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I quattro presero un mezzo di trasporto che a detta di John si chiamava bus.
Si posizionarono avanti stando in piedi, aggrappati alle maniglie guardarono la città davanti a loro.
Sui posti a sedere due anziane parlavano male del popolo del Mondo di Sotto. Changbin ricordò le parole di Y/n di quella sera, ora lo capiva con i propri occhi come sarebbe stato complicato per lui vivere in un posto dove l'odio verso le sue origini è l'argomento principale di ogni conversazione.

Chan serrò il pugno destro mentre Seungmin gli passò una gomitata per distrarlo da quelle chiacchiere insulse a cui stavano ascoltando.

Scesero ad una fermata guardandosi intorno.
"Dobbiamo sembrare disinvolti quindi... no ok che facciamo?" chiese Jisung incapace di fare qualsiasi cosa.

"Cos'è quella roba?" Chan, Changbin e Jisung spostarono lo sguardo nella direzione in cui guardava Seungmin.
Era una specie di ferrovia ma sollevata in aria, si chiedevano a cosa servisse e per quale motivo stesse proprio sopra le loro teste.
Poi del forte vento cominciò a librarsi intorno a loro, a velocità sovrumana una carrozza gli passò sopra mentre chi era a bordo urlava all'impazzata.

"È uno strumento di tortura? Perché se lo è funziona..." pensò spaventato Jisung nascondendosi dietro a Chan.
"Sembra che... si stiano divertendo? Come fanno a divertirsi su una cosa del genere?" Si chiese Chan.

"Forza ragazzi! L'ultimo che arriva sulle montagne russe paga il giro a tutti!" Un branco di ragazzini si intromise tra di loro superandoli. Sembravano entusiasti di salire su quella macchina infernale.

"Ok andiamo forse è meglio." Changbin e Chan presero per il colletto della giacca gli altri due.
"Jonh comunque mi ha dato dei soldi, nel caso avessimo fame o sete..." parlò Jisung.

"Io in effetti ho un pò fame..." pensò ad alta voce Chan.
"Cioè è da due giorni che non mangio in realtà..."
"Io tre..." continuò Jisung tenendosi una mano sullo stomaco.
"Changbin possiamo fermarci da qualche parte? È tutta notte che camminiamo."
"Seungmin?"
"Il punto segnato da quel John dista qualche ora, forse è meglio fermarsi."
"Ok... fermiamoci."

I ragazzi furono attratti da un grande edificio di color rosso con una grande M gialla nel mezzo.

"Mc donald? Cos'è?" chiese stranito Jisung.
"Non lo so ma l'odore che emana mi spinge ad entrare. Quindi entriamo." Chan spinse dentro i tre più piccoli.

All'interno un gran numero di tavoli erano posizionati in ordine, camerieri robotizzati portavano il cibo ordinato mentre alla cassa umani prendevano l'ordinazione e preparavano l'ordine.

I quattro si fermarono davanti ad una specie di macchina, lo avevano fatto perché vedevano altre persone farlo, cercavano solo di sembrare normali.

"Ordina? Perché dovrei dare ordini?" si chiese Changbin corrugando la fronte.

"Vi serve aiuto?" una commessa spaventò i quattro che si girarono innervositi all'idea di essere scoperti.
"Si ehm ecco..."
"Siamo venuti qui dalle campagne e non abbiamo mai visto nulla di simile, ci può aiutare?" prese in mano la situazione Chan.
"Ovviamente, avete qualche preferenza sui panini?"
Alla parola panini a Changbin si illuminarono gli occhi ricordando come Y/n gliene portasse sempre uno.
"No ci piace tutto."
"Ok, allora vi ordinerò quelli che secondo il mio parere sono i più buoni." La ragazza schiacciò qualche tasto sullo schermo fin quando un foglietto non uscì dalla macchina.
"Avete i soldi?"
Jisung impacciatamente cercò in tutte le tasche finché senza nemmeno contarli li consegnò alla ragazza.
La commessa si mise a contarli e quando ebbe finito consegnò il resto al ragazzo mostrando un caloroso sorriso.

"Sedetevi pure ad un tavolo ragazzi, vi manderò il robot con le vostre ordinazioni."

I ragazzi una volta seduti al tavolo si guardarono straniti.
"Che cosa sono i panini?" si chiesero i tre che non avevano mai sentito pronunciare una parola del genere.

"Pane con all'interno ciò che vuoi." rispose Changbin.
"Y/n me ne portava sempre uno quando ci incontravamo, erano squisiti..."

Quando le loro ordinazioni arrivarono Changbin si fiondò sul suo panino rimanendo incantato dal sapore.
"I panini che mi faceva Y/n sono cento mila volte meglio... ma anche questi... sono buonissimi!"
Seungmin un pò curioso diede il primo morso che fu seguito da un secondo e da un terzo. I suoi occhi si illuminarono quanto quelli di Changbin, Jisung provò quella bevanda dal colore marrone dal nome coca-cola, non aveva mai visto nulla del genere, solitamente loro bevevano solo acqua di fiume pulita.
"Questa coca-cola è... wow!"
Chan invece provò le patatine fritte, inutile dire che anche lui rimase di stucco sentendo il sapore.

"Ok, mangiamo, riprendiamo le forze e poi ci rimettiamo in cammino."

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Non poteva mancare il MC.

World//Seo ChangbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora