Capitolo 3

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Il famoso giorno arrivò ed Emma si alzò molto presto quella mattina per arrivare in orario a quello che sarebbe stato il suo nuovo e primo lavoro.
Fece colazione e dopo aver salutato la sua famiglia, uscì di casa dove la stava aspettando Blaise per accompagnarla al Malfoy Manor.
-Buongiorno Emma!-
-Buongiorno Blaise!-
-Pronta per affrontare questo nuovo capitolo della tua vita?- chiese Blaise.
-Beh, in realtà sono un po' tesa.-
-Tranquilla, ci sono io a difenderti nel caso Draco dovesse attaccarti.- rispose scherzoso.
-Ah ah ah, molto divertente Zabini.- rispose Emma ridendo fintamente.
Detto ciò si smaterializzarono a Malfoy Manor, dove un elfo lo fece entrare salutandolo cordialmente.
-Il padrone è nel suo studio.- disse l'elfo.
-Grazie Willy.- rispose Blaise, accompagnando Emma nel luogo nominato poco prima, mentre lei si guardava intorno imbambolata per la grandezza e la maestosità del Manor.
Willy, l'elfo domestico, bussò, è solo quando ricevette"l'avanti" entrò.
-Padron Draco, Zabini è qui.-
-Fallo entrare.- rispose Draco.
Blaise entrò lasciando Emma da fuori che attese molto ansiosa.
Dopo pochi minuti, Blaise uscì e fece cenno ad Emma di bussare e subito dopo entrare.
Lei bussò.
-Avanti!- rispose con fermezza Draco.
Emma entrò e dopo aver chiuso la porta alle sue spalle, Draco sbiancò.
-Tu!?-chiese quest'ultimo con aria minacciosa.
-Sì, esatto, proprio io!- rispose Emma incrociando le braccia sotto al seno.
-Blaise!- gridò Draco.
-Dimmi, amico-disse Blaise che era appena entrato nel suo ufficio e aveva chiuso la porta.
-Che diavolo ci fa lei qui?- chiese Malfoy adirato.
-Beh, si dà il caso che "lei"- e fece segno verso Emma- sia la nuova insegnante di tuo figlio.- concluse.
-Blaise, ma come ti è venuto in mente di portarmi la sorella di Potter in casa mia!- sbottò Draco.
-Non mi importa delle tue lamentele, Draco, e se volete scusarmi adesso avrei del lavoro da sbrigare. Buon divertimento!-
E detto questo uscì, lasciando Emma e Draco da soli nell'ufficio.
Draco si alzò dalla sedia e fronteggiò Emma minaccioso.
-Ti avverto Potter, che se solo farai un piccolo errore ti sbatterò fuori da questa casa in men che non si dica! Sono stato chiaro?-
-Cristallino- fece lei tranquilla.
-Bene. Adesso vado a chiamare mio figlio. Non ti muovere da qui e soprattutto non azzardarti a toccare niente!-
Così, uscì dal suo ufficio e fece entrare Willy per controllare che Emma non toccasse niente.
"Odioso" pensò quest'ultima.
Dopo pochi secondi la porta si aprì, rivelando Scorpius con i capelli biondo platino ordinati e vestito con indumenti di buona fattura, e Draco che congedò l'elfo, che chiuse la porta.
Draco si abbassò all'altezza di Scorpius dicendogli qualcosa all'orecchio ed Emma vide quest'ultimo annuire.
Draco fece segno con la testa ad Emma di seguire Scorpius.
Arrivarono in una stanza enorme con scaffali pieni di libri, un tavolo molto grande circondato da molte sedie.
Scorpius si sedette e fece cenno ad Emma di fare lo stesso.
-Piacere, io sono Emma.- fece la ragazza tendendo la mano.
-Io sono Scorpius.- fece il bambino non accettando, però, la stretta di mano.
-Papà dice che non devo avere nessun rapporto fisico con i mezzosangue.- continuò Scorpius, notando che la ragazza era rimasta male.
-Ah, capisco.- rispose lei sconfitta.
-Bene, allora direi di iniziare- continuò lei- conosci le fiabe babbane?-
-Sì, la mamma me le raccontava sempre prima di darmi la buonanotte.- rispose il bambino abbassando la testa al ricordo della madre.
-Ti manca tanto la tua mamma?- chiese lei titubante.
-Mi manca tanto.- rispose il bambino mentre le lacrime gli rigavano le guance.
D'istinto Emma abbracciò il bambino appoggiandogli la testa sul suo petto e dandogli un bacio sulla tempia.
Di conseguenza Scorpius allacciò le braccia alla vita della ragazza sentendosi al sicuro.
-Scorpius anche se la mamma non è qui fisicamente sarà sempre nel tuo cuore.- disse lei sciogliendo l'abbraccio e indicando il punto sul petto del bambino.
Quest'ultimo gli sorrise come risposta.
-Qual è la tua fiaba preferita?- chiese Emma.
-La bella addormentata nel bosco, perché così magari anche un giorno papà potrà baciare la mamma e lei potrà risvegliarsi.-
-Lo spero tanto.- rispose lei, sapendo che questo non sarebbe mai potuto accadere.
La mattinata passò in fretta e a pranzo Scorpius raccontò tutto al padre e alla nonna.
-Papà mi sono trovato davvero bene con Emma.-
-Scorpius non ti ci affezionare mi raccomando, con lei devi avere un rapporto professionale e nient'altro.-
-Draco non parlare così a tuo figlio-intervenne Narcissa- Scorpius, tesoro, ascolta il tuo cuore e fai quello che tu di più desideri.-
Il piccolo gli sorrise e si alzò da tavola per ritirarsi nella sua stanza.
-Madre, quante volte vi ho detto di non immischiarvi in conversazioni di cui non fate parte?-
-Tu sei mio figlio, Draco, e Scorpius è mio nipote. Siete tutto ciò che mi rimane della mia famiglia!- concluse.

