12

351 34 0
                                    

Y/n uscì di casa incamminandosi verso l'ufficio di lavoro.

Da tempo lavorava sotto copertura per la resistenza in uno degli uffici della stampa comunale.
Aveva modo di scoprire vari scoop e capire cosa il giornale e la telecronaca sapessero della resistenza, inoltre, con le sue capacità di disegno artistico era stata assunta per disegnare le copertine del giornale online e di dare qualche ritocco alle pagine delle notizie.
Era lei che si occupava di trascrivere in vari caratteri le notizie che le venivano inviate tramite email.

"Novità?" chiese al suo compagno nel mentre che erano sull'ascensore.
"Ho eliminato delle prove che appartenevano ad un'ipotetica rivolta. Tutto a posto."
Minho, il suo migliore amico, lo conosceva ormai da 2 anni e non aveva mai trovato compagno più fidato di lui.

Entrambi parte della resistenza collaboravano all'interno dell'agenzia.
Lui procurava le notizie ed eliminava le prove che potevano risalire facilmente alla resistenza, lei si occupava del lato estetico attraverso il quale poteva avere accesso a tutte le notizie che Minho non poteva controllare.
La cosa divertente è che nessuno sembrava accorgersi di nulla, questo perché un terzo amico, Felix, da casa modificava tutti gli articoli ancora prima che arrivassero a Y/n, semplici ragazzi di 20 anni erano riusciti ad hackerare il sistema tutto da soli.

"Inoltre il capo ha licenziato uno dei dipendenti."
"Motivo?" chiese lei curiosa sapendo che probabilmente era a causa loro.
"Beh... notizie troppo stupide..."
I due si misero a ridere di gusto sull'ascensore per poi ricomporsi.

"Io vado allora, buon lavoro signorina Park." finse Minho non appena entrò nell'ascensore un dipendente.
"E a lei buon rientro a casa, signor Lee."

Y/n davanti alla sua lavagna digitale cominciò a disegnare l'ennesima copertina per l'articolo che sarebbe stato postato online la mattina dopo.

"Park Y/n?"
Come sentì il suo nome la ragazza si alzò in piedi.
"È stata richiesta nell'ufficio del signor Martinéz."

Con serietà e fermezza Y/n si diresse verso l'ufficio del suo superiore e dopo aver ricevuto il permesso di entrare si accomodò davanti alla sua scrivania.

"Signorina Park, i suoi ultimi lavori mi stupiscono, lei è un vero genio!"
"La ringrazio infinitamente signor Martinéz, sono felice che il mio talento sia riconosciuto da persone del suo calibro."
"E non è tutto... la presidente del Mondo di Sopra ha richiesto un incontro con lei! Sembra che le voglia offrire un'ingente somma di denaro per creare delle opere artistiche per lei."
"Opere artistiche? Io tratto soprattutto disegni elettronici, come mi ha notata?"
"Non so nulla a riguardo, ma è libera di accettare. Le ha dato tempo 1 mese per prendere una decisione quindi... ci pensi bene. È libera di andare."
Y/n si inchinò ringraziando e uscì dall'ufficio per ritornare alla sua postazione.

Questo, per lei e la resistenza era un grande passo.
Se avesse accettato avrebbe avuto modo di parlare con la presidente stessa e di procurarsi altrettante informazioni che persino la stampa riusciva a farsi scampare.

Era entusiasta all'idea di tornare a casa e di dare la notizia a Felix, Minho e successivamente a Hyunjin.

Quando il suo turno di lavoro finì si diresse verso casa dei suoi amici più veloce del vento felice di quella proposta di lavoro decisamente positiva per loro.

"Felix?? Sei a ca- voi chi siete?"
Davanti a sè trovò due ragazzi, spaventati, sudati e stanchi morti.
"Li ha portati qui Hyunjin." Felix la sorprese mentre tornava nel salotto.

"E Hyunjin dov'è?"
"Due ragazzi che stanno con noi sono tornati a prenderlo, vi prego fatemi uscire! Da soli non sanno come arrivare qui!"
"Felix chi sono loro?"
"Sono del Mondo di Sotto ok? Alexandra li ha fatti venire qui e ha coinvolto anche Hyunjin."
"Tu." puntò il più alto.
"Vai fuori e aspetta i tuoi amici, ti controllo da qui se arriva qualcuno."
"Io vado a posare le mie cose di là."
"Ok, fai presto però." le consigliò il ragazzo.

Poco dopo sentì chiamare il suo nome dal salotto.
"Y/n! Hyunjin è stato ferito!"

La ragazza corse in preda al panico trovando l'amico a perdere sangue.

"O mio dio! Posatelo sul tavolo in cucina! Vado a prendere il kit del pronto soccorso!"
Con fretta Y/n cercò ovunque il dannato kit finché non lo trovò.

"Lei... lei è Y/n."
La ragazza confusa si fermò sul posto guardando il ragazzo davanti a lei. Aveva appena pronunciato il suo nome ma era sicura di non averlo mai visto.
"Come scusa?"

"Come fai a sapere il mio nome?"

----------------------------------------------------------

Ciao Changbin.

World//Seo ChangbinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora