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Y/n non diede più sue notizie per tre mesi, tre mesi che tutti passarono con estrema difficoltà.

Pure il Consiglio cominciò a preoccuparsi seriamente della sua incolumità.
Minho passò più volte insieme a Felix a casa della ragazza dicendo di essere amici di vecchia data, ma nessuno sembrava voler collaborare.
Chiunque aprisse la porta spiegava che Y/n era strettamente impegnata nel proprio lavoro.

Ma Minho in particolare non credette mai a quelle voci. Questo perché Y/n trovava sempre del tempo per i suoi amici, un messaggio avrebbe sempre potuto mandarlo, oltre a ciò, l'ultimo suo accesso sulla maggior parte dei social risultava appunto di mesi prima, quindi la spiegazione data dai servi non stava in piedi.

"Io non ce la faccio più." irruppe Changbin nella libreria spaventando Chan, Minho e Hyunjin.
"Amico, se è per lei, non sei l'unico a provare ciò." gli venne contro Minho.
"Come fai a stare così tranquillo? È o non è la tua migliore amica?"
"Pensi davvero che io sia tranquillo? Con un padre del genere?"
"Allora fai qualcosa dannazione!
Sono tre fottuti mesi Minho!"
"Changbin anche volendo Minho non potrebbe fare tanto... il padre è troppo potente... potrebbe finire ucciso." lo difese Chan.

"Allora ci andrò io. Andrò a vedere io di persona cosa sta succedendo!"
"Sei impazzito?" si intromise Hyunjin.
"A sapere che tu avessi avuto tendenze suicide non mi sarei fatto di certo sparare!" continuò ironizzando sul giorno del loro incontro.

"Changbin è troppo pericoloso, e il primo generale non sa chi tu sia, indagherebbe su di te scoprendo tutto." spiegò Minho.
Poi un allarme rosso suonò in tutto l'edificio spaventando i ragazzi.

Il primo che videro all'esterno della libreria fu David che si affacciò alla ringhiera per vedere cosa stesse succedendo al piano terra.

"Y/n é tornata!" urlarono entusiaste delle persone.
Changbin che le sentì chiaro e tondo abbandonò il proprio posto raggiungendo in fretta il piano terra seguito però dagli altri.
Sembravano tutti entusiasti all'idea di rivederla finalmente, a tutti era mancata, la sua presenza che portava allegria, i bambini gioiosi che chiedevano costantemente di lei e gli anziani che erano meravigliati nel rivedere quella ragazza gentile.

Ma quando Changbin raggiunse Y/n la sua espressione cambiò diventando cupo. Y/n teneva un braccio fermo sullo stomaco, la felpa che apparteneva a Changnin rotta in alcune parti. Perdeva sangue dalla testa e portava lividi evidenti su tutto il corpo.

"Y/n... cosa-"
Non fece in tempo a terminare la frase che lei cadde tra le sue braccia piangendo all'idea di essere finalmente libera.

"Che cazzo ti è successo?" chiese Minho sconvolto.

"M-Mio padre...
Io... io sono scappata di casa."

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E niente

World//Seo ChangbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora