World//Seo Changbin

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"Fatemela vedere, vi prego."
"Non possiamo ancora, Changbin devi aspettare."

Y/n svenì poco prima che Changbin potesse dirle altro su ciò che era successo due anni prima.
In piena notte aveva portato quindi nuovamente la ragazza in infermeria, e come se non bastasse, la voce girò abbastanza velocemente al punto di interrompere i festeggiamenti che si stavano tenendo per il compleanno di Jisung e Felix.

Changbin non riusciva a stare fermo, aveva bisogno di parlare con Y/n a tutti i costi, l'ansia e la preoccupazione per lei era a livelli massimi.
Chan quasi era infastidito dalla presenza di quest'ultimo, a differenza sua lui stava seduto al proprio posto e non dava fastidio ai medici affinché gli facessero sapere qualcosa di più.
Ma Changbin non era come Chan, soprattutto, Chan non era coinvolto come lo era Changbin.
Hyunjin cercava di tranquillizzare il ragazzo arrivando a provare a portarlo via dal corridoio; questo però si rivelò del tutto inutile, Changbin non ne voleva sapere di lasciare l'infermeria.

E solo dopo due ore di attesa finalmente il primo medico riuscì a dire qualcosa di vero e concreto sulla situazione di
Y/n.

"È sottoshock.
Ma continua a dire di voler vedere Minho."

I 7 si girarono verso quest'ultimo, Minho fu particolarmente sorpreso dal sapere che Y/n stesse cercando proprio lui e non Changbin.
Guardò proprio lui aspettando di sapere se fosse una buona idea assecondare Y/n o aspettare che chiedesse di Changbin.

"Sembra insistente..." insisté il dottore obbligando Minho ad alzarsi dal proprio posto.
"Ti faccio sapere." toccò la spalla a Changbin per poi superarlo e raggiungere Y/n.

La ragazza si massaggiava la testa lamentandosi di un forte mal di testa che non sembrava andare via.
Poi quando vide Minho la prima cosa che fece fu lasciargli il cuscino del lettino.
Minho nonostante fu preso alla sprovvista riuscì a prenderlo al volo.

"Ma che problemi hai?!"
"Tu che problemi hai!" ribatté lei.
"Scusa?"
"Perché non mi hai mai detto nulla di Changbin? Tu sai! Lo so che tu sai! Perché nessuno mi ha mai detto nulla?!" urlò in preda ad un attacco isterico.
"Y/n lo abbiamo fatto per te, avevamo paura che non avresti capito e che-"
"Capito?! Non avrei capito?! Mio padre mi ha fatto questo! E tu hai avuto pure paura che non avessi mai capito?!"
"Ma poi che importanza avrebbe avuto?!" urlò anche lui. "Anche se ti avessimo detto di lui sarebbe cambiato qualcosa?! Ti saresti ricordata di lui?! Secondo me no!"
"Forse si! Magari avrei ricordato tutto!"
"Non potevamo saperlo Y/n, cerca di metterti nei nostri panni per un momento!"

"Guarda solo cosa è successo ora!
Abbiamo voluto fare le cose con calma ma non penso che tu sia messa comunque tanto bene." spiegò.
"Sto messa meglio di quanto tu creda!"
"Bene allora alza il culo da questo lettino del cazzo e non fare la vittima!"

"Y/n è troppo debole al momento, non credo sia una buona id-"
"No! Mi alzo. Mi alzo subito." non diede ascolto all'infermiera.

Come mise i piedi a terra si appoggiò al comodino accanto a lei.

"Tu non stai bene! Visto?!"
"Sto benissimo brutto stupido!"

Minho infastidito si avvicinò a lei e senza preavviso la rimise sul lettino,
prese una sedia e si sedette accanto a lei.

"Mi è mancato così tanto..." nascose il viso nell'incavo del braccio.
"Perché non hai chiesto di lui? Perché me?"

"Ho paura di vederlo."

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E niente