Capitolo 36

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"Come dovrei fare?" Bisbigliai osservando Rhett dal divano "Potresti iniziare con l'alzandoti e andare da lui" mi disse sarcastica. Una volta finito di parlare avevo aiutato Emma a disfare le valige e quando eravamo rientrata n salotto Dominic era stato raggiunto anche da Rhett. Non appena lo avevo visto mi ero immobilizzata mentre la conversazione avuta con la mia amica si ripeteva in loop nella mia mente. Dovevo provare. In quest'ultimo periodo avevamo avuto un rapporto civile ma non sapevo neanche se avrebbe funzionato o se sarei finita di nuovo con la voglia di strangolarlo. " Sta indagando su di me " le ricordai, non stavo neanche perché volessi precisare la cosa, magari per scoraggiarla di farmi intraprendere questa missione suicida. " Alza il culo" disse girandosi dalla parte opposta. Presi un grande sospiro e mi alzai. Dovevo almeno tentare. Volevo sapere se indipendentemente dal mio cognome se questo matrimonio avrebbe mai avuto un futuro. Mi diressi verso Rhett che era seduto su uno sgabello e stava parlano con Dominic "Rhett" lo chiamai, distolse lo guardo al fratello e lo posò si di me. Il mio cuore vibrò quando i suoi occhi mi accarezzarono. "Possiamo parlare?" Indicai con la testa il balcone e lui annui seguendomi. Una volta fuori, da soli non potetti più tornare indietro. Non so perché gli feci la stessa domanda, forse perché non sapevo davvero perché avesse fatto o perché volevo saperlo. "Non hai intenzione di dirmi perché hai scelto me ?" Non era il modo con cui avevo immaginato d'iniziare questa conversazione ma per fortuna Rhett non si arrabbiò, si posizionò al mio fianco sforzandomi il braccio con il suo. "Mi dirai che stai nascondendo?"

Me lo sarei dovuta aspettare.

"No"

I suoi occhi neri incontrano i miei incatenandomi al mio posto. "Beh neanche io allora" mi appoggiai al davanzale e fissai il panorama, adoravo questo posto mi faceva sentire cosi libera. L'aria che ti accarezzava la pelle, i rumori in sottofondo che ti fanno sentire cosi lontana quando in verità eri cosi vicina. Tutto sembrava piccolo da la su, era quasi come volare. "Perdoneresti mai una bugia detta a fin di bene? "La domanda mi era venuta spontaneamente e desideravo sapere la sua riposa. Aveva dichiarato di odiare le bugie e i bugiardi ma anche lui mi stava mentendo. "Prima ti avrei risposto di no ma adesso non so più che pensare." Mi stava osservando, le sopracciglia scure incurvate e le labbra strette in una linea. Cos'era cambiato? Cosa aveva fatto la differenza? "La tua bugia è detta a fin di bene?" Mi chiese analizzandomi. Lo era? No non credo, quella che sarebbe morta ero solamente io, sapendo la verità Rhett avrebbe potuto giovarne. Avrei potuto aiutarlo a stanare le talpe nella sua organizzazione e a metterlo al corrente del pericolo che correva suo fratello. Ero un'egoista. "La tua lo è?" Lo imati non volendo ammettere la verità. Sorride quasi come se, se lo fosse aspettato, ma a differenza mia lui rispose. "La mia è puramente egoistica" la mia curiosità salì alle stelle. "Dici di odiare le bugie ma mi menti lo stesso" gli sottolineai la realtà dei fatti ma lui non sembrò preso alla sprovvista, anzi sembrò quasi aspettare quella puntualizzazione. "Te lo avrei detto, volevo solo farti abituare a questa vita, saresti scappata gambe levate e poi non ti ho mai mentito sul fatto che ti stessi nascondendo il vero motivo. "

"Non lo potevi sapere" non mi conosceva, non sapeva cosa avrei potuto sopportare o meno ma lui non sembrò dello stesso parere. "Forse si ma forse no"

"Pensi che se non fossimo stati chi siamo avremmo avuto un futuro io e te?" Il suo sguardo saettò su di me e mi resi conto che gli avevo appena confessato che pensavo che non avremmo avuto un futuro. Fece un passo verso di me mentre io rimasi immobile "Penso che possiamo avere tutto quello che vogliamo a patto che ci impegnano " avvolse le braccia attorno ai miei fianchi e io fui scossa da brividi, era da giorni che non mi toccava e mi resi conto che mi era mancato" Sembri aver già deciso che non abbiamo un futuro " non potevo mentirgli non su quello e alla fine era chiaro a entrambi "Non appena scoprirai la verità capirai cosa intendo" non riuscì bene a capire se le mie parole provocarono qualcosa in lui, mi strinse di più e mi afferrò il mento delicatamente "Allora dimmelo, adesso. Ti ho detto che se fosse venuto da te sarebbe stato diverso da se l'avessi scoperto e lo intendevo davvero." Quanto avrei voluto che voluto fosse vero ma mi avrebbe odiato in entrambi i casi e dirglielo adesso non avrebbe cambiato nulla ma almeno avrei preso un altro pò di tempo. Magari era vero, magari mi avrebbe potuto perdonare ma c'era davvero troppo in gioco per rischiare. Scossi la testa lievemente tanto per fargli reperire il messaggio. La sua mascella si indurì e mi osservò per alcuni secondi. Non so cosa gli passò per la mente ma alla fine mi afferrò dalle gambe sollevandomi e facendomi aggrappare attorno il suo bacino. "Che stai facendo?" Sussurrai mentre mi aggrappavo a lui. "Sei sicura che ti odierò?" La sua domanda mi spiazzò ma annui con lo stesso. Si irrigidì poi sembrò scendere a patti con qualcosa, mi affermò le labbra con i denti e mi baciò. "Rhett che stai facendo? Non hai sentito quello che ti ho detto?" Mormorai mentre mi perdevo tra il uso tocco.

"L'ho sentito piccola ma ho deciso che finché non lo scoprirò cercherò di fartelo dire e nel farlo ignorerò che mi stai mentendo, godendomi il mio cazzo di matrimonio"

"Perché dovresti farlo?" Mordicchiò la parte sensibile del mio collo facendomi gemere e mi strinsi ancora di più a lui.

"Perché sono egoista e perché ti credo quando mi dici che ti odierò una volta saputa la verità e voglio godermi questi ultimi momenti , che dici signora Ward ci stai?" Ci guardammo per qualche secondo, elaborai la sua proposta e anche se il fatto che mi avrebbe odiata fece male ma una parte di me non smetteva di urlare siiiiiii certo che ci sto!

"Si" dissi alla fine baciandolo.

"Bene ma sappi che sono incazzato, posso cercare d'ignoralo ma non ho mai detto che ci sei riuscito" mi staccai guardandolo confusa.

"Cosa intendi?"

"Che faremo tutto a modo nostro" In un primo momento non capii poi Rhett me lo spiegò, anzi me lo mostrò e decisi che adoravo fare le cose a modo nostro.

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