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"Scusi se la disturbo signor Martinéz..."
"Prego signorina Park si accomodi pure, qual'è il motivo della sua presenza qui davanti a me?"

Y/n si sedette davanti alla cattedra del suo superiore tenendo la schiena dritta.

"Volevo solo informarla che accetto volentieri il posto offerto dalla presidente universale."
"Davvero? Perfetto! Sono certo che farà un lavoro eccellente al suo fianco!
Chiamerò la presidente nel pomeriggio e le invierò un'email con i dettagli sul suo trasferimento nella sede presidenziale."

Y/n si alzò per un inchino e dopo aver salutato il suo capo uscì tornando alla sua postazione.
Dall'altra parte Minho la guardava contrariato della sua decisione ma Y/n sembrava fregarsene dato il suo ego sproporzionato.

Ovviamente Minho avrebbe fatto la spia e avrebbe raccontato tutto agli altri scatenando solo altro casino.

Passò tutta la mattinata a leggere email "stranamente" modificate e pronte per essere trascritte online e quando finì le sue 8 ore lavorative prese le sue cose per farsi strada verso casa.

Fece passare l'impronta del suo pollice sullo scanner sotto il citofono di casa e dopo averla riconosciuta il cancello di casa si aprì.
Ovunque andasse per casa Y/n intravedeva sempre le telecamere che le devano altamente fastidio.
Non si sentiva mai totalmente al sicuro, nonostante fosse casa sua, le regole che il padre aveva stabilito erano davvero senza eguali e severissime.
Nessun amico di Y/n era mai entrato in casa sua, questo perché il padre vietava qualsiasi spostamento nella casa che appartenesse a qualcuno che non faceva parte della famiglia.
Per entrare in ogni singola stanza, bagno compreso, lo scanner dell'impronta digitale era la quotidianità.
Quelle poche volte che il padre tornava a casa, chiedeva alla servitù di assaggiare ciò che loro stessi preparavano da mangiare per evitare che questo fosse avvelenato.

Abitava solo con lui, la madre era morta e prima di all'ora la vita di Y/n in quella casa non era così complicata.
La madre riusciva sempre a farle ritornare il sorriso e anche se non se lo ricordava per via della sua strana amnesia, proprio lei fu la prima a consolarla per la presunta morte di Changbin.
Forse era proprio da lei che aveva preso questo carattere protettivo verso il prossimo.

Alla madre non le importava chi amasse Y/n, poteva essere del Mondo di Sopra che del Mondo di Sotto, a lei importava solo che la figlia fosse felice e che stesse bene con affianco la persona che desiderava avere.

Ma purtroppo, la madre morì in circostanze ancora a lei sconosiute circa un anno dopo da quel brutto incidente con Changbin.
Le giornate di Y/n divennero improvvisamente grigie, noiose; stava sdraiata sul letto da mattina a sera senza mangiare e bere. Le lacrime le rigavano costantemente il viso e si chiedeva come la sua vita potesse andare peggio.

La cosa che più le fece tristezza è come il padre reagì, impassibile, non versò nemmeno una lacrima per la morte della moglie, sembrava quasi fregarsene al punto che non si presentò nemmeno al funerale, con questa azione Y/n perse ogni speranza con lui.

Si considerava sola, sola in una casa troppo grande per una persona.

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*Ansia per il comeback*

World//Seo ChangbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora