Capitolo 38

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Quando entrammo tutti gli  occhi furono su di noi, Dominic mi aveva informato che quello che mi era successo non era passato inosservato a Boston e molto probabilmente  quella  gente  si stava chiedendo come fossi ancora viva.                    Me lo stavo chiedendo anche io.                                                                         Fortunatamente il trucco era riuscito a nascondere i lividi ormai quasi sbiaditi quindi non sembravo  appena  uscita da un Fight Club. Rhett era in mezzo tra me ed Emma e ci scortava entrambe verso la folla, la gente si fermò  per farci passare, Rhett sembra estremamente a suo agio ma tutti quegli occhi su di me mi misero  a disagio. Intravidi Nathan  e Audrey  e immediatamente mi staccai da mio marito  e mi mossi verso di loro

Avevo bisogno di spazio.

Dopo i vari saluti Rhett affidò Emma a Nathan  nonostante le nostre proteste  e mi portò  verso la folla. "Esattamente perché devo venire con te?" chiesi, stavo aspettando il momento esatto in cui lui si sarebbe allontanato per trovare Andrew. Con Rhett al mio fianco sarebbe  stato impossibile"Ho detto che non  avresti  lasciato il mio fianco  e lo intendevo. E poi mi piace averti con me" gli piaceva la mia presenza? Pensavo  di farlo impazzire."Non fare quella faccia tanto sorpresa" mandai giù un groppo e afferrai la sua mano. "Rhett" non sapevo santamente come  dirlo ma lui capii immediatamente "Merda Mia ricordo la nostra conversazione ma finché  non verrà a galla la verità faro a modo nostro e quello non mi impedisce di apprezzare la tua presenza." Si fermò guardandomi  serio "Che cazzo nascondi  di cosi terribile da farti fare quell'espressione ogni volta che ci pensi?" Non sapevo di quale  espressione stesse parlando ma non era difficile da immaginare. Annui lievemente, beh immaginavo di dover apprezzare la cosa finché fosse durata. "Non hai ancora intenzione di dirmelo vero?" Istintivamente poggiai la mano sulla sua guancia, le sue labbra fremettero  ma non ritrassi la mano" Non siamo tanto diversi,  alla fine anche io lo faccio per egoismo" sul balcone l'altra  sera lui mi aveva confessato che  il motivo per il quale mi aveva  voluta  con lui era puramente egoista mentre io non avevo detto nulla, anche il mio lo  era e in quel momento sentivo il bisogno  di farglielo sapere. Non disse nulla come se stesse riflettendo su qualcosa di estremamente  delicato poi mi tiro più vicino e continuò  a camminare. Per il resto della serata non facemmo altro che parlare con gente sconosciuta, almeno per me, Rhett non mi fece lasciare mai il suo fianco e dovetti  costringerlo per ritornare dagli altri. Quando Emma mi vide  si illuminò come una lampadina e mi strappò via dalla stretta di mio marito guardarlo truce. Sentì Rhett borbottare ma lo ignorai e segui la mia amica.  Ci sedemmo a tavola, Rhett al centro e io al suo fianco seguiti  da Emma, Nathan e Audrey.

Aspettammo che Rhett fosse nel mezzo di una conversione poi io ed Emma iniziamo  a pianificare la mia prossima mossa. Avevo cercato dappertutto Andrew e mi ero guardata sempre alle spalle aspettandomi di vedere  Robert e gli altri  da un momento all'altro ma non si erano fatti vedere. "Ti ricordi le foto che ti ho mostrato?" le sussurrai  e lei annui. Sta mattina le avevo mostrato le foto di tutti quelli coinvolti, facendogliele memorizzare nel caso li incontrasse, "Hai mica visto Andrew?"

"No, nessuno delle foto si è fatto vedere" merda, dove cavolo si era cacciato? Non poteva scomparire dal nulla,  darmi ordini e pretendere che avrei ascolto come  un cagnolino e poi  sparire  per settimane. 

"Se li dovessi vedere fammelo sapere immediatamente " le dissi e lei annui.

"Che confabulate voi signore sexy?" Dominic sbucò dal nulla facendoci balzare, lanciai uno sguardo  in avanti, neanche dieci secondi fa era seduto li mente chiacchierava con Nathan.

Rhett ci stava guardando truce. Anche Nathan  ci osserva incuriosita. Fantastico.  Rhett ci prestò tutta la sua attenzione."Dominic non lasciare il braccio di Emma nemmeno se deve andare in bagno" ordinò ed Emma lo guardò truce ma Dominic annui entusiasta . "Prova anche solo a toccarmi Ward e ti castro " lo minacciò la mia amica  quando Dominic cercò di toccarle i capelli per infastidirla.  Sul serio non riuscivo a capire come quell'uomo fosse un mafioso e allo stesso tempo, beh lui. Il mio braccio venne afferrato e venni spinta verso mio marito"Qualunque  cosa tu e la tua amichetta state confabulando sappi che non funzionerà "    Lo guardai alzando gli occhi al cielo, ci stava pitturando come le streghe di eastwick.

"Non sto confabulando nulla,  stavamo solo parlando" mi guardò come a dire si certo come no ma per fortuna la conversazione si chiuse li. Dominic prese davvero sul  serio il suo compito e non lasciò mai il fianco  della mia amica guadagnandosi diverse minaccia di morte ma essenzialmente finimmo per non fare nulla. Nessuno dei nostri obiettivi si fece vedere cosi nessuna delle due combinò casini. Quando finalmente Rhett  annunciò che stavamo per tornare casa avevo rinunciato all'idea di ottenere informazioni. L'aria gelida penetrò attraverso il tessuto leggero del vestito facendomi rabbrividire e quando intravidi la macchina con Sergei  davanti aumentai  il passo superando Rhett e gli altri, stavo congelando. Aumentai il passo e nel farlo non notai un pezzo di marciapiede spostato e il mio tacco si incastrò facendomi perdere l'equilibrio. Mentre me ne rendevo conto mi maledì, ero già piena  di lividi non ne avevo bisogno di altri,  ma per fortuna  non toccai mai il pavimento. Delle braccia mi afferrarono fermando  la mia caduta verso il suolo, all'inizio  pensai  che i riflessi di Rhett fossero  a prova di supereroe, avevo messo molta distanza tra di noi quindi era strano che fosse riuscito a raggiungermi cosi in fretta  ma quando apri gli occhi e non trovai  i suoi occhi cenere ma bensì  occhi che infestavano i miei incubi, congelai. Robert mi sorrideva stringendomi e la nausea mi colpi velocemente. Dannazione da dove cavolo era arrivato? Mi liberai velocemente  dalla sua presa facendolo sorridere di più. "Buonasera  signora Ward, spero che non si sia fatta male" come se te impostasse qualcosa  bastardo. Rhett  ci raggiunse immediatamente,   lanciai uno sguardo  verso Emma quando riconobbe  chi avevamo davanti. "Robert " neanche  Rhett sembrava  cosi entusiasta   di vederlo. Dannazione ditemi se  qualcuno che sarebbe felice di vedere quella serpe. "Tutto apposto" borbottai.

"Bene non vorrei che ti fossi ferita maggiormente, ho sentito  delle tue disavventure"  Emma comparve dietro di me posandomi una mano sulla schiena. Mi conosceva bene e sapeva che quel commento avrebbe potuto farmi scattare.

Lo volevo strangolare. Sentii il corpo di Rhett irrigidirsi mentre notava  con la coda dell'occhio la mia migliore amica e il suo tocco su di me  poi si rivolse a Robert "Non ti ho visto all'interno" era un'accusa e non la nascose. "Avevo degli  affari da concludere  " Rhett annui poi fece un segno a Dominic e   mi strinse il fianco invitandomi a camminare "Ti aspetto domani, abbiamo degli affari di cui discutere," non aspettò  una risposta da parte di Robert  ma sentii il suo sguardo su di me  mentre entravo  in macchina. Avrei voluto  dire tutto solo per la felicita di vedere Rhett torturarlo . In macchina nessuno osò dire una parola, si sentiva chiaramente che l'incontro  con Robert  avesse  cambiato qualcosa. Avrei dovuto  essere stata più attenta . Lo sguardo indagatore di Rhett ne fu la conferma.

Una volta all'attico Emma ci salutò rintanandosi   nella sua camera e io e Rhett procedemmo silenziosamente  verso la nostra. Appena si chiuse la porta  dietro le spalle sentii il bisogno  di dire qualcosa"Rhett"

"Non dire nulla a meno che  non sia la verità. Non inventare stronzate   " aveva capito che c'era qualcosa di strano e volevo rimediare ma mi rimangiai  la bugia che mi ero inventata, non sarebbe servita  a nulla. Mi sollevò  facendomi  cadere le scarpe, poi mi fece girare e incominciò a slacciarmi il vestito "Che stai facendo?"domandai del tutto presa alla sprovvista, mi aspettavo un litigio non questo. "Approfitto del tempo che mi rimane  e scopo mia moglie perché adesso so che non mi piacerà per nulla quello che scoprirò. " non dissi nulla, non c'era nulla che potessi dire e mi godetti ancora una volta il momento.

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