoi entrare?" lo guardò Hyunjin.
"Potrei... ma quel posto è enorme... mi servireste, e non sono nemmeno sicuro che possano essere tutti li."
"Dici che li hanno separati?" pensò Chan.
"Sicuramente, nelle prigioni ci saranno tutti quelli appartenenti al Mondo di Sotto in attesa della loro esecuzione... nei laboratori al piano terra invece fanno le iniezioni del siero dell'amnesia, lì sono rinchiusi i traditori di Sopra."
"Hanno già iniziato le iniezioni?" chiese Minho.
"No, i traditori sono tanti, il siero non è sufficiente per tutti e loro vogliono compiere il tutto in un giorno."

"Seungmin quindi è nei sotterranei..." pensò Jisung.
"Sicuramente è li, insieme a Jeongin, avranno capito che appartiene al Mondo di Sotto." continuò Hyunjin.
"Suo padre non ci può aiutare?" pensò Chan.
"John è stato catturato, la madre teneva una sua foto con Jeongin nel portafoglio."
"Bastardi." li maledette Changbin. "Siamo solo noi quindi?"

"Come possiamo fare tutto ciò in sei?" chiese con un filo di tristezza Jisung.
"Forse c'è qualcuno..." cominciò Chunhei. "Ma se vengo tradito... il piano salterebbe e voi morireste... non posso permettermi di sacrificarvi così..."

"Chunhei stai facendo tanto per noi." lo rassicurò Chan.
"Ci tieni in casa tua con la consapevolezza che potresti essere punito, ti sei unito a noi! Ed è tanto."

"Andremo in sei." attirò l'attenzione Changbin.
"Sei pazzo?" corrugò le sopracciglia Minho.

"Possiamo farcela, basta escogitare un piano, pianificare gli orari... Chunhei può entrare senza problemi... e io ho un piano."

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Chunhei uno di noi

World//Seo ChangbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora