Passò una settimana, una settimana in cui ogni giorno qualcuno lasciava documenti, foto del mio passato, informazioni su quello che stava succedendo. Non sapevo chi fosse o perché lo stesse facendo ma ogni giorno tutto si faceva sempre più chiaro. Era anche da più di una settimana che Rhett non tornava a casa, mi ero costretta a non chiedere di lui ma la verità era che volevo sapere che diavolo stesse facendo. Ma nessuno mi diceva nulla, non che io chiedessi comunque. Ogni giorno facevo finta di nulla poi una volta tornata a casa sedevo sul pavimento del bagno e leggevo attentamente tutte le informazioni che mi venivano date. Ogni giorno, per tutta la settimana, mi erano stati recapitati informazioni complete sui sei nomi, avevo provato a lasciare un bigliettino al caffè ma la signorina si era rifiutata di prenderlo. Avevo anche messo giù un piano ed ero arrivata alla conclusione che avevo bisogno di soldi ma soldi miei. Ero a conosceva che moto probabilmente i miei soldi erano rimasti a New York ma essendo quasi figlia di Bradley doveva avermi lasciato qualcosa. Stranamente la sua morte non aveva fatto scalpore, ma avevo sentito alcuni uomini di Dominic parlare mentre prendevo l'ascensore. Non mi ero dispiaciuto nemmeno un pò per il bastardo, aveva avuto quello che meritava. Mi ero connessa al sito segreto di Emma, una specie di sito per Harry Styles che aveva iniziato anni prima ma che adesso usavamo per comunicare cose che era meglio fossero nascoste. Emma era l'unica che conoscessi a essere ricca e a non dover chiedere i soldi al padre. Poteva usarli come voleva lei, certo mi avrebbe fatto mille domande a un certo punto ma ne avevo bisogno perché con quei soldi mi sarei comprata un esercito. Era un progetto ambizioso ne ero consapevole, non sapevo nulla di questo mondo ma avevo osservato abbastanza a lungo quello che mi circondava, prendendo appunti e notando quello che gli altri non vedevano e con gli insegnamenti di John sapevo di poterlo fare. Non avevo un conto in banca o meglio l'avevo ma era controllato da Rhett così feci una lista di tutte le cose che mi servivano e lo inviai a Emma. Il bello di quel sito era che una volta letto il messaggio si eliminava e non potevi più recuperarlo. Vidi che l'aveva visualizzo, non mi fece alcuna domanda, disse solo di darle un paio di giorni. Emma era una maga con i computer ma questa sua qualità doveva rimanere nascosta a detta sua, a mio parere invece avrebbe dovuto mostrare al mondo le sue qualità. Una volta finito ripresi a ricontrollare tutto quello che avevo scoperto. Dovevo trovare un modo per non finire uccisa e dovevo farlo anche in fretta.
Attraversai la strada con Jack al mio fianco e mi diressi ad solito posto. Jack rimase alla porta mentre entravo e facevo la fila. Ero sovreccitata, tutte queste informazioni mi stavano conducendo sempre di più alla verità e sempre di più ai miei fratelli. Ordinai le solite cose e quando la ragazza mi porse la solita busta ci guarda dentro. Oltre ai solito muffin questa volta sulla busta c'era scritto the last one cioè l'ultimo. Fui confusa, certo adesso ero a conoscenza di molte cose ma sapevo che non era tutto, non era minimamente abbastanza. Uscii dalla caffetteria e decisi di fare una passeggiata lunga. Avevo bisogno di pensare. Avevo tante domande ma per cominciare chi era che mi stai aiutando e perché? Arrivai fino al Quincy Market e mi fermai su un blocco di cemento che faceva da panchina. Il cellulare squillò e lo estrassi. Era un messaggio da parte di Audrey che mi chiedeva di vederci stasera per cena. Mi illuminai. Avevo davvero bisogno di una serata fuori. Poi però mi ricordai di essere sottocchio cosi mi avvicinai a Jack. "Hey Jack sai dove è Rhett?" Era la prima volta che chiedevo di lui in tutto questo tempo e lo vidi sgranare gli occhi ma si ricompose immediatamente. "In una riunione in questo momento, è qualcosa di urgente?" Non avevo così tanta voglia di confrontarlo così scossa la testa. "Sai se mi è permesso uscire? Sai tipo quando la tua condotta è buona allora il tuo avvocato convince il giudice a darti una giornata fuori dal carcere. Vuoi essere il mio avvocato?" Non ero sicura di star dicendo cose vere, l'avevo visto in un film ma Jack sembrò capire. "Le è concesso andare ovunque a patto che io e Connor siamo con lei" Beh mi sembrava ragionevole e ormai mi ero abituata alla loro presenza. "Bene perché sta sera si esce" esclamai e poi diedi la mia conferma Audrey.
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Ace of hearts
RomanceTra le vie di New York si racconta una legenda, che prende il nome della Principessa Perduta, una bellissima bambina, con un futuro luminoso davanti a se avrebbe dovuto illuminare la città, almeno fino a quando il momento delle favole finisce e si i...