***
Intanto Emma aveva raccontato la giornata a Harry e Ginny, seduti sul divano.
-Scorpius è straordinario, al contrario del padre.- disse Emma.
-Cosa ti ha fatto?- domandò adirato il bambino sopravvissuto, mentre la moglie cercava di calmarlo.
-Harry, sta calmo, mi ha solo rivolto le sue solite minacce, ma sai com'è fatto. Non cambierà mai!-
-E va bene, ma se solo proverà a sfiorarti con un solo dito se la vedrà con me e questa volta non lo risparmierò!- disse alzandosi seccato e abbandonando il salone.
-Tranquilla, gli passerà.- disse Ginny.
-Lo spero.- rispose Emma.
-Allora com'è Malfoy?- domando maliziosa Ginny.
-In che senso Ginny?-
-Beh, insomma, come tu ben sai è uno dei ragazzi più voluti sia del mondo magico che del mondo babbano.- rispose lei risoluta.
-Ginny ma che ti salta in mente!- esclamò Emma.
-Emma, devi ammettere che Malfoy è un bell'uomo!-
-A me non piace né esteticamente né caratterialmente. Ma, insomma, l'hai visto? Si crede di essere il re di tutto e si comporta come se il mondo girasse solo e soltanto intorno a lui!-
-Pensala come vuoi, Emma, ma io credo in quello che penso.-
-Convinta tu.-
Emma si ritirò in camera sua continuando a leggere il suo amato libro"Romeo e Giulietta".

G: O Romeo! Romeo! Perché sei tu Romeo?
Rinnega dunque tuo padre e rifiuta quel nome,   o se non vuoi, légati al mio amore
e più non sarò una Capuleti.
R: Devo rispondere o ascoltare ancora?
G: Solo il tuo nome è mio nemico: tu, sei tu, anche se non fossi uno dei Montecchi.

Emma immaginava tanto un'amore così bello, ma impossibile e si chiedeva sempre se sarebbe mai riuscita a trovarlo.

Cosa ne pensate di questo primo incontro?
Comunque vorrei che il rapporto tra Emma e Draco sia prima fatto di odio e poi si trasformi in qualcosa di più.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Un bacio
-Angy💘

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora