34

234 22 0
                                    

"Posso uscire con i miei vecchi compagni di lavoro oggi?"
"No."
"Papà... non puoi tenermi in casa per sempre..."
"Non puoi vedere nessuno."

Stanca dei continui ordini del padre si diresse verso la cucina per prendere qualcosa da mangiare. Il frigo era quasi vuoto, così come la dispensa.

"Almeno mi lasci andare a fare la spesa?" tornò nel suo ufficio.
"No."
"Papà il frigorifero è vuoto, oggi la servitù non c'è, vuoi mangiare aria per cena?"

"Chunhei, vai con lei."
"Posso andare da sola."
"No. O vai con Chunhei o non esci proprio. Assicurati che faccia davvero la spesa."

"Ma sei serio?"
"Non parlarmi così. Tu ora-"
"Lo so. Me lo ripeti da quando ho accettato questo lavoro! Sono sotto protezione! Come se qualcuno poi dovesse ammazzarmi appena metto piede fuori casa!"
"Può succedere! Quindi uscirai con lui."

○●○

"Mi puoi passare i cereali?
Sono troppo in alto." chiese scorbuticamente Y/n mentre Chunhei trasportava il carrello.
"Questi?"
"Quelli a destra?"
Chunhei pose la scatola nel carrello aspettando che Y/n gli indicasse il prossimo scaffale.

"Per fare prima... facciamo che tu vai al reparto dell'acqua e ne prendi due confezioni, io invece vado a prendere il pane."
"Non la posso lasciare da sola."
"Sei la mia guardia del corpo no? Quindi devi fare anche quello che ti dico."
"Io obbedisco agli ordini di suo padre."

Y/n pestò i piedi pensando ad un modo per liberarsi di lui anche per soli pochi minuti.
"Quell'uomo ha una pistola!" urlò improvvisamente indicando un signore a caso. Appena Chunhei si voltò Y/n scappò via verso altre corsie.

Prese un gran respiro quasi liberatorio mentre sentiva Chunhei correre nei corridoi senza che però la trovasse. Probabilmente stava andando verso la bancarella del pane proprio come aveva intenzione di fare Y/n.

"Perché hai dovuto incolpare quel signore di avere una pistola?" una voce a lei familiare la fece voltare di colpo.
"Changbin? Non è pericoloso stare qui per te?"
"Qualcuno all'interno della polizia ha catturato delle persone simili a me e agli altri riuscendo ad incolparli, fortunatamente erano dei prigionieri scampati dal carcere. Quindi perché ora non rispondi alla mia domanda?"

"Signorina Y/n!" fu distratta dalla voce di Chunhei.
Per sfuggirgli ancora prima che la potesse vedere si avvicinò a Changbin spingendolo dalla felpa contro il proprio petto fino a toccare con la schiena uno scaffale. Usò il suo cappello a visiera per nascondersi il viso e scampare alla guardia.
Era la prima volta che i due si trovavano così vicini, Y/n sentiva il respiro di Changbin farsi sempre più affannoso, teneva una mano bloccata sul suo petto per tenerselo stretto.
Changbin non aveva ben capito la situazione, o forse faceva finta di non capire.
Se solo avrebbe potuto, l'avrebbe baciata senza esitazione, ma sarebbe stato stupido da parte sua e Y/n lo avrebbe sicuramente rifiutato.

"Lotta."
Y/n sentì una voce nella propria testa senza capire però a chi appartenesse.
Nonostante ciò riportò la propria attenzione a Changbin.

"Mi aiuti a scappare?"

----------------------------------------------------------

TUTTI GUARITI DAL COVID

World//Seo ChangbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora