Quando entrammo nell'attico erano ormai le otto del mattino e Chloe ed Emma stavano facendo colazione servite da Meredith. "Mimi" si alzò venendomi incontro. Sarebbe partita il giorno dopo per andare nella sua nuova scuola, l'altra era troppo pericolosa ma a lei non sembrava importare, non le piaceva molto il nostro college e faceva amicizia facilmente. Sarebbe andata in Canada, lontana da Boston e New York in un college creato apposta per nascondere le perone . Non sapevo come Rhett l'avesse trovato ma mi aveva assicurato che sarebbe stata al sicuro li. Teoricamente John l'avrebbe seguita ma avevo bisogno di parlare con lui un'altra volta, dovevo assicurarmi che stesse ancora dalla mia parte. "Hey piccola hai mangiato quello che Meredith ti ha preparato?" Domandai andando in cucina. Lei annuii felice. Meredith aveva preparato una torta al cioccolato che aveva inebriato tutta la cucina di un profumo squisito. "Che facciamo oggi?" Domandò riprendendo il suo posto a tavola. Guardai Emma, non sapevo cos'altro fare, con tutta la faccenda di New York non potevamo uscire senza protezione e quindi ci eravamo arrangiatore. Eravamo rimaste a casa e avevamo inventato cose all'ultimo minuto. Rhett entrò nella cucina e salutò tutti. Poi si diresse verso Chloe sussurrandole qualcosa" Ti va piccoletta?" Non riuscì a vedere cose le avesse detto ma dall'urlo di eccitazione di mia sorella capii che adorava qualunque cosa fosse. "Mimi! Mimi! Rhett ci porta allo zoo!" Lo zoo? Lo guardai confusa mente Chloe scorrazzava per la cucina "Sei sicuro?" Lui guardava sorridente Chloe e rimasi a fissare il suo sguardo. Qualcosa nel mio petto si riscaldò "Nessuno la toccherà, è il suo ultimo giorno qui e voglio che sia speciale"
"Perché lo fai? " gli chiesi. Ero confusa, a quanto avevo capito lui sarebbe venuto con noi e con tutto quello che stava succedendo sembrava strano che avesse trovato il tempo per fare una visita allo zoo. "Fatevi trovare pronti tra un ora, portatevi cappotti anti-pioggia perché ci sarà un tour anche per le balene. Dominic, Nathan e Audrey saranno qui a minuti" detto questo si girò e senza rispondermi usci fuori. A quanto pare sarebbe stata una vera e propria gita. "Ma che gli è preso?" Mi chiese Emma sconcertata quasi quanto me "Non ne ho la minima idea" risposi con lo sguardo ancora dove prima era sparito.
Preparai Chloe per la nostra gita mentre continuava a stramazzare, Emma era sparita nella sua stanza così quando vidi John aspettarci in salone decisi che era il momento per farci un'altra chiacchierata, l'indomani sarebbero partiti e avevo bisogno di conferme. "Non te l'ho mai chiesto perché ho sempre voluto pensare di averti insegnato abbastanza per potertela cavare da sola ma dammi una conferma ragazzina. Lui ti tratta bene?" Mi stava chiedendo se Rhett era come Bradley . John era stato come un padre per me, mi aveva insegnato a rialzarmi e a mantenere duro quando tutto sembrava stesse crollandomi addosso. "Lui è complicato ma non è come quel bastardo" annui bruscamente facendoselo bastare . Dubitare di John faceva male ma mi aveva mentito dicendomi di avermi detto tutto quando in verità non era così. "Posso fidarmi di te? " Non sembrò offeso dalla mia domanda, mi aveva insegnato lui a dubitare di ogni cosa quindi non poteva prendersela se stavo mettendo in atto i suoi insegnamenti. "Morirei per entrambe" con l'andare del tempo non ero stata l'unica ad affezionarsi a Chloe , sapevo che la moglie di John era morta da tempo ormai ma immaginavo che lui avesse sempre voluto una famiglia e credo che l'avesse trovata in me e la mia sorellina. Mi bastò quello, era rischioso ma John non avrebbe avuto problemi a dirmi in faccia quello che pensava e si vedeva chiaramente il suo affetto per la mia sorellina. "C'è qualcos'altro che vorresti dirmi?" Domandai facendo un ultimo tentativo. Eravamo in salotto ma eravamo gli unici, nonostante ciò continuavo ad sussurrare, tutti i muri avevano le orecchie. Lui si girò verso di me e mi strinse a se. All'inizio rimasi rigida, John non era esattamente un tipo che mostrava le sue emozioni e non amava il contatto fisico ma alla fine ricambiai il suo abbraccio. "Avrei voluto poter fare qualcosa per te Mia"si scusò staccandosi da me. Sentii le lacrime salirle agli occhi ma le repressi, John odiava vedermi piangere. "Sii forte, perché so che alla fine tu avrai il tuo lieto fine, te lo meriti, ma non fare come me, non scappare via dall'amore" annuii poi John si staccò via da me e solo quando mi girai vidi Dominic in piedi davanti alle porte dell'ascensore che ci guardava. John gli fece un cenno e si dileguò. "Mhm sapevo che eri monella Mia ma addirittura la guardia della tua sorellina? Non sarà troppo vecchio per te?" Dominic si avvicinò, aveva uno strano sguardo ma il suo tono era scherzoso. Alza gli occhi al cielo. "Non crearti stupidi film Dominic, John mi ha cresciuta" non era un segreto che John fosse stato la mia guardia del corpo da quando ero stata presa da Bradley e volevo evitare che si creassero mantenimenti che gli avrebbero impedito di seguire Chloe l'indomani. "Stavo solo scherzando piccola Mia" alzò le mani avvicinandosi come se avesse una pistola puntata contro. "Smettila di chiamarmi in quel modo, non sono tanto piccola. Quanti anni hai tu?" Non avevo idea dell'età dei fardelli Ward, ero sempre stata troppo spaventata per chiedere, se si fossero rilevati più vecchi di quando immaginavo sarebbe stato strano. "Quanti pensi ne abbia?" Stava filtrando ma non come un vecchio pidocchio, si stava semplicemente divertendo e stranamente pensai che mi sarei divertita anche io. "Trenta? Non dirmi che ne hai 40. Non sapevo che voi mafiosi fossero così vanitosi da ricorrere a tanta chirurgia plastica" stavo dicendo sciocchezze. Dominic era stupendo ma non era tanto più vecchio di me. Ma su una cosa avevo ragione, era estremamente vanitoso ma in un modo buono, il suo ego era grande e stupide battute non l'avrebbero scalfito ma allo stesso tempo non era tutto, i vestiti costosi e bel bell'aspetto non erano tutto per lui ma faceva pensare che lo fossero, o almeno pensavo che fosse così. Lui mi osservò poi con uno scatto repentino mi sollevò per i fianchi buttandomi sul divano e iniziò a farmi il solletico. Cercai immediatamente di sottrarmi dalla sua presa. Che diavolo avevano i fratelli Ward con il sollevarmi a loro piacimento? Tentai di fargli staccare la presa mentre ridevo a squarciagola e urlavano di mollare la presa. Soffrivo il solletico , molto e quando si accorse della mia reazione sorrise diabolicamente continuando. Sarei morta per le troppe risate. Sentivo la pancia dolermi e i polmoni sul punto di esplodere . "Dom-nic" dissi tra una risate e l'altra "Ti giuro- f.fermati" lo sentii ridere per le mie suppliche poi però si tolte di dosso. Chiusi gli occhi per riprendere il respiro ma quando li riaprii trovai Rhett e Dominic a fissarsi. Rhett lo guardava come se lo volesse calpestare mentre Dominic aveva ancora l'espressione divertita. A quanto pare non si era tolto di sua spontanea volontà. Mi alzai ma non servì un mio intervento. Rhett scosse la testa tra l'esasperato e il divertito superando suo fratello con una spallata mentre quest'ultimo si girò verso di me facendomi l'occhiolino. Lo seguii con lo sguardo e vidi Nathan e Audrey sulla porta ed Emma, Chloe e John davanti la cucina. Avevano visto tutti Dominic che mi faceva il solletico? "Bene ci siamo tutti partiamo" Rhett fece un cenno verso di me mentre Dominic mi superava prendendo il controllo della truppa. Mi si avvicinò mentre osservavo gli altri infilarsi nell'ascensore. Poi Dominic si girò verso di me e urlò "Vieni qui piccola Mia io e te abbiamo appena iniziato" alzai gli occhi al cielo infastidita ma lo raggiunsi. Qualcosa mi diceva che avrebbe reso questa giornata davvero complicata. Mi girai verso Rhett, mi guardava con uno strano sorriso ma lo ignorai "Non so ancora se tuo fratello mi piaccia o meno ma in caso di quest'ultima non ti assicuro che arriverà a fine giornata illeso" si fece scappare una risata sottomessa e mi spinse delicatamente verso l'ascensore. "Beh allora non vedo l'ora di vederti all'opera piccola" e mi scompigliò i capelli. Ma che diavolo? Stupido Ward.
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Ace of hearts
RomanceTra le vie di New York si racconta una legenda, che prende il nome della Principessa Perduta, una bellissima bambina, con un futuro luminoso davanti a se avrebbe dovuto illuminare la città, almeno fino a quando il momento delle favole finisce e si i